Letture di martedì 18 novembre 2014

LETTURE DI MARTEDÌSANT’ODDONE DI CLUNY

18 novembre 2014

XXXIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

SANT’ODDONE DI CLUNY 

Abate (880-942) 18 novembre – Preferì alla carriera militare quella religiosa. Amante della musica, chiamato da Dio a risolvere il problema della rilassatezza negli ambienti religiosi del tempo, e dagli uomini a risolvere le controversie. La storia e la video-storia.

Madonna_del_Popolo_MarinoMADONNA DEL POPOLO DI MARINO

Nella notte tra venerdì 17 novembre e sabato 18 novembre 1911 l’immagine fu soggetta ad un furto sacrilego: i ladri entrarono nella Basilica da una porticina laterale nel coro e portarono via buona parte degli ornamenti più preziosi e degli ex voto…

NOVENA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA
Dice il Signore: «Io ho progetti di pace e non di sventura; voi mi invocherete e io vi esaudirò, e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi». 

PREGHIERA DEL MATTINO

Il tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel tuo servizio, perché solo nella dedizione a te, fonte di ogni bene, possiamo avere la felicità piena e duratura. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Ap 3, 1-6. 14-22 – Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo.

Io Giovanni, udii il Signore che mi diceva:
«All’angelo della Chiesa che è a Sardi scrivi:
dio padreCosì parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle. Conosco le tue opere; ti si crede vivo, e sei morto. Sii vigilante, rinvigorisci ciò che rimane e sta per morire, perché non ho trovato perfette le tue opere davanti al mio Dio. Ricorda dunque come hai ricevuto e ascoltato la Parola, custodiscila e convèrtiti perché, se non sarai vigilante, verrò come un ladro, senza che tu sappia a che ora io verrò da te. Tuttavia a Sardi vi sono alcuni che non hanno macchiato le loro vesti; essi cammineranno con me in vesti bianche, perché ne sono degni. Il vincitore sarà vestito di bianche vesti; non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma lo riconoscerò davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”.
All’angelo della Chiesa che è a Laodicèa scrivi:
Così parla l’Amen, il Testimone degno di fede e veritiero, il Principio della creazione di Dio. Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: Sono ricco, mi sono arricchito, non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo. Ti consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare ricco, e abiti bianchi per vestirti e perché non appaia la tua vergognosa nudità, e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista. Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti. Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono, come anche io ho vinto e siedo con il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese”».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE Dio -trionfo_del_cuore_del_padre

Sal 14

RIT: Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono.

Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua. RIT

Non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. RIT

Non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Dio ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Alleluia.

VANGELO

Lc 19, 1-10 – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era zaccheoGesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là.
Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!».
Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La salita per vedere Gesù.

Ci affascina e ci coinvolge la figura di Zaccheo. Uomo ricco ma piccolo di statura. Con una carica ed un mestiere antipatici, capo dei pubblicani, ma alla ricerca del Cristo. Supera abilmente i suoi limiti di statura, staccandosi prima dalla folla e poi Zaccheo1arrampicandosi su un albero frondoso, un sicomòro, da dove può vedere comodamente senza essere visto. Gesù con il suo sguardo penetrante, scruta anche le fronde di un albero, perché sotto quel fogliame c’è qualcuno che vuole vederlo e lo sta cercando. Non è difficile vedere il piccoletto trasalire di gioia, quando, dopo aver già soddisfatto il suo desiderio di vedere il Signore, lo vede accostarsi al suo albero e poi sentirsi dire: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Ancora una volta costatiamo che il Signore ci da molto di più di quanto osiamo sperare. Zaccheo deve solo scendere in fretta e non solo dall’albero; così troverà i motivi ancora insperati di una gioia completa. Sceso dall’albero ora si alza dinanzi al Signore: l’ex capo dei pubblicani deve fare la sua solenne confessione, del tutto incurante delle critiche dei presenti. «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». La formula assolutoria di Cristo è semplice ed essenziale, come era stata l’umile confessione del penitente: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch’egli è figlio di Abramo; il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». Un bell’esempio di conversione sincera, di confessione completa che ci fa pensare che anche il banchetto abbia assunto un valore sacro, quasi di una celebrazione. Gesù conclude la sua opera allargando a tutti la sua missione, particolarmente a tutti coloro che, come Zaccheo, prima lontani dal Signore, poi si pongono coraggiosamente alla sua ricerca. Gesù dice che il vero cercatore e salvatore è Lui perché egli è venuto e cercare e salvare ciò che era perduto. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

zaccheoPREGHIERA DELLA SERA

La fiducia e la misericordia che vengono da Te o Signore, ci danno il coraggio per imboccare la strada impegnativa ma gioiosa della conversione, mostraci  sempre la Tua misericordia. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Dio, Padre misericordioso, che hai inviato nel mondo il Figlio Tuo per riconciliare gli uomini con Te, entra nella nostra vita con la forza purificatrice del Tuo perdono, e fà che il nostro cammino sia sempre orientato verso di Te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

2 thoughts on “Letture di martedì 18 novembre 2014”

  1. La verità è esclusivamente in Cristo Gesù, Gesù stesso lo dice:

    IO SONO LA VIA, LA VERITÀ E LA VITA, NESSUNO VIENE AL PADRE SE NON PER MEZZO DI ME…(GIOVANNI 14:6).

    La parola di Dio è chiara, per entrare nel regno di Dio bisogna:

    RAVVEDERSI, PENTIRSI DEI PROPRI PECCATI E ACCETTARE NEL NOSTEO CUORE CHE GESÙ CRISTO È IL NOSTRO SIGNORE E SALVATORE.

    Nessun’ altro/a può intercedere fra noi e Dio.

    POICHÈ DIO HA TANTO AMATO IL MONDO CHE HA SACRIFICATO IL SUO UNIGENITO FIGLIO, AFFINCHÈ CHIUNQUE CREDA IN LUI, NON PERISCA, MA ABBIA VITA ETERNA…(GIOVANNI 3:16)

    Io ringrazio Dio che ha sacrificato suo figlio per salvare tutti noi dai nostri peccati e ringrazio Gesù Cristo perché ha portato a compimento la volontá del Padre, che ci ha riscattati con le sue lividure e col suo sangue.
    IO RINGRAZIO UNICAMENTE DIO NEL NOME POTENTE DI GESÙ CRISTO PER AVERMI DONATO LO SPIRITO SANTO, DANDOMI LA POSSIBILITÁ DI RAVVEDERMI, DI PENTIRMI, BATTEZZARMI, ACCETTANDO GESÙ CRISTO NEL MIO CUORE COME PERSONALE SALVATORE.

  2. Io invece Ringrazio Dio per averci dato la possibilità di intercedere gli uni per gli altri, i santi, le anime del purgatorio e la nostra Madre Santissima e per averci donato anche gli angeli per guidarci. Ringrazio Dio per averci donato la scaltrezza che ci rende più furbi dei figli della luce e ci permette di ottenere di più rimanendo uniti gli uni agli altri. ;)

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