Letture di venerdì 7 febbraio 2014

LETTURE DI VENERDÌ1B. Maria della Provvidenza

7 febbraio 2014

IV Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

Beata Maria della Provvidenza

fondatrice (1825-1871 ) Per Maria della Provvidenza il purgatorio andava e va trovato in terra, dove molti di quelli che vi abitano stanno in realtà vivendo nella morte, ed è amando queste persone che ella trovò il modo giusto di amare Gesù. Un’ausiliatrice cinese le scrisse: «Tu ami il fuoco di Dio e lo accendi negli altri». La storia di Eugenia Smet su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beata-maria-della-provvidenza/

Salvaci, Signore Dio nostro, e raccoglici da tutti i popoli, perché proclamiamo il tuo santo nome e ci gloriamo della tua lode. 

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio grande e misericordioso, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA

Sir 47, 2-13 Dal libro del Siracide.

Come dal sacrificio di comunione si preleva il grasso, così Davide fu scelto tra i figli d’Israele. Egli scherzò con leoni come con capretti, con gli orsi come con agnelli.
Nella sua giovinezza non ha forse ucciso il gigante e cancellato l’ignominia dal popolo,
davidegoliaalzando la mano con la pietra nella fionda e abbattendo la tracotanza di Golìa?
Egli aveva invocato il Signore, l’Altissimo, che concesse alla sua destra la forza
di eliminare un potente guerriero e innalzare la potenza del suo popolo.
Così lo esaltarono per i suoi diecimila, lo lodarono nelle benedizioni del Signore
offrendogli un diadema di gloria.
Egli infatti sterminò i nemici all’intorno e annientò i Filistei, suoi avversari; distrusse la loro potenza fino ad oggi. In ogni sua opera celebrò il Santo, l’Altissimo, con parole di lode; cantò inni a lui con tutto il suo cuore e amò colui che lo aveva creato. Introdusse musici davanti all’altare e con i loro suoni rese dolci le melodie.
Conferì splendore alle feste, abbellì i giorni festivi fino alla perfezione, facendo lodare il nome santo del Signore ed echeggiare fin dal mattino il santuario. Il Signore perdonò i suoi peccati, innalzò la sua potenza per sempre, gli concesse un’alleanza regale e un trono di gloria in Israele.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.17

lodeRIT: Sia esaltato il Dio della mia salvezza.

La via di Dio è perfetta, la parola del Signore è purificata nel fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. RIT

Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Per questo, Signore, ti loderò tra le genti e canterò inni al tuo nome. RIT

Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato, a Davide e alla sua discendenza per sempre. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza.

Alleluia.

VANGELO

Mc 6, 14-29
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi». Altri invece dicevano: «È Elìa». Altri ancora dicevano: «È un profeta, salomècome uno dei profeti». Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!».
Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La verità decapitata!…La verità, che Dio scandisce per noi o che affida ai suoi ministri, è spesso come una spada a doppio taglio che penetra fino alle profondità dell’anima o come la forbice affilata del potatore, che recìde i tralci secchi, staccati dalla vite e ormai destinati solo Salome_moreaual fuoco. Qualcosa di simile deve essere capitato ad Erode e ad Erodìade, la sua compagna illegittima, quando Giovanni ripeteva: «Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello». È sempre rischioso muovere rimproveri e accuse ai potenti. Sembra che per loro sia legittima la vendetta. Un po’ di potere lo esèrcitano spesso così, specie se poi c’è una donna di mezzo che diventa istigatrice. Si attende solo l’occasione propizia, che nel nostro caso avviene in una festa, che si trasforma poi in una specie di orgia. Una danza, l’ebbrezza, una promessa assurda, ma ritenuta vincolante, l’onore da difendere davanti ai commensali ed ecco che l’accusatore impertinente, Giovanni Battista, già in carcere, deve essere decapitato e messo a tacere per sempre. È evidente che la sensualità smodata degenera in crudele brutalità in chi non sa e non vuole trarre dagli ammonimenti divini motivo di ravvedimento: è così che Erode diventa tristemente l’emblema della peggiore corruzione e di tutti coloro che, nel tentativo assurdo e non riuscito di far tacere la coscienza, arrivano a sopprimere la voce di chi li rimprovera del male.

 (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

2774848-una-mano-tiene-la-croce-nella-sua-palmaPREGHIERA DELLA SERA

Padre Santo, Tu sei buono e Ti fai trovare da chi Ti cerca. Confortati dalla certezza che Cristo Signore è lo stesso ieri oggi e sempre, ci lasciamo condurre da Lui nel domandarTi le cose di cui abbiamo bisogno. Dio di Gesù Cristo, ascoltaci! In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Padre buono, è nel nome di Tuo Figlio Gesù che ti preghiamo, fiduciosi della Tua benevolenza. Non guardare ai nostri meriti, ma al sacrificio perfetto di Cristo, che con Te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

2 thoughts on “Letture di venerdì 7 febbraio 2014”

  1. Grazie a te Gabriella!
    Unite nella preghiera reciproca per la maggior gloria di Dio!

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