Letture di giovedì 15 gennaio 2015

BanneuxLETTURE DI GIOVEDÌ

15 gennaio 2015

I Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

LA VERGINE DEI POVERI

Le apparizioni e i messaggi di Banneaux

15 gennaio – Esattamente 12 giorni dopo la fine delle apparizioni di Beauraing una bimba di undici anni e la sua mamma, in un piccolo e povero villaggio del Belgio vedono fuori della finestra una bellissima Signora…

NOSTRA SIGNORA DELLE TRE SPIGHENOSTRA SIGNORA DELLA SEMINA

15 gennaio – Secondo un testo apocrifo  lasciato da Maria SS dopo la Sua assunzione, agli apostoli, Essa chiese l’istituzione di 3 feste che la vedono protettrice dei raccolti  di grano e vino, elementi essenziali per la Celebrazione Eucaristica. La conferma della protezione mariana sugli elementi base per l’Eucarestia.

SAN PAOLO L'eremita.2 jpg

San Paolo l’Eremita

(?ca. 233 – ca. 345) 15 gennaio – Che sia una favola, una leggenda o un’illusione nata dalla fede di scrittori fin troppo ricchi di fantasia, rimangono comunque dei dubbi circa la vita di colui che è stato definito il primo eremita. La storia con un Estratto da: “Opere scelte di san Girolamo”

Vidi il Signore su di un trono altissimo: lo adorava una schiera di angeli e cantavano insieme.”Ecco colui che regna per sempre”.

PREGHIERA DEL MATTINO

Ispira la tua paterna bontà, o Signore, i pensieri e i propositi del tuo popolo in preghiera, perché veda ciò che deve fare e abbia la forza di compiere ciò che ha veduto. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Eb 3, 7-14 – Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, come dice lo Spirito Santo:
cuore-di-pietra«Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nel giorno della ribellione, il giorno della tentazione nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarant’anni le mie opere. Perciò mi disgustai di quella generazione e dissi: hanno sempre il cuore sviato. Non hanno conosciuto le mie vie. Così ho giurato nella mia ira: non entreranno nel mio riposo».
Badate, fratelli, che non si trovi in nessuno di voi un cuore perverso e senza fede che si allontani dal Dio vivente. Esortatevi piuttosto a vicenda ogni giorno, finché dura questo oggi, perché nessuno di voi si ostini, sedotto dal peccato. Siamo infatti diventati partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda sino alla fine la fiducia che abbiamo avuto fin dall’inizio.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.94

cuore saldoRIT: Ascoltate oggi la voce del Signore: non indurite il vostro cuore.

Entrate: prostràti, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. È lui il nostro Dio e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. RIT

Se ascoltaste oggi la sua voce! «Non indurite il cuore come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere. RIT

Per quarant’anni mi disgustò quella generazione e dissi: “Sono un popolo dal cuore traviato, non conoscono le mie vie”. Perciò ho giurato nella mia ira: non entreranno nel luogo del mio riposo». RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Gesù annunciava il vangelo del Regno e guariva ogni sorta di malattie e infermità nel popolo.

Alleluia.

VANGELO

il Lebbroso risanatoMc 1, 40-45 – Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La speranza cristiana.

Sperare oltre ogni speranza. È un sentimento umano che sgorga solo quando siamo animati da una fede in qualcuno o in qualcosa che supera le ordinarie possibilità. Ci fa vivere il futuro carichi di attese. La speranza del povero lebbroso, prostrato ai piedi di Gesù, in atteggiamento di supplica, è davvero ben riposta. Non miracolo lebbroso (2)sappiamo se egli abbia udito dal Maestro la solenne affermazione con la quale si proclamava medico e portatore di misericordia: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori», sicuramente però, in qualche modo, è sgorgata in lui la fede, la speranza e la certezza di potersi accostare a Gesù senza incorrere in un rifiuto e in un allontanamento per la sua lebbra, malattia, considerata da tutti, immonda. Gesù infatti lo accoglie, lo tocca e lo guarisce. Ancora una volta intervengono le sua mani monde a curare l’umana miseria. Gli impone il silenzio, «Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte». Càpita di non poter tacere la gioia di una vita recuperata. È più che perdonabile la disobbedienza del lebbroso guarito: si sente rinato e deve dire a tutti chi è stato l’autore della sua prodigiosa rinascita. Dovremmo anche noi essere i cantori della bontà e della misericordia divina, ogni volta che siamo liberati dalla lebbra del nostro peccato. E certamente succede sempre dopo ogni nostra confessione ben fatta. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

volto cieloPREGHIERA DELLA SERA

Come il lebbroso, anche noi o Signore Ti chiediamo con fede di guarirci da tutte le nostre infermità del corpo e dello spirito. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Padre buono, concedici di operare da veri fratelli di Cristo, e dopo esserci purificati dal nostro egoismo, di contribuire alla guarigione del nostro vicino. Per Gesù Tuo Figlio e nostro fratello, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.