Letture di venerdì 18 luglio 2014

LETTURE DI VENERDÌsanta maria greca

18 luglio 2014

XV Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

SANTA MARIA GRECA

Corato (BA – Italia) 18 luglio 1656 – Un’immagine misteriosa compare al suono di un campanello dopo essere apparsa in visione ad un pio sacerdote del luogo che la invocava. L’immagine continua ad essere ben visibile all’interno del sotterraneo di una torre fortificata. La storia dell’apparizione e dei miracoli.

SAN BRUNO DI SEGNIsan bruno di segni

Vescovo (1049-1123) 18 Luglio – Vi propongo la memoria di un santo piemontese diventato patrono di Asti (RM). Da giovane fu istruito dai benedettini e da grande divenne uno dei migliori collaboratori dei sommi pontefici nel periodo di riforma della Chiesa nel Medio Evo.

Nella giustizia contemplerò il tuo volto, al mio risveglio mi sazierò della tua presenza.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che mostri agli erranti la luce della Tua verità, perché possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e di seguire ciò che gli è conforme. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Is 38, 1-6.21-22.7-8 – Dal libro del profeta Isaia.

profeta isaiaIn quei giorni Ezechìa si ammalò mortalmente. Il profeta Isaìa, figlio di Amoz, si recò da lui e gli disse: «Così dice il Signore: “Da’ disposizioni per la tua casa, perché tu morirai e non vivrai”». Ezechìa allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore dicendo: «Signore, ricòrdati che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho compiuto ciò che è buono ai tuoi occhi». Ed Ezechìa fece un gran pianto.
Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaìa dicendo: «Va’ e riferisci a Ezechìa: “Così dice il Signore, Dio di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni. Libererò te e questa città dalla mano del re d’Assiria; proteggerò questa città”». Isaìa disse: «Si vada a prendere un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà». Ezechìa disse: «Qual è il segno che salirò al tempio del Signore?». «Da parte del Signore questo ti sia come segno che il Signore manterrà questa promessa che ti ha fatto. Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l’ombra sulla meridiana, che è già scesa con il sole sull’orologio di Acaz». E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal da Is 38

RIT: Tu, Signore, hai preservato la mia vita dalla fossa della distruzione.

alba3Io dicevo: «A metà dei miei giorni me ne vado, sono trattenuto alle porte degli inferi
per il resto dei miei anni». RIT

Dicevo: «Non vedrò più il Signore sulla terra dei viventi, non guarderò più nessuno
fra gli abitanti del mondo. RIT

La mia dimora è stata divelta e gettata lontano da me, come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, mi hai tagliato dalla trama. RIT

Il Signore è su di loro: essi vivranno. Tutto ciò che è in loro è vita del suo spirito.
Guariscimi e rendimi la vita». RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.

Alleluia.

VANGELO

Mt 12, 1-8 – Dal Vangelo secondo Matteo

granoIn quel tempo, Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle. Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato». Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Egli entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare, ma ai soli sacerdoti. O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui vi è uno più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

C’è qualcosa più grande del tempio.

San Benedetto scrivendo ai suoi monaci nella Regola, parla di uno zelo buono che induce all’amore verso Dio e verso il prossimo e di uno zelo “amaro”, che è indice di umana grettezza e separa dal bene e conduce all’inferno. Quest’ultimo è quello che spesso mostrano scribi e farisei nei confronti del Cristo e dei suoi discepoli. Sono essi i predecessori e i maestri di tutti coloro che hanno sempre aperto un codice di comportamento per gli altri e che lo usano costantemente per giudicare e grano2condannare. Sono tra i peggiori nemici della vera fede perché, illudendosi di zelare la giustizia, rinnegano di fatto la carità e l’amore. Spogliano il buon Dio della sua essenziale prerogativa che è appunto il perdono e la misericordia. Fanno uso della legge come di una lama tagliente non per curare il male, ma per uccidere i malati. È una brutta razza che trova sempre i suoi adepti anche nella nostra Chiesa. Il Signore Gesù ci raccomanda: “Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. “Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?”. Il pretesto che trovano oggi gli scribi è quello di vedere i discepoli del Signore che in giorno di Sabato colgono delle spighe di grano per mangiarne i chicchi. Ed ecco pronta la loro sentenza di condanna: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato». Gesù in poche battute dimostra loro quanto sia malizioso ed assurdo il loro giudizio, citando esempi tratti dalla scrittura sacra, dalla stessa fonte da cui essi ritengono di poter motivare le loro valutazioni. Poi aggiunge: “Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio”. Se il tempio, la Chiesa, la religiosità viene interpretata come puro legalismo li si svuotano di Dio e restano solo pietre e macigni che gravano pesantemente e mortalmente sull’uomo. “Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa”. Solo nel Signore riusciamo a coniugare con divina sapienza, giustizia e misericordia, peccato e perdono, colpa e assoluzione. La legge senza l’amore è solo vincolo e laccio, serve per gli schiavi e non per i figli, riempie le carceri del mondo e rischia di riempire di dannati gli ìnferi. Non è questa la missione di Cristo, non è questa la missione della Chiesa e dei suoi ministri. E’ facile condannare anche i preti e i vescovi o usare il bastone quando serve… ma dopo c’è l’accoglienza misericordiosa, del padre, prodigo ma d’amore e non della gogna umana… (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERAin-cammino

Dio onnipotente, accogli le preghiere che Ti rivolgiamo con la voce dello Spirito Santo, e mettici in cammino per seguire i passi del Tuo Figlio Gesù.  In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.