Letture di Martedì 12 marzo 2013

LETTURE DI MARTEDÌ2DON ORIONE

12 Marzo 2013

IV Settimana del Tempo di Quaresima

SAN LUIGI ORIONE

sacerdote fondatore (1872-1940) Fiero, ribelle, indipendente, impaziente Orione, perfino esplosivo, acutamente intelligente e dinamico, fin da bambino e già da allora la madre pregava affinché queste qualità potessero essere messe al servizio di Dio. Divenne così una delle figure più eminenti del cattolicesimo moderno. La storia, alcuni video e il miracolo che lo rese santo su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/san-luigi-orione/ 

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio fedele e misericordioso, in questo tempo di penitenza e di preghiera disponici a vivere degnamente il mistero pasquale e a recare ai fratelli il lieto annunzio della tua salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Ez 47, 1-9. 12

Dal libro del profeta Ezechièle

In quei giorni [l’angelo] mi condusse all’ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso acqua vivaoriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.Quell’uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l’acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell’uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall’altra.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.45

RIT: Dio è per noi rifugio e fortezza.

Dio è per noi rifugio e fortezza, aiuto acqua vivainfallibile si è mostrato nelle angosce. Perciò non temiamo se trema la terra, se vacillano i monti nel fondo del mare. RIT

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio, la più santa delle dimore dell’Altissimo. Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare. Dio la soccorre allo spuntare dell’alba. RIT

Il Signore degli eserciti è con noi, nostro baluardo è il Dio di Giacobbe.Venite, vedete le opere del Signore, egli ha fatto cose tremende sulla terra. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Crea in me, o Dio un cuore puro; rendimi la gioia della tua salvezza.
Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 5,1-16
Dal Vangelo secondo Giovanni

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo MIRACOLO6
che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare. Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Ma che si converta e viva…

miracolo paralitico1

La profezia di Ezechiele orienta la preghiera verso la realtà del battesimo. A modo di parabola, si descrive l’uscita dell’acqua dal lato destro del tempio. Si tratta di una
prefigurazione dell’acqua che uscirà dal fianco del Redentore in croce; ma l’immagine insegna la presenza dello Spirito santo che sana e guarisce. Il tema generale è anche il sacramento del battesimo che sarà conferito ai candidati dopo il cammino quaresimale. Il vangelo di Giovanni invece narra la guarigione di un paralitico, nelle vicinanze della piscina di Bétzata; l’evento avviene di sabato, e suscita la riprovazione di alcuni presenti. Ma Gesù stimola la fede del cieco guarito che aspettava la guarigione per l’intermediario di un angelo: se egli non l’ha aiutato a scendere in acqua, ha tuttavia tentato di condurlo alla fede “cristiana” (cioè a credere in Qualcuno). Il battesimo ci immerge in Cristo, sorgente di acqua viva, via, verità e vita.

(Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

acqua

Gesù Cristo sei la nostra speranza. Tu risani le nostre ferite e, nella Tua compassione, esprimi il tenero amore del Padre. Ascolta, o Signore, le nostre preghiere. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questi giorni di penitenza e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, che anche oggi ripeti per noi la Parola salutare e perfetta e ci nutri alla mensa della vita, fa’ che veniamo trasfigurati nell’anima e nel corpo dal contatto vivo col nostro Salvatore, il Signore Gesù, che vive e regna con Te nei secoli dei secoli. Amen.