Letture di Martedì 09 aprile 2013

LETTURE DI MARTEDÌB. Tommaso di Tolentino

09 aprile 2013 

II Settimana del Tempo di Pasqua

Beato Tommaso di Tolentino

frate martire (ca. 1260-1321) 

Tra i più accesi sostenitori dell’ideale di povertà in conformità della Regola, fu per questo motivo imprigionato due volte e all’ultimo processo, per aver attaccato l’Islam e Maometto, venne decapitato. La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/04/beato-tommaso-di-tolentino/

“Rallegriamoci ed esultiamo, diamo gloria a Dio, perché il Signore ha preso possesso del suo regno, il nostro Dio, l’Onnipotente. Alleluia.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Concedi al tuo popolo, Dio misericordioso, di proclamare la potenza del Signore risorto, perché in lui, sacramento universale di salvezza, manifesti al mondo la pienezza della vita nuova. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

At 4, 32-37

Dagli Atti degli Apostoli
La moltitudine di apostoli2coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore. Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. Così Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa “figlio dell’esortazione”, un levìta originario di Cipro, padrone di un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.92
RIT: Il Signore regna, si riveste di maestà.

Oppure:
Regna il Signore, glorioso in Re4mezzo a noi.

Il Signore regna, si riveste di maestà: si riveste il Signore, si cinge di forza. È stabile il mondo, non potrà vacillare. Stabile è il tuo trono da sempre, dall’eternità tu sei. RIT

Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti! La santità si addice alla tua casa per la durata dei giorni, Signore. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Alleluia.

VANGELO

Gv 3, 7-15
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove spirito Santo (5)viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro di Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Tu sei maestro in Israele e non sai queste cose?

Nicodemo cerca la verità. Perciò la prima esigenza è di rompere la sua mentalità, il suo modo di vedere e di pensare; occorre che Nicodemo cambi atmosfera. La verità che Gesù presenta e che traspare dai suoi segni, non è percepibile ai sensi; li trascende. Essa è il Regno di Dio in atto, è la vita eterna; per accedervi occorre una nuovaabbraccio6 (2) nascita. La sfera del divino è localizzata in alto: per nascere alla vita divina occorre sbocciare da un seme dall’alto. Ogni nascita dall’alto è una nuova nascita, una rinascita. Quanto afferma Gesù è una realtà che egli conosce perché l’ha vista presso il Padre, realtà che sorpassa l’intelligenza umana e che quindi dagli uomini può essere accettata solo per fede. Viene poi accostata la crocifissione di Gesù all’elevazione del serpente. Come questa elevazione, anche la passione di Gesù entra nel piano divino: è necessario che ciò avvenga. Sia il serpente sia il Cristo rappresentano un misterioso paradosso: il serpente, che la tradizione giudaica univa tanto strettamente all’origine della morte, è innalzato morto e diviene vivificatore e simbolo della vita eterna. Ugualmente Gesù, colpito dalla morte più brutale, effonde torrenti di vita. La vita ha una sola fonte: Dio. Al serpente come al Cristo, gli uomini però devono volgere i loro sguardi: la vita non viene data agli uomini senza una loro rispondenza e attività. Tanto il serpente quanto Gesù hanno una stretta solidarietà con la malattia che guariscono. La fede nel Figlio dell’uomo in croce è l’ultima spiegazione che Gesù dà a Nicodemo circa il mistero della generazione spirituale: la vita dall’acqua e dallo Spirito Santo si effonde sugli uomini in virtù del Cristo crocifisso.

(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

CRISTO RE

PREGHIERA DELLA SERA

Cristo Gesù, Tu sei stato innalzato sulla croce come agnello immolato e vessillo di gloria. Tu ci inviti a rivolgere il nostro sguardo di fede verso di Te. Per la tua gloriosa passione, salvaci, Signore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Signore, che continui a rivelare a noi i segreti del Tuo amore attraverso le Sacre Scritture, fà che penetriamo nel mistero della Tua croce gloriosa con una fede sempre più pura e viva. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.