Letture di martedì 5 marzo 2013

LETTURE DI MARTEDìS. Giovanni Giuseppe della croce

5 MARZO 2013

III Settimana del Tempo di Quaresima

S. Giovanni Giuseppe della Croce

frate francescano ( 1654-1734) Il Signore gli donò vari carismi, come la bilocazione, la profezia, la lettura dei cuori, la levitazioneapparizioni della Madonna e di Gesù Bambino, i miracoli come quello della resurrezione del marchesino Gennaro Spada e fu visto passare per le strade di Napoli sollevato di un palmo da terra in completa estasi. La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/s-giovanni-giuseppe-della-croce/

“Io t’invoco, mio Dio: dammi risposta; rivolgi a me l’orecchio e ascolta la mia preghiera. Custodiscimi, o Signore come la pupilla degli occhi, proteggimi all’ombra delle tue ali.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Signore, che sei la nostra speranza, tieni lontano da noi, Ti prego, vane speranze e la nostra presunzione. Fai che i nostri cuori siano giusti così come è il Tuo Santissimo e amorevole cuore è giusto,confidando in Te fino al giorno in cui fede e speranza faranno parte della nostra vita, e l’amore sarà il tutto in tutti. O Padre, non ci abbandoni mai la Tua grazia, ci renda fedeli al Tuo santo servizio e ci ottenga sempre il Tuo aiuto. Amen.

PRIMA LETTURA

Dn 3, 25. 34-43

Dal libro del profeta Daniele

Profeta_Daniele_(Moretto)In quei giorni, Azarìa si alzò e fece questa preghiera in mezzo al fuoco e aprendo la bocca disse: «Non ci abbandonare fino in fondo, per amore del tuo nome, non infrangere la tua alleanza; non ritirare da noi la tua misericordia, per amore di Abramo, tuo amico, di Isacco, tuo servo, di Israele, tuo santo, ai quali hai parlato, promettendo di moltiplicare la loro stirpe come le stelle del cielo, come la sabbia sulla spiaggia del mare. Ora invece, Signore, noi siamo diventati più piccoli di qualunque altra nazione, oggi siamo umiliati per tutta la terra a causa dei nostri peccati. Ora non abbiamo più né principe né profeta né capo né olocàusto né sacrificio né oblazione né incenso né luogo per presentarti le primizie e trovare misericordia. Potessimo essere accolti con il cuore contrito e con lo spirito umiliato, come olocàusti di montoni e di tori, come migliaia di grassi agnelli. Tale sia oggi il nostro sacrificio davanti a te e ti sia gradito, perché non c’è delusione per coloro che confidano in te. Ora ti seguiamo con tutto il cuore, ti temiamo e cerchiamo il tuo volto, non coprirci di vergogna. Fa’ con noi secondo la tua clemenza, secondo la tua grande misericordia. Salvaci con i tuoi prodigi, da’ gloria al tuo nome, Signore».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.24

RIT: Ricòrdati, Signore, della tua misericordia.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri.misericordia1
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. RIT

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. RIT

Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta;
guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria e lode a te, o Cristo!
Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perchè sono misericordioso e pietoso.

Gloria e lode a te, o Cristo!

VANGELO

Mt 18, 21-35
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto il-regno-dei-cieli-è-simile-a-un-repossedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Dio è fedele, per sempre.

fuoco1

La preghiera di Azaria, immerso nel fuoco, è una invocazione al Signore: non rompere l’alleanza, non ritirare la sua misericordia, per amore di Abramo tuo amico, di Isacco tuo servo, di Israele tuo santo. In conclusione, si afferma “ti seguiamo con tutto il cuore, ti temiamo e cerchiamo il tuo volto…, da’ gloria al tuo Nome”. La fedeltà di Dio non viene mai meno. Da salmo penitenziale, questa preghiera si evolve in un inno di lode alla potenza di Dio e alla sua misericordia. Sottolinea che il Signore è sempre vicino ai peccatori: Invochiamolo: “Ricòrdati, Signore, della tua misericordia”. Nella stessa linea è anche il Vangelo. Il testo di Matteo è importante. Per spiegare il dovere di perdonare senza limiti, Gesù propone la parabola dei servi debitori che avrebbero dovuto accettare il condono. Il racconto presenta tre ritratti: un incontro positivo del servo debitore con il re, un incontro negativo con un PERDONAREaltro servo debitore, un ultimo incontro tra il re e il servo malvagio. Dal racconto, Pietro e gli altri discepoli devono capire la conclusione: “Così anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non perdonerete di cuore al vostro fratello”. Il racconto iniziale è rovesciato. Infatti, la domanda era “quante volte dovrò perdonare ai mio fratello, se pecca contro di me?”. La risposta è inattesa: Non prendiamoci come criterio di riferimento, ma alziamo lo sguardo: Dio Padre stesso vi perdonerà se sarete capaci di perdonare. “Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. In fondo, il perdono divino è la manifestazione della fedeltà di Dio all’alleanza: un’alleanza di perdono e di salvezza. In Quaresima, la riflessione sulla riconciliazione ci orienta verso l’atteggiamento positivo di Dio, in relazione alla generosità umana.
(Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

Signore , aiutaci a sperimentare la gioia del perdono e della riconciliazionericonciliazione con Te, fa che non ci lasciamo prendere dalla paura o dalla vergogna davanti alle nostre colpe. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questi giorni di penitenza e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio della misericordia e del perdono, che hai inviato il tuo Figlio, morto sulla croce per la remissione dei nostri peccati; liberaci da ogni colpa e fa’ che viviamo nella gioia del tuo perdono. Per Cristo nostro Signore. Amen.