Letture di Sabato 29 marzo 2014

LETTURE DI SABATO

29 marzo 2014

III Settimana del Tempo di Quaresima

Santi Giona e Barakiso

 monaci martiri (326/327) Mentre i cristiani dell’impero romano trovarono pace sotto Costantino, quelli in Persia continuarono a essere soggetti a una crudele persecuzione nella quale diciottomila fedeli trovarono la morte, tra questi due monaci: Giona e Barakiso. La storia di questi martiri cristiani al tempo di Costantino su  http://biscobreak.altervista.org/2013/03/ss-giona-e-barakiso/

Anima mia, benedici il Signore, non dimenticare tanti suoi benefici: egli perdona tutte le tue colpe.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, nostro Padre, che nella celebrazione della Quaresima ci fai pregustare la gioia della Pasqua, donaci di approfondire e vivere i misteri della redenzione per godere la pienezza dei suoi frutti. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Os 6, 1-6 – Dal libro del profeta Osea.

osea«Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà. Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora. Verrà a noi come la pioggia d’autunno, come la pioggia di primavera che feconda la terra». Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all’alba svanisce. Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocàusti.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.50

EsdraInPreghieraRIT: Voglio l’amore e non il sacrificio.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. RIT

Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocàusti, tu non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. RIT

Nella tua bontà fa’ grazia a Sion, ricostruisci le mura di Gerusalemme. Allora gradirai i sacrifici legittimi, l’olocàusto e l’intera oblazione. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria e lode a te, o Cristo!

Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.

Gloria e lode a te, o Cristo!

VANGELO

Lc 18, 9-14 – Dal Vangelo secondo Luca

fariseo-e-pubblicano al tempioIn quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”.Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Nel cuore della preghiera.

Tra i vari moventi della preghiera dobbiamo mettere tra i primi posti da una parte la consapevolezza della nostra estrema povertà e dell’altra la certezza che colui che invochiamo è in grado di soccorrerci. Tutto ciò sgorga essenzialmente dalle tre virtù teologali, che ci orientano verso Dio: la fede, la speranza e la carità. Tutte le virtù cristiane sono però correlate tra loro, per cui le individuiamo subito pubblicano e fariseo al tempioun’altra, che costituisce un indispensabile supporto a quelle menzionate: l’umiltà. Essere umili significa riconoscere ciò che siamo, riconoscere con la migliore gratitudine i doni di Dio, riconoscere nella sua verità sia il bene di cui siamo capaci, sia il male di cui siamo responsabili. Sono queste le migliori premesse della preghiera. I due protagonisti del vangelo odierno si contrappongono nettamente offrendoci l’uno una bella testimonianza di preghiera autentica, l’altro un cattivo esempio di umana presunzione. Il fariseo infatti fa vanto delle sue azioni e, pur ringraziando Dio, le attribuisce a se stesso. La sua, più che una preghiera, è un soliloquio di autogratificazione. Con un giudizio assolutamente personale, si ritiene migliore degli altri uomini, migliore anche del pubblicano, che guarda con sufficienza e disprezzo. Più che pregare, egli ci da l’impressione di chi sta presentando al Signore le proprie credenziali; non ha nulla da chiedere, ha solo da offrire, con palese orgoglio, la sua presunta giustizia. Com’è diverso l’atteggiamento del vero orante: il pubblicano, riconoscendosi peccatore, si tiene a doverosa distanza da Dio e, in una serena mortificazione, non osa neanche di levare gli occhi verso il cielo, verso la dimora del Dio altissimo. Si riconosce reo di peccato e, mosso da sincero pentimento, si batte il petto e implora la misericordia divina: “O Dio, abbi pietà di me, peccatore”. È illuminate per noi la conclusione che Gesù trae al termine della parabola: “Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell’altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”. Abbiamo una evidente e pressante alternativa: o accettare ed adeguarci alle sfide innumerevoli che il mondo ci lancia e in questo caso l’orgoglio è sicuramente l’arma più efficace, o fidarci di Dio e affidarci a lui come umili mendicanti, ma stracolmi di fiducia in lui.

(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

fariseo-e-pubblicanoPREGHIERA DELLA SERA

O Signore, che pervadi il nostro cuore con la Tua potenza quando la nostra conversione è profonda e sincera, accetta la preghiera che ti rivolgiamo: fa’ che il nostro cuore non aderisca mai a ciò che impedisce l’incontro vero con Te. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.