Letture di sabato 10 settembre 2016

casaLETTURE DI SABATO

10 settembre 2016

XXIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

“… mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico …”

NOSTRA SIGNORA DELLA PACE

Madonna della vitaB. V. M. DELLA VITA

PATRONA DEGLI OSPEDALI DELLA CITTà E DELLA DIOCESI DI BOLOGNA10 settembre – La storia di un affresco fatto su di un muro, coperto e poi dimenticato, che riappare e miracolosamente darà lustro alla città di Bologna che ancora oggi lo celebra. La storia e due video.

San Nicola da Tolentino

S. NICOLA da TOLENTINOSacerdote (1245-1305) 10 settembre – La conferma della santità di Nicola, non si basa solamente sui miracoli, ma sulla sua spiritualità, fondata sulle virtù agostiniane d’obbedienza e povertà, che praticava semplicemente, costantemente, e umilmente. Le qualità che la popolazione di Tolentino osservò e amò in lui erano la  gentilezza,  la gioia e l’infallibile buon umore. La storia e la video-storia del santo. I PRODIGI DI SAN NICOLA. I suoi rapporti con le anime del purgatorio, la leggenda dei panini miracolosi di san Nicola e della Vergina Maria.

Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Padre, chi ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

1 Cor 10, 14-22 – Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi.

Miei cari, state lontani dall’idolatria. Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi paolo e barnaba (2)stessi quello che dico: il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare? Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni. O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 115

RIT: A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.

Che cosa renderò al Signore per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della lode11salvezza e invocherò il nome del Signore. RIT

A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

Alleluia.

VANGELO

Lc 6, 43-49 – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero
CASA SULLA ROCCIA E CASA SULLA SABBIAinfatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Frutti buoni e fondamenta solide.

Non è la prima né l’unica volta che il Signore paragona la nostra vita ad un albero. Ricordiamo tutti la storia del fico arido e ancora meglio quella della vite e dei tralci secchi, destinati al fuoco. Gesù, da ottimo psicologo, afferma che l’uomo, ognuno di noi, trae i suoi frutti dal buon tesoro del suo cuore. Dice ancora: «Ascoltate e intendete! Non quello che entra nella bocca rende impuro l’uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l’uomo!». «Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, gli adultèri, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie». Il nostro cuore quindi è paragonabile ad un grande contenitore. Se siamo capaci di il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzatoriempirlo di verità e di bene le nostre azioni, informate da quel vero e da quel bene, saranno sante e buone. Dipende dall’ascolto, dall’accoglienza che riserviamo alla Parola di Dio. Così ci dice il Signore: “Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico?”. Cambiando immagine egli afferma che le fondamenta del nostro edificio spirituale o sono poste sulla roccia, su Cristo, o sulla sabbia. Le tentazioni non mancano davvero e allora o costatiamo con gioia che la nostra casa è ben solida e capace di resistere all’infuriare dei venti e della tempeste o tristemente ne dobbiamo vedere la disfatta, il crollo. È la preghiera, in tutte le sue diverse espressioni e modalità, a rendere sempre più ferme e solide le nostra fondamenta. Comprendiamo così anche le cause delle terribili disfatte, dei fallimenti, delle rovine che sconvolgono tante umane esistenze. Quando mancano la preghiera e l’ascolto di Dio si brancola nel buio, si cade negli abissi del male… (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

angelo custode2PREGHIERA DELLA SERA

Signore, Tu che ci insegni a pregare nella verità e nell’umiltà, rendici sinceri e umili, a Te graditi in tutte le nostre azioni. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.