Letture di giovedì 7 febbraio 2013

LETTURE DI GIOVEDì1B. Maria della Provvidenza

7 febbraio 2013

IV Settimana del tempo ordinario – anno I

Beata Maria della Provvidenza

(Eugenia Smet) fondatrice (1825-1871 )Per Maria della Provvidenza il purgatorio andava e va trovato in terra, dove molti di quelli che vi abitano stanno in realtà vivendo nella morte, ed è amando queste persone che ella trovò il modo giusto di amare Gesù. Un’ausiliatrice cinese le scrisse: «Tu ami il fuoco di Dio e lo accendi negli altri». La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/02/beata-maria-della-provvidenza/

“Salvaci, Signore Dio nostro, e raccoglici da tutti i popoli, perché proclamiamo il tuo santo nome e ci gloriamo della tua lode.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio grande e misericordioso, concedi a noi tuoi fedeli di adorarti con tutta l’anima e di amare i nostri fratelli nella carità del Cristo. Egli è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA

Eb 12, 18-19.21-24

Dalla lettera agli Ebrei
Mosè e il roveto ardenteFratelli, voi non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola. Lo spettacolo, in realtà, era così terrificante che Mosè disse: «Ho paura e tremo».
Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova, e al sangue purificatore, che è più eloquente di quello di Abele.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.47

RIT: Abbiamo conosciuto, Signore, il tuo amore.albero (3)

Grande è il Signore e degno di ogni lode nella città del nostro Dio. La tua santa montagna, altura stupenda, è la gioia di tutta la terra. RIT

Il monte Sion, vera dimora divina, è la capitale del grande re. Dio nei suoi palazzi
un baluardo si è dimostrato. RIT

Come avevamo udito, così abbiamo visto nella città del Signore degli eserciti, nella città del nostro Dio; Dio l’ha fondata per sempre. RIT

O Dio, meditiamo il tuo amore dentro il tuo tempio. Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode si estende sino all’estremità della terra; di giustizia è piena la tua destra. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Il regno di Dio è vicino, dice il Signore: convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.

VANGELO

Mc 6, 7-13
Dal Vangelo secondo Marco
Filippo-e-Giacomo-il-Minore
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Sgombri da pesi per andare…

La missione di Cristo non potrà finire con la sua ascensione al cielo. Egli ha già scelto dodici uomini, gli apostoli, ai quali affidare prima un ruolo di diretta collaborazione e poi una vera e propria missione da espletare in tutto il mondo. Il compito primario sarà per loro quello di scacciare, dovunque si annidi, lo spirito immondo, tutte quelle immondezze cioè, che hanno invaso i cuori degli uomini e che non consentono più a Dio di entrare per costituirvi il suo regno di amore. Li manda a due a due “E ordinò loro che, oltre al bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro Pietro e Paolo (5)nella borsa; ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche”. È una caratteristica essenziale dell’inviato da Cristo non affidarsi per nulla alle proprie risorse o alle umane sicurezze, che dovrà trarre invece solo ed esclusivamente da Colui che lo invia e dalla forza del messaggio che ha da annunciare. Tutto il resto diventa pesante e d’ingombro quando si è guidati da Dio, quando si è chiamati ad andare oltre i confini delle umane attese, quando gli interessi prevalenti riguardano non l’affermazione di un proprio prestigio, ma la diffusione del regno di Dio. Il missionario, l’apostolo non è un immigrato o un giramondo in cerca di fortuna, ma un portatore, in nome di Cristo, di un messaggio di salvezza. Non deve però attendersi né accoglienza ne tanto meno successo personale, anzi, benché dotato di poteri speciali dallo stesso Cristo, dovrà mettere in conto rifiuti, allontanamenti e persecuzioni. Il mondo per questo lo riterrà uno sconfitto, Gesù però dirà: “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia”. Che lezione per noi sacerdoti e consacrati, ma anche che utili indicazioni per ogni credente che vuole essere anche un testimone.

(Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

eucarestia (7)

PREGHIERA DELLA SERA

Dio fedele e misericordioso, fa che il popolo dei credenti diventi voce eloquente e presenza viva del Tuo amore per tutti gli uomini, sempre più intimamente unita al sacerdozio di Cristo, nel segno della povertà, del coraggio e della vittoria sul male. Guarda il Tuo popolo, Signore! In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Dio di provvidenza, Tu che sei attento alle invocazioni dei poveri e degli umili, purifica e santifica i gesti della nostra liturgia e accogli con bontà le nostre suppliche. Per Cristo nostro Signore. Amen.