Letture di venerdì 17 maggio 2013

LETTURE DI VENERDÌpasqualebaylon

17 maggio 2013

VII Settimana del Tempo di Pasqua

SAN PASQUALE BAYLóN

francescano laico (1540-1592) La sua assiduità nella preghiera e la devozione eucaristica gli hanno ottenuto il titolo di patrono dei congressi eucaristici già prima della sepoltura si parlava di guarigioni ottenute per sua intercessione. La storia e la video-storia su  http://biscobreak.altervista.org/2013/05/san-pasquale-baylon/

Beata Antonia Mesina

(1919-1935) Sedicenne dell’Azione Cattolica, preferì su imitazione della sua beniamina santa Maria Goretti, morire in modo particolarmente cruento, piuttosto che perdere la sua purezza, e in questo riuscì, ma le furono trovate in corpo ben 74 ferite e il volto sfigurato. Il corpo sembra non subire alcuna corruzione. La storia, una video-testimonianza e la preghiera su http://biscobreak.altervista.org/2013/05/beata-antonia-mesina/

“Cristo ci ha amati, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, e ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre. Alleluia.” 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, nostro Padre, che ci hai aperto il passaggio alla vita eterna con la glorificazione del Tuo Figlio e con l’effusione dello Spirito Santo, fà che, partecipi di così grandi doni, progrediamo nella fede e ci impegniamo sempre più nel Tuo servizio. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

At 25, 13-21

Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, arrivarono a Cesarèa il re Agrippa e Berenìce e vennero a salutare Festo. E poiché si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re le accuse contro Paolo, dicendo:
paolo prigioniero«C’è un uomo, lasciato qui prigioniero da Felice, contro il quale, durante la mia visita a Gerusalemme, si presentarono i capi dei sacerdoti e gli anziani dei Giudei per chiederne la condanna. Risposi loro che i Romani non usano consegnare una persona, prima che l’accusato sia messo a confronto con i suoi accusatori e possa aver modo di difendersi dall’accusa.
Allora essi vennero qui e io, senza indugi, il giorno seguente sedetti in tribunale e ordinai che vi fosse condotto quell’uomo. Quelli che lo incolpavano gli si misero attorno, ma non portarono alcuna accusa di quei crimini che io immaginavo; avevano con lui alcune questioni relative alla loro religione e a un certo Gesù, morto, che Paolo sosteneva essere vivo.
Perplesso di fronte a simili controversie, chiesi se volesse andare a Gerusalemme e là essere giudicato di queste cose. Ma Paolo si appellò perché la sua causa fosse riservata al giudizio di Augusto, e così ordinai che fosse tenuto sotto custodia fino a quando potrò inviarlo a Cesare».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.102

RIT: Il Signore ha posto il suo trono nei cieli.dio e angeli.1jpg

Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. RIT

Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono; quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. RIT

Il Signore ha posto il suo trono nei cieli e il suo regno dòmina l’universo. Benedite il Signore, angeli suoi, potenti esecutori dei suoi comandi. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa; vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Alleluia.

VANGELO

Gv 21, 15-19
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, [quando si fu manifestato ai discepoli ed] essi ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di discepoli pietro2Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli».
Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore».
Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO:

Il primato dell’amore.Pietro Domine,_quo_vadis

Il Vangelo ci narra del riscatto e della riabilitazione di Pietro. Alla triplice negazione l’apostolo, su esplicita richiesta del Signore, – “mi ami tu più di costoro?” – fa seguire una triplice ed umile affermazione di fede e di amore. Gesù aveva detto che chi vuole essere il primo deve essere l’ultimo di tutti e il servo di tutti. Lui stesso si era prostrato, come l’infimo dei servitori, a lavare loro i piedi. Ora è la volta del principe degli apostoli; tocca a lui sperimentare l’umiltà e dichiarare senza esitazioni il suo amore la sua fedeltà al Maestro. “Tu sai che ti amo”, afferma Pietro. “Pasci le mie pecore”, ribadisce il Signore. E’ così che è riaffermato e conferito in pienezza a Pietro e ai suoi successori, il primato nella Chiesa. E’ così che quel dono, senza perdere il suo aspetto giuridico, si adorna delle doti migliori, quelle della incondizionata fedeltà e dell’amore profondo a Cristo. E’ su questa scia che si sta muovendo l’attuale Pontefice, il successore di Pietro. Questa è la via che potrà fare della Chiesa un solo ovile sotto un solo pastore nella perfetta unità, per cui lo stesso Gesù ha pregato.

 (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

gesù e l'agnelloPREGHIERA DELLA SERA

Nella missione pastorale affidata a Pietro, Tu o Signore hai chiamato tutti a partecipare al Tuo servizio di amore. Ti Preghiamo con fede, di non farci mai mancare la Tua e nostra Madre Maria Santissima ad illuminarci il cammino. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Gesù pastore supremo del Tuo gregge, che in risposta alla triplice professione di amore dell’apostolo Pietro hai voluto preannunciare la sua missione di continuare la Tua opera nella Chiesa e nel mondo, rendici fedeli membri del Tuo gregge fino alla morte. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.