Letture di domenica 21 luglio 2013

LETTURE DI DOMENICASan Lorenzo da Brindisi3

21 luglio 2013

XVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

SAN LORENZO DA BRINDISI

dottore della Chiesa ( 1 5 5 9 – 1 6 1 9) Gli fu accreditato il titolo di più importante mariologo del suo tempo , ma la sua spiritualità era interamente cristocentrica. La Messa era il centro della sua vita devozionale: talvolta gli occorrevano tre ore, o anche di più, per celebrarla, e faceva esperienze di estasi, del dono delle lacrimee di altri fenomeni fisici durante la celebrazione. La storia e la video storia raccontata da padre Rosario su http://biscobreak.altervista.org/2013/07/san-lorenzo-da-brindisi/

“Ecco, Dio viene in mio aiuto, il Signore sostiene l’anima mia. A te con gioia offrirò sacrifici e loderò il tuo nome, Signore, perché sei buono.” 

PREGHIERA DEL MATTINO

Sii proprizio a noi Tuoi fedeli, Signore, e donaci i tesori della Tua grazia, perché, ardenti di speranza, fede e carità, restiamo sempre fedeli ai Tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PRIMA LETTURA

Gn 18, 1-10

Dal libro della Genesi.
In quei giorni, il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.
AbramoTreAngeliEgli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».
Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro. Così, mentre egli stava in piedi presso di loro sotto l’albero, quelli mangiarono.
Poi gli dissero: «Dov’è Sara, tua moglie?». Rispose: «È là nella tenda». Riprese: «Tornerò da te fra un anno a questa data e allora Sara, tua moglie, avrà un figlio».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 14

RIT: Chi teme il Signore, abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore,The Burning Bush
non sparge calunnie con la sua lingua. RIT

Non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. RIT

Non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. RIT

SECONDA LETTURA

Col 1, 24-28

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi.
paolo_apostoloFratelli, sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi e do compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa.
Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi.
A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono, e producono frutto con perseveranza.
Alleluia.

VANGELO

Lc 10, 38-42
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.marta e maria 1
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura e commento di Don Ferdinando Colombo su

http://www.sacrocuore-bologna.it/it/audio.php (DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Accoglienza dell’ospite.

Il senso dell’ospitalità era ed è molto sviluppato nelle culture orientali, come ci viene confermato dalla Bibbia e dai brani proposti alla nostra considerazione in questa domenica. La mancanza di tante strutture alberghiere voleva che il pellegrino si affidasse al buon cuore della gente. La nostra civiltà complicata rende difficile questa accoglienza a differenza del mondo orientale dove la semplicità della vita la favorisce. San Benedetto dedica il capitolo 55 per dare norme circa il modo di accogliere i pellegrini che nel monastero non mancano mai. Concetto fondamentale di marta e maria2fede: nel pellegrino si riceve Cristo stesso. Così fa Abramo che nei tre misteriosi personaggi riceve la vista dell’Eterno, dal quale, anche come premio della sua premura, viene comunicato il tempo dell’adempimento della promessa: avrai un figlio. Gesù è ospite in casa di Lazzaro, Marta e Maria. La gioia dell’accoglienza viene alquanto turbata dai diversi atteggiamenti delle due sorelle. Maria si gode la parola del Signore rimenando estatica ai suoi piedi, mentre Marta deve provvedere alle necessità dell’ospitalità. Il suo lamento indica un turbamento interiore dovuto a impazienza dinanzi alle tante cose da preparare: non si deve provvedere solo a Gesù, ma anche ai suoi apostoli che certo non soffrono di inappetenza. Il lamento di Marta trova Gesù solidale con Maria: E’ necessario preparare ciò che è necessario per la vita, ma è più necessario ascoltare la parola di Dio per dare un senso alla stessa attività umana. Il Signore certamente non vuole mettere in contrasto due generi di vita: la contemplazione cioé e l’azione. Vuole richiamare alla necessità dell’ascolto della parola a chi è nell’azione apostolica, o nel lavoro, senza dispensare dal lavoro chi si dedica alla contemplazione. Ai suoi discepoli San Benedetto scandisce chiaramente il tempo da dedicare alla preghiera e alla lectio divina (meditazione) e quello al lavoro manuale o intellettuale. Parlando a sacerdoti, il papa Benedetto XVI diceva che la “lectio divina” per chi si dedica al lavoro pastorale non è una attività facoltativaE’ esigenza e condizione per vivere fedelmente la propria vocazione e rendere fruttuoso il lavoro apostolico. In fatto di ospitalità oggi la nostra società deve interrogarsi. E papa Francesco qualche giorno fa ha posto diverse domande precise… Quale comportamento dinanzi a tanta

. S. PETERZANO-CARAVAGGIO, I santi Paolo e Barnaba a Listri  (part.), 1573-1590, olio su tela, cm. 305 x 410, Milano, chiesa dei santi Paolo e Barnaba.  L?area in cui Caravaggio è intervenuto per l?ammodernamento del dipinto.Si notano: una compressa e innaturale corona di ritratti attorno al sacerdote pagano; una diversa messa a fuoco dei personaggi ? manca lo sfumato - rispetto agli altri dello stesso quadro; uno stile intensamente orientato al vero; una tonalità mutata rispetto al resto del dipinto.

povertà, dinanzi a tanti stranieri? Chiuderci in noi stessi dal momento che ci sentiamo sazi,

oppure accogliere il povero, come verrebbe accolto Cristo? La Parola di Dio ci spinge a considerare il problema alla luce del Vangelo: ciò che avrete fatto a uno dei miei più piccoli, l’avrete fatto a Me! Avevo fame e mi avete dato da mangiare, ero perseguitato e mi avete…(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

Con la fiducia filiale che lo Spirito di Cristo suscita nei nostri cuori, Ti innalziamo una comune preghiera o Padre misericordioso e Ti chiediamo di ascoltare la nostra supplica. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Padre, fonte di ogni dono, Ti abbiamo manifestato con umile confidenza le nostre intenzioni; nella Tua immensa bontà esaudisci la nostra preghiera. Per Cristo nostro Signore. Amen.