Letture di martedì 1 aprile 2014

LETTURE DI MARTEDì 

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1 aprile 2014

IV Settimana del Tempo di Quaresima

LA MADONNA DELL’ARCO

Fra i tanti Santuari che costellano il territorio italiano, dedicati alla Madonna e fra i tanti titoli che le sono stati attribuiti nei secoli, ve n’è uno che la venera sotto il titolo di Madonna dell’Arco, la cui storia mi ha davvero incantata. La storia e la preghiera su http://biscobreak.altervista.org/2013/03/la-madonna-dellarco/ 

4S. Maria Egiziaca

Santa Maria Egiziaca

(? V sec.) Meretrice pubblica ad Alessandria d’Egitto, spinta non dal bisogno, ma come lei stessa ammise da pura depravazione, fin quando il fuoco del desiderio carnale si tramutò in amore per Dio. La storia e la preghiera su

«Voi che avete sete, venite alle acque», dice il Signore; «anche voi, che non avete denaro, venite, e dissetatevi con gioia».

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio fedele e misericordioso, in questo tempo di penitenza e di preghiera disponi i tuoi figli a vivere degnamente il mistero pasquale e a recare ai fratelli il lieto annunzio della tua salvezza. Per il nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Ez 47, 1-9. 12 – Dal libro del profeta Ezechiele.

In quei giorni [l’angelo] mi condusse all’ingresso del tempio [del Signore] e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.acqua viva
Quell’uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva alla caviglia. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cùbiti, poi mi fece attraversare l’acqua: mi giungeva ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. Allora egli mi disse: «Hai visto, figlio dell’uomo?». Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall’altra.
Mi disse: «Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Aràba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.45

RIT: Dio è per noi rifugio e fortezza.

abbraccio universale1Dio è per noi rifugio e fortezza, aiuto infallibile si è mostrato nelle angosce. Perciò non temiamo se trema la terra, se vacillano i monti nel fondo del mare. RIT

Un fiume e i suoi canali rallegrano la città di Dio, la più santa delle dimore dell’Altissimo. Dio è in mezzo ad essa: non potrà vacillare. Dio la soccorre allo spuntare dell’alba. RIT

Il Signore degli eserciti è con noi, nostro baluardo è il Dio di Giacobbe. Venite, vedete le opere del Signore, egli ha fatto cose tremende sulla terra. RIT

CANTO AL VANGELO

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Crea in me, o Dio un cuore puro; rendimi la gioia della tua salvezza.

Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

VANGELO

Gv 5, 1-3. 5-16 – Dal Vangelo secondo Giovanni

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.

MIRACOLO6Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Il lettuccio.La liturgia eucaristica odierna ci propone uno dei tanti miracoli operati da Gesù. Il contesto geografico è Gerusalemme, in particolare vicino alla Porta delle Pecore, luogo che storicamente è identificato non troppo lontano rispetto al Tempio. Il momento storico è stabilito dall’evangelista San Giovanni nello specificare che stiamo in un giorno festivo, di sabato. Gesù incontra un paralitico sul suo lettuccio. Il malato nel parlare dimostra la solitudine della sua vita nel dolore e nell’angoscia, di non poter contare sull’aiuto di nessuno. Gesù lo guarisce miracolo paralitico1miracolosamente. Ciò provoca lo scandalo presso i giudei. Interessante notare come a loro non interessa la guarigione di questo povero uomo; giùdicano il suo comportamento che per loro vìola la legge del sabato. Infatti subito dopo guarito, come chiesto dallo stesso Gesù, prende il suo lettuccio e se lo trascina indietro. Egli così non abbandona il lettuccio che lo aveva sostenuto nel lungo periodo della malattia. Subito dopo, quell’uomo, guarito nel fisico, incontra di nuovo Gesù nel tempio. Forse è questo l‘incontro più significativo. Certo, la possibilità di poter camminare rappresenta per il paralitico non solo la guarigione fisica ma anche la possibilità di entrare in quella società che lo aveva fino ad allora escluso. Il riscatto della vita però non è completo. Di ciò se ne rende conto anche il paralitico; infatti egli ancora non aveva compreso chi fosse l’autore del miracolo, come dice a chi lo interroga. La sua andata al tempio dimostra però la sua intenzione di lodare e ringraziare Dio. Egli, il Dio buono e misericordioso, lo trova in Gesù, che quasi lo cerca. Allora la sua vita potrà dirsi veramente cambiata! Finalmente, sempre seguendo i comandi di Gesù, potrà abbandonare quel lettuccio. Il lettuccio abbandonato è per noi segno di conversione vera. La nostra vita può procurarci dei dolori che trasciniamo poi pesantemente. Solo l’incontro vero con Gesù, quello nel quale lo conosciamo nel suo Amore, può riscattare veramente la nostra vita. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

MIRACOLO1PREGHIERA DELLA SERA

Gesù Cristo Tu sei la nostra speranza, Tu risani le nostre ferite e con la Tua compassione ci esprimi il tenero amore del Padre. Ascolta o Signore le nostre suppliche. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, che anche oggi ripeti per noi la Parola salutare e perfetta e ci nutri alla mensa della vita, fa’ che veniamo trasfigurati nell’anima e nel corpo dal contatto vivo col nostro Salvatore, il Signore Gesù, che vive e regna con Te nei secoli dei secoli. Amen.

2 thoughts on “Letture di martedì 1 aprile 2014”

  1. Infatti era proprio questo lo scopo Giovanni e se tu lo hai notato… forse abbiamo colto nel segno! Grazie ancora per la tua testimonianza! A presto ciao!

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