LETTURE DI MERCOLEDÌ
03 dicembre 2014
I Settimana del Tempo di Avvento
NOSTRA SIGNORA DELLE VITTORIE
PARIGI – 3 dicembre 1836 – Padre Desgenettes, curato di Nostra Signora delle Vittorie celebrava la Messa sull’Altare della Vergine. Vista la scarsa affluenza di parrocchiani pensava di lasciare la Parrocchia, quando sentì ben distintamente queste parole: “Consacra la Parrocchia al Santissimo Cuore Immacolato di Maria”.
SAN FRANCESCO SAVERIO
(1506-1552) 3 dicembre – Deciso a diventare un soldato dello spirito, rimase su di una nave ammiraglia per ben 3 mesi circumnavigando l’Africa fino alle indie e successivamente si spinse ben oltre. Le sue armi erano l’umanità e la dolcezza che attirava tanti fanciulli, per i quali aveva una predilezione, mentre lo scudo era il crocifisso, davanti al quale sembra aver fatto indietreggiare persino dei popoli invasori. La storia, la video-storia del santo, il cartone animato per i più piccoli e la sua famosa novena.
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che hai chiamato molti popoli dell’Oriente alla luce del Vangelo, con la predicazione apostolica di san Francesco Saverio, fà che ogni comunità cristiana arda dello stesso fervore missionario, perchè su tutta la terra la santa Chiesa si allieti di nuovi figli. Per Cristo nostro Signore. Amen.
PRIMA LETTURA
Is 25, 6-10 – Dal libro del profeta Isaia.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.22
RIT: Abiterò nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita.
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia. RIT
Mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. RIT
Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici. Ungi di olio il mio capo; il mio calice trabocca. RIT
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, abiterò ancora nella casa del Signore per lunghi giorni. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Ecco, viene il Signore a salvare il suo popolo: beati coloro che sono preparati all’incontro.
Alleluia.
VANGELO
Mt 15, 29-37 – Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».
Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
li chiama a formare con lui una sola famiglia, una comunione profonda, una gioia infinita intorno al suo banchetto eucaristico, in cui scaturisce la vera guarigione. Quindi in questo banchetto, che è la moltiplicazione dei pani, Matteo ci sottolinea che Gesù anticipa, apre il suo regno di salvezza compiendo un gesto importantissimo che egli realizzerà nell’ultima cena, in quanto “prese il pane, rese grazie e lo spezzò”. Egli precisa la sua missione di dare la vita in pienezza a tutta l’umanità, e di mostrare il vero amore del Padre. La Chiesa considera Cristo, l’unico pane di vita che possa soddisfare pienamente la fame dell’uomo, poiché egli è fonte di vita. Allora non soltanto i ciechi e gli ammalati che sono invitati a mangiare di questi pochi pani e pochi pesci, ma ci siamo anche noi chiamati alla fonte, cioè alla mensa eucaristica, con umiltà di cuore perché egli conosce la nostra miseria, e ci risana mediante i sacramenti, soprattutto quello della penitenza e dell’eucaristia che è fonte della nostra comunione. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
Nella nostra semplicità e piccolezza, siamo desiderosi di accoglierti e comprenderti sempre meglio, o Signore, donaci quindi occhi che sappiano vedere le Tue meraviglie. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Padre santo, che con la venuta del Tuo Figlio ci hai ricolmato dei doni dello Spirito, rendici Tuoi veri discepoli per annunciare ai poveri la salvezza, la libertà ai prigionieri e al mondo intero la pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.