LETTURE DI VENERDÌ
17 ottobre 2014
XXVIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
REGINA DELLA POLONIA ADDOLORATA
Lipasia (GERMANIA) 16 e 19 ottobre 1813
Qui la Vergine appare piangente ad un soldato polacco sul campo di battaglia e tenendo sul petto, in segno di protezione, l’aquila polacca gli predice la guarigione e il ritorno in patria.
SANT’IGNAZIO di ANTIOCHIA
vescovo e martire (ca. 37 – ca. 107) 17 ottobre – Soprannominato portatore di Dio, concepiva la vita cristiana come comunione totale con Cristo, dove la sofferenza e il martirio diventano la testimonianza e la realizzazione massime, indipendentemente da come avvengono. La storia, la video-storia e la Catechesi di Benedetto XVI in formato mp3.
PREGHIERA DEL MATTINO
Dio onnipotente ed eterno, che nel sacrificio dei martiri edifichi la Tua Chiesa, mistico corpo del Cristo, fà che la gloriosa passione che meritò a sant’Ignazio una corona immortale, ci renda sempre forti nella fede. Amen
PRIMA LETTURA
Ef 1, 11-14 – Dalla lettera di San Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, in Cristo siamo stati fatti anche eredi, predestinati – secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà – a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. In lui anche voi, dopo avere ascoltato la parola della verità, il Vangelo della vostra salvezza, e avere in esso creduto, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato a lode della sua gloria.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
RIT: Beato il popolo scelto dal Signore.
Esultate, o giusti, nel Signore; per gli uomini retti è bella la lode. Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. RIT
Retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra. RIT
Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità. Il Signore guarda dal cielo: egli vede tutti gli uomini. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo.
Alleluia.
VANGELO
Lc 12, 1-7 – Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.
Dinanzi ad una moltitudine di persone, che si accalcava attorno a Lui per ascoltarlo, Gesù si rivolse anzitutto ai discepoli: “guardatevi dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia”. Le parole di incoraggiamento di Cristo sono inquadrate in un contesto di persecuzione e di ostilità in cui saranno situati i discepoli. Essi sono incoraggiati a non fare come i farisei, le cui parole non corrispondono a ciò che pensano. Essi sono chiamati a testimoniare la loro fede, costi quel che costi, perché “non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato”. Gesù è venuto a togliere all’uomo i veli della menzogna e ha restituirlo alla sua verità di figlio, infinitamente amato dalla misericordia del Padre. Certo, i credenti, come uomini, provano timore di fronte al pericolo della persecuzione, di una testimonianza difficile. Comunque una sola perdita è irreparabile: “temete colui che dopo aver ucciso il corpo, ha il potere di gettarvi nella Geenna”. L’atteggiamento fondamentale dei credenti non è fondato sul timore. C’è chi vigila, per difenderli. Dio si prende cura perfino dei passeri. A maggior ragione non dimenticherà i discepoli. “Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati”. Questo vuol dire che viviamo in un mondo d’amore e di fiducia. Dio ci ama, ci sostiene con la sua mano forte, come sostenne Gesù sulla terra. Perciò l’ultima parola è sempre il “non abbiate timore, perché il ho già vinto”. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
O Dio che doni la vita, Ti ringraziamo perchè ci sei venuto incontro nella persona di Cristo Gesù, liberatore da ogni paura e vincitore della morte. Nutrendoci di lui, pane vivo, veniamo confidenti verso di Te. O Signore, Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.