Letture di lunedì 17 dicembre 2012

LA PAROLA DI LUNEDI’

17 dicembre 2012

III Settimana di Avvento

II parte di Avvento

S. GIUSEPPE MANYANET Y VIVèS.

Fondatore (1833-1901) Nel Centenario della sua morte, Giovanni Polo II ha ribaditol’importanza di evangelizzare oggi la famiglia e fortificare il matrimonio con la gran forza pastorale che scaturisce dalla proposta e l’esempio della Sacra Famigliacome fece il Beato. LA STORIA SU http://biscobreak.altervista.org/2012/12/s-giuseppe-manyanet-y-vives/ 

PREGHIERA DEL MATTINO

Si allietino i cieli ed esulti la terra: viene il nostro Dio, e avrà pietà dei poveri.
Dio creatore e redentore, che hai rinnovato il mondo nel Tuo Verbo, fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine, concedi che il Tuo unico Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ci unisca a sè in comunione di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA

Gn 49, 2.8-10

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Giacobbe chiamò i figli e disse: «Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele, vostro padre! Giuda, ti loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sarà sulla cervìce dei tuoi nemici; davanti a te si prostreranno i figli di tuo padre. Un giovane leone è Giuda: dalla preda, figlio mio, sei tornato; si è sdraiato, si è accovacciato come un leone
e come una leonessa; chi lo farà alzare? Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 71

RIT: Venga il tuo regno di giustizia e di pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto, al figlio di re la tua giustizia; egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia e i tuoi poveri secondo il diritto. RIT

Le montagne portino pace al popolo e le colline giustizia. Ai poveri del popolo renda giustizia, salvi i figli del misero. RIT

Nei suoi giorni fiorisca il giusto e abbondi la pace, finché non si spenga la luna. E dòmini da mare a mare, dal fiume sino ai confini della terra. RIT

Il suo nome duri in eterno, davanti al sole germogli il suo nome. In lui siano benedette tutte le stirpi della terra e tutte le genti lo dicano beato. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
O Sapienza dell’Altissimo, che tutto disponi con forza e dolcezza: vieni ad insegnarci la via della saggezza. 
Alleluia.

VANGELO

Mt 1, 1-17
Dal Vangelo secondo MatteoGenealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

OMELIA

La genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide si ispira al primo libro delle Cronache. Per l’ebreo la storia si esprime in termini di genesi, di generazione. Nella Bibbia c’è una sola storia, quella di una promessa fatta da Dio ad Abramo, padre dei credenti, manifestatasi nel re Davide e adempiuta in Gesù. Il primo versetto di questo brano è il titolo della genealogia, ma può essere contemporaneamente il titolo di tutto il vangelo. L’espressione “libro della genesi” richiama il titolo del primo libro della Bibbia e suggerisce che il vangelo è il racconto della nuova creazione. L’evangelista Giovanni si pone sulla stessa linea mettendo all’inizio del suo vangelo le parole “in principio”, riprese direttamente dal libro della Genesi 1,1. Come figlio di Davide, Gesù porta a pieno compimento le promesse che Dio aveva fatto per mezzo dei profeti. Come figlio di Abramo realizza perfettamente la promessa fatta al capostipite del popolo di Dio: “In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra… Ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventarenazioni e da te nasceranno dei re”. La genealogia mette in evidenza la continuità tra la storia d’Israele e la missione di Gesù e ci prepara a capire il vangelo, secondo il quale la Chiesa fondata da Gesù è il vero Israele di Dio e l’erede di tutte le sue promesse. Al versetto 16 la struttura dell’albero genealogico bruscamente si spezza. Stando al susseguirsi delle generazioni precedenti, avremmo dovuto leggere: Giacobbe generò Giuseppe e Giuseppe generò Gesù. Leggiamo invece:” Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale fu generato (da Dio) Gesù chiamato il Cristo”. Questo verbo in forma passiva “fu generato” (in greco eghennethe) esprime l’azione di Dio, che verrà richiamata esplicitamente nel brano seguente:” Quel che è generato in lei viene dallo Spirito santo” (Mt 1,20). Nel versetto 17 Matteo attribuisce una grande importanza al numero 14. Questo numero è la somma di valori numerici delle tre lettere dell’alfabeto ebraico che formano il nome di Davide (daleth, waw,daleth = 4+6+4). Questo versetto esprime una tesi teologica: sottolineando la cifra di Davide moltiplicata per tre (la cifra tre è simbolica: esprime la realtà dell’uomo nella sua continuità, nel suo permanere nell’essere), Matteo pone l’accento su Davide e sulla continuità della sua discendenza.

(Fonte: commento al Vangelo di  p. Lino Pedron)

PREGHIERA DELLA SERA

L’approssimarsi della festa del Natale ci stimola ad una preghiera più fervorosa e incessante. Ti supplichiamo Dio Padre, datore di ogni bene, di donarci ancora una volta il Tuo Figlio Gesù. In cambio Ti affidiamo, attraverso le mani della nostra cara mamma Maria SS,  le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno.
O Padre, che nel Tuo Figlio hai dato compimento alle promesse antiche, guarda alla nostra povertà e ascolta il nostro grido di creature bisognose di salvezza. Per Cristo nostro Signore. Amen.