Letture di venerdì 9 gennaio 2015

LETTURE DI VENERDÌges_praga_g

9 gennaio 2015

II Settimana del Tempo di Natale

Gesù Bambino di Praga 

Tutto il mese di gennaio è dedicato a Gesù Bambino. E tra i tanti santi che hanno avuto la grazia di contemplarlo o meglio ancora tenerlo fra le braccia, vi è la straordinaria storia del Ven. P. Cirillo, grazie al quale trae origine la devozione al Gesù Bambino di Praga. La storia e le vicende legate alla vita del ven. P. Cirillo e il suo Bambinello con la preghiera.

Beato Tommaso Reggio

Beato Tommaso Reggio2

fondatore (1818-1901) 9 gennaio – Uomo aperto e poliedrico, Tommaso Reggio si è calato senza riserve nel tessuto della sua gente per comprenderla, amarla e condurla a Dio. Fermo difensore della Chiesa, la amò pagando di persona le sue scelte giornalistiche e le sue posizioni politiche.  La storia, l’inno e il video della casa delle suore di Santa Marta da lui fondate.

NOVENA DELLE ROSE

Per i devoti di Santa Teresa di Gesù Bambino dal 9 al 17 di ogni mese

Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce: su coloro che abitavano una terra tenebrosa sfolgorò il sole della vita. 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, luce del mondo, concedi a tutte le genti il bene di una pace sicura e fà risplendere nei nostri cuori quella luce radiosa che illuminò la mente dei nostri padri. Amen

PRIMA LETTURA

1 Gv 4, 11-18 – Dalla prima lettera di San Giovanni apostolo.

Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. Nessuno eucarestia (6)mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui. In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo. Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore.C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 71

popoli della terraRIT: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. RIT

I re di Tarsis e delle isole portino tributi, i re di Saba e di Seba offrano doni. Tutti i re si prostrino a lui, lo servano tutte le genti. RIT

Perché egli libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Gloria a te, o Cristo, annunciato fra le genti, gloria a te, o Cristo, creduto nel mondo.

Alleluia.

VANGELO

Mc 6, 45-52
Dal Vangelo secondo Marco

acqua (2)[Dopo che i cinquemila uomini furono saziati], Gesù subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse
congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

«Coraggio, sono io, non temete!»

E’ continuo per l’uomo il pericolo di incorrere in tentazioni e rischi di ogni genere, che potrebbero sommergerlo. Sono numerosi i naufragi spirituali che affogano vittime. I discepoli, e non solo loro, stanno facendo una difficile traversata nel cuore della notte. Come assomiglia tutto questo alla faticosa traversata della vita! Non siamo in grado camminare sulle acquedi affrontare da soli tutti i pericoli e le minacce che incombono sul nostro cammino. Ancora una volta c’è però l’intervento salvifico di Cristo. Dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani egli è salito sul monte a pregare. Ha lasciato soli i discepoli sulla barca. Il vento comincia a soffiare minaccioso. Non mancano mai a nessuno i momenti della prova. Gesù cammina sulle acque per dimostrare che egli è in grado di dominare le leggi e le forze della natura, ma viene confuso dagli apostoli con un fantasma a causa del buio della notte e ancor più della foschia della loro fede. Solo quando sono certi della sua presenza, deposta la paura, il vento cessa di spirare e di minacciare. Dovremmo concludere senza esitazione che non ci conviene avventurarci nei meandri della vita, nelle difficili traversate in stolta e pericolosa solitudine. Il primo a salire sulla nostra barca dovrebbe essere sempre Lui, il Signore. È una garanzia di cui non possiamo e non dobbiamo privarci. I solitari, i temerari, coloro che ritengono di non aver bisogno né di guida, né di protezione, rischiano di perdersi, di restare sommersi dalle onde e di naufragare la vita. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

acqua camminarePREGHIERA DELLA SERA

Dio onnipotente, che Ti sei rivelato nel volto di Gesù, ascolta le nostre preghiere, perchè ancora una volta facciamo esperienza del Tuo amore che di tutto si interessa e tutto ascolta. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.