Letture di mercoledì 30 aprile 2014

LETTURE DI MERCOLEDÌMadonna_di_Capocolonna

30 aprile 2014

II Settimana del Tempo di Pasqua

MADONNA DI CAPOCOLONNA

Le feste mariane in onore della Madonna di Capocolonna si celebrano nel mese di maggio ed ogni sette anni con particolare solennità. Questo quadro bizantino ha protetto più volte la città dai turchi, dai terremoti, dalle pestilenze e raffigura laVergine Maria con in braccio il bambino Gesù. La storia della devozione e i festeggiamenti con il video.

NOSTRA SIGNORA D’AFRICA

Una statua di bronzo della Vergine Maria, copia di un’opera originale creata da Bouchardon nel 1750, fu offerta nel maggio del 1840 a Dupuch, il primo vescovo di Algeri. La storia, la devozione e la preghiera.

San Giuseppe Benedetto Cottolengo2

S. Giuseppe Benedetto Cottolengo

sacerdote fondatore (1786-1842) Amato e invocato da chiunque si abbandoni alla provvidenza. Si definì povero tra i poveri vestiva e mangiava infatti come loro. Particolarmente devoto alla Madonna la scelse come patrona dei suoi istituti.

Ti loderò, Signore, fra tutti i popoli, ai miei fratelli annunzierò il tuo nome. Alleluia.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che nella Pasqua del tuo Figlio hai ristabilito l’uomo nella dignità perduta e gli hai dato la speranza della risurrezione, fà che accogliamo e viviamo nell’amore il mistero celebrato ogni anno nella fede. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

At 5, 17-26 – Dagli Atti degli Apostoli.

In quei giorni, si levò il sommo sacerdote con tutti quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducèi, pieni di gelosia, e, presi gli apostoli, li gettarono nella prigione pubblica. Ma, durante la notte, un angelo del Signore aprì le porte del carcere, li condusse fuori e disse: «Andate e proclamate al popolo, nel 424px-Michelangelo_-_Sistine_Chapel_-_Ezekiel,_detail_-_1510tempio, tutte queste parole di vita». Udito questo, entrarono nel tempio sul far del giorno e si misero a insegnare. Quando arrivò il sommo sacerdote con quelli della sua parte, convocarono il sinedrio, cioè tutto il senato dei figli d’Israele; mandarono quindi a prelevare gli apostoli nella prigione. Ma gli inservienti, giunti sul posto, non li trovarono nel carcere e tornarono a riferire: «Abbiamo trovato la prigione scrupolosamente sbarrata e le guardie che stavano davanti alle porte, ma, quando abbiamo aperto, non vi abbiamo trovato nessuno». Udite queste parole, il comandante delle guardie del tempio e i capi dei sacerdoti si domandavano perplessi a loro riguardo che cosa fosse successo. In quel momento arrivò un tale a riferire loro: «Ecco, gli uomini che avete messo in carcere si trovano nel tempio a insegnare al popolo». Allora il comandante uscì con gli inservienti e li condusse via, ma senza violenza, per timore di essere lapidati dal popolo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.33

RIT: Il povero grida e il Signore lo ascolta.

Poveroenedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. RIT

Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. RIT

Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. RIT

L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com’è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Gv 3, 16-21 – Dal Vangelo secondo Giovanni

nicodemoIn quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Dio ha così amato il mondo da dare il suo Unigenito, affinché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Leggiamo oggi dal Vangelo di Giovanni ancora una parte dell’incontro di Gesù con Nicodemo. “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”. Il progetto di Dio è uno solo: amarci per salvarci, attraverso il sacrificio della croce del suo nicodemo2Figlio Unigenito. Con totale gratuità Dio ha mostrato al mondo sino a che punto lo ami. L’apostolo Paolo, consapevole di ciò, esclama: “siamo stati comprati a caro prezzo”. Ora l’affermazione, che tutto ciò avviene affinché “chiunque crede in lui abbia la vita eterna”, suggerisce all’evangelista alcune considerazioni circa il ruolo di Cristo. Egli ci rivela l’amore del Padre per il mondo, quindi è venuto per salvare e non per condannare. Cristo è il riflesso della luce del Padre, come diciamo nella nostra professione di fede: “Luce da luce”. Tutti questi titoli, dati a Gesù, manifestano l’amore di Dio per l’umanità. Tale amore è detto in greco agàpe, e indica quell’amore col quale si vuole bene a una persona per se stessa, non per l’interesse che se ne può trarre. Nell’atto di fede in Gesù, il Figlio, si realizza in noi il giudizio ultimo: chi crede sinceramente a ciò che Gesù dice, ha già accesso alla vita divina, che il Padre ci comunica mediante il Figlio. Chi non crede invece, va verso la condanna eterna. Di fronte alla rivelazione del Figlio, ciascuna persona è posta nella libertà di scegliere la sua definitiva destinazione. Alle opere malvagie di chi ha preferito le tenebre alla luce, si contrappongono le opere di chi si è lasciato illuminare dalla luce. Costoro “òperano la verità” cioè agiscono secondo la rivelazione accolta, e così si manifesta anche esteriormente che in essi opera Dio medesimo. Grande luce gettano queste parole sul mistero della salvezza. Tale mistero si compie nel segreto rapporto tra Dio e l’uomo. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

luce e tenebreO Signore Gesù, che ci chiami a fare ogni giorno la scelta fra la luce e le tenebre, fà che le nostre opere siano compiute in Dio con quella fedeltà alla verità che sei Tu stesso, In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen