Letture di martedì 30 aprile 2013

LETTURE DI MARTEDÌ

San Giuseppe Benedetto Cottolengo2

30 aprile 2013

V Settimana del Tempo di Pasqua

San Giuseppe Benedetto Cottolengo

sacerdote fondatore (1786-1842) Amato e invocato da chiunque si abbandoni alla provvidenza. Si definì povero tra i poveri vestiva e mangiava infatti come loro. Particolarmente devoto alla Madonna la scelse come patrona dei suoi istituti. La storia, due video e alcune scene del film su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/san-giuseppe-benedetto-cottolengo/

“Date lode al nostro Dio, voi che lo temete, piccoli e grandi, perché è venuta la salvezza e la potenza e la sovranità del suo Cristo. Alleluia.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, che nella risurrezione del Tuo Figlio ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, rafforza in noi la fede e la speranza, perché non dubitiamo mai di raggiungere quei beni che Tu ci hai rivelato e promesso. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

At 14, 19-28

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, giunsero [a Listra] da Antiòchia e da Icònio alcuni Giudei, i quali persuasero la folla. Essi lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori della città, credendolo morto. Allora gli si fecero attorno i discepoli ed egli  si alzò ed entrò in città. Il giorno dopo partì con Bàrnaba alla volta di Derbe.Dopo aver annunciato il Vangelo a quella città e aver fatto 5lapidazione di Paoloun numero considerevole di discepoli, ritornarono a Listra, Icònio e Antiòchia, confermando i discepoli ed esortandoli a restare saldi nella fede «perché – dicevano – dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni». Designarono quindi per loro in ogni Chiesa alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto. Attraversata poi la Pisìdia, raggiunsero la Panfìlia e, dopo avere proclamato la Parola a Perge, scesero ad Attàlia; di qui fecero vela per Antiòchia, là dove erano stati affidati alla grazia di Dio per l’opera che avevano compiuto.
Appena arrivati, riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede. E si fermarono per non poco tempo insieme ai discepoli.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.114

RIT: I tuoi amici, Signore, proclamino la gloria del tuo regno.

Ti lodino, Signore, tutte le tue gioiaopere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. RIT

Per far conoscere agli uomini le tue imprese e la splendida gloria del tuo regno. Il tuo regno è un regno eterno, il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. RIT

Canti la mia bocca la lode del Signore e benedica ogni vivente il suo santo nome, in eterno e per sempre. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Cristo doveva patire e risorgere dai morti, ed entrare così nella sua gloria.
Alleluia.

VANGELO

Gv 14,27-31
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
volto27«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Vi dò la mia pace…La pace è il vero dono di Cristo Risorto. È la sua pace, dono del suo amore. Non è la pace umana che è frutto di equilibrismi per vincere e domare le diverse spinte egoistiche. È pace vera, indice di apertura, disponibilità verso l’altro. Non è la pace come assenza di guerra. È la pace che nasce da una autentica tensione interiore che aspira ai beni più grandi. Non è la pace che diventa assenza di qualsiasi spintacroce27 emotiva per il “quieto vivere”. È la pace che rispetto ed accoglienza verso i più deboli. Non è la pace che vuole dimostrare in modo arrogante la propria superiorità. È questa la pace che Gesù ci vuole donare con la sua risurrezione. Sarà un dono vero perché Egli accettando e non subendo la Passione vuol dimostrare il suo amore verso il Padre e verso di noi. Il mistero dell’amore di Dio che si realizza in Cristo è il cuore vero della sua pace. Per questo è il dono del Cristo Risorto perché è frutto della sua Morte e Resurrezione. La Pace di Cristo è dono di amore totale e completo. Nella nostra vita ricerchiamo questa pace vera e totale. È impegno che significa disponibilità ed umiltà. La pace, la vera pace, deve essere costruita nei nostri cuori per realizzarla come istituzione anche sociale e politica, basata sulla vera giustizia.
 (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

bambino2Cristo Gesù ci hai lasciato in dono la Tua pace, aiutaci a condividerla abbracciando con amore la volontà del Padre. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Signore Gesù, che ci hai lasciato in dono la Tua pace per vincere ogni turbamento e paura, fà che diffondiamo attorno a noi la gioia di chi sa che il potere del male non può prevalere su chi confida in Te: Tu che sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.