Letture di martedì 22 gennaio 2013

LA PAROLA DI MARTEDI’

vicuña

22 gennaio 2013

II Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Beata Laura Vicuña

(1895-1908) Appena dodicenne offre la propria vita a Dio per la redenzione dell’anima di sua madre. Una storia dolcissima e commovente ricca di sofferenza per le tentate violenze e percosse del patrigno, mentre le viene negata la possibilità di diventare sposa di Cristo. La storia e un video su http://biscobreak.altervista.org/2013/01/beata-laura-vicuna/

” Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te: inneggi al tuo nome, o Altissimo. “

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, che governi il cielo e la terra, ascolta con bontà le preghiere del Tuo popolo e dona ai nostri giorni la Tua pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Eb 6, 10-20

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, Dio non è ingiusto tanto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e che tuttora rendete ai santi. abramo (2)Desideriamo soltanto che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che, con la fede e la costanza, divengono eredi delle promesse.
Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso dicendo: «Ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza». Così Abramo, con la sua costanza, ottenne ciò che gli era stato promesso. Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro, e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine a ogni controversia.
Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l’irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento, affinché, grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi, che abbiamo cercato rifugio in lui, abbiamo un forte incoraggiamento ad afferrarci saldamente alla speranza che ci è proposta. In essa infatti abbiamo come un’àncora sicura e salda per la nostra vita: essa entra fino al di là del velo del santuario, dove Gesù è entrato come precursore per noi, divenuto sommo sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchìsedek.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.110

RIT: Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.dio4

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, tra gli uomini retti riuniti in assemblea. Grandi sono le opere del Signore: le ricerchino coloro che le amano. RIT

Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie: misericordioso e pietoso è il Signore. Egli dà il cibo a chi lo teme, si ricorda sempre della sua alleanza. RIT

Mandò a liberare il suo popolo, stabilì la sua alleanza per sempre. Santo e terribile è il suo nome. La lode del Signore rimane per sempre. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.
Alleluia.

VANGELO

Mc 2, 23-28
granoDal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Al servizio di Dio senza pastoie.

Quando più l’autenticità della fede e della pratica religiosa è in calo, tanto più aumentano le norme e si aggrovigliano le leggi. È quanto accadeva ai tempi di Gesù e la conseguenza più drammatica era il formalismo esteriore portato all’esasperazione. I farisei erano i portabandiera di tale deviazione, per cui avevano sempre gli occhi puntati sul Cristo e sui suoi discepoli, per coglierli in fallo e poi accusarli e ordire le loro trame contro di essi. Anche il cogliere qualche spiga matura nei campi da parte dei discepoli, costituiva per loro un appiglio e motivo di una critica. Gesù, che è venuto a riportare la libertà ai figli di Dio,
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fa del tutto per divincolare dalle pastoie della legge i suoi discepoli, per guidarli versò l’autenticità delle fede e della pratica religiosa. Dirà esplicitamente: “La verità vi farà liberi”. Ai farisei, che si appellano all’antica legge, fa vedere la stridente contraddizione in cui incappano, ricordando loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell’offerta, che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai suoi compagni?». E conclude: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è Signore anche del sabato». Il Signore del sabato, Cristo Gesù, viene quindi a ristabilire l’ordine e le priorità. Viene a proclamare la libertà ai prigionieri, agli stessi farisei, che presi nella morsa del loro falso zelo, si erano imprigionati nello sterile legalismo fino a restarne intrappolati. È un pericolo in cui possiamo incorrere anche oggi perché i legalisti non mancano neanche ai nostri giorni.

(Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

Contadini_Antonino_Sartini_1930PREGHIERA DELLA SERA

Gesù, signore del sabato, Tu sei la guida e il redentore nostro. Con una preghiera concorde Ti domandiamo o Padre di poter seguire Cristo nella Sua obbedienza e nella Sua libertà. Donaci, Signore, fedeltà e libertà. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Padre, che hai stabilito per noi un giorno di riposo perché non ci rendiamo schiavi dei nostri progetti e attività economiche, aiutaci a riconoscerti come il Dio che ci guida alla nostra autentica realizzazione. Per il Tuo Figlio Gesù che regna con Te nei secoli dei secoli. Amen.