LETTURE DI SABATO
20 settembre 2014
XXIV Settimana del Tempo Ordinario – Anno
Nostra Signora di Peñafrancia
Francia – Spagna -Filippine 1429 – Nelle Filippine ricorre ogni anno il terzo Sabato del mese di Settembre. Dalla Spagna alle Filippine grande è la devozione per la Madonna di Peñafrancia che proprio attraverso l’apparizione ad un semplice frate francese nel XV secolo si farà amare da un confine all’altro della terra. La storia e il video.
SANTI ANDREA KIM, PAOLO CHONG e cc.
martiri coreani (t dal 1839 al 1867) Questi due martiri coreani portano col loro ricordo la sofferenza di un intero popolo che a tutt’oggi è costretto a professare la propria fede nella clandestinità e nella paura. Questo perché anche dopo il trattato di fine ottocento continuiamo ad avere episodi seppure sporadici di violenza, qui come in altre parti del mondo.
NOVENA A SAN MICHELE ARCANGELO
Indulgenza parziale quotidiana e plenaria alla fine
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per Cristo nostro Signore. Amen.
PRIMA LETTURA
1 Cor 15,35-37.42-49 – Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.
Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti. E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 55
In Dio, di cui lodo la parola, nel Signore, di cui lodo la parola, in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? RIT
Manterrò, o Dio, i voti che ti ho fatto: ti renderò azioni di grazie, perché hai liberato la mia vita dalla morte, i miei piedi dalla caduta. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.
VANGELO
Lc 8, 4-15 – Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Oggi siamo invitati a meditare su una delle parabole più note dei Vangeli: quella del seminatore che esce a seminare.
I discepoli esortano Gesù a fornire la spiegazione della parabola ed Egli riassume tutto in un’affermazione precisa. Scompare, nelle parole di Gesù la figura del seminatore, che sembrava essere il centro della parabola stessa. L’attenzione è tutta rivolta al seme ed all’accoglienza della Parola. E’ una Parola missionaria perché cade dappertutto e per tutti. Il messaggio è universale, lo dice lo stesso Gesù quando parla con i suoi discepoli. A loro affida un compito che diventa missione su tutta la terra.
Il seme può e deve poter germogliare se innestato nel terreno buono. E’ nostro compito rendere il cuore pronto all’accoglienza. Un insegnamento di Gesù rivolto ai suoi discepoli diventa esortazione per tutti noi, diventa necessità di sostenere un profondo esame di coscienza nel nostro porci di fronte al Mistero di Gesù.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
Padre Santo, Tu ci hai donato per la nostra salvezza il Tuo Verbo Gesù, che ha seminato nei nostri cuori la buona semente del vangelo. Con fiducia, Ti invochiamo chiedendoti di aiutarci a non perdere la nostra fede.In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Signore, fonte di ogni vita, irrora con la rugiada del Tuo amore i nostri cuori aridi e assetati di salvezza, perché possiamo portare frutti abbondanti. Te lo chiediamo per Cristo, Tua parola vivente, che regna con Te nei secoli dei secoli. Amen.