LETTURE DI MERCOLEDÌ
26 febbraio 2014
VII Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
San Porfirio di Gaza
vescovo (353-421) All’età di venticinque anni decide di abbandonare il mondo per diventare asceta, finchè una paralisi improvvisa lo obbliga a tornare a Gerusalemme, ma la grazia divina gli mostra ben altra strada… La storia su: http://biscobreak.altervista.org/2013/02/san-porfirio-di-gaza/
PREGHIERA DEL MATTINO
Dio della libertà e della pace, che nel perdono dei peccati ci doni il segno della creazione nuova, fà che tutta la nostra vita riconciliata nel Tuo amore diventi lode e annunzio della Tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen
PRIMA LETTURA
Gc 4, 13-17 – Dalla lettera di San Giacomo apostolo
Ora [mi rivolgo] a voi, che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo un anno e faremo affari e guadagni», mentre non sapete quale sarà domani la vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare. Dovreste dire invece: «Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello». Ora invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal 48
RIT: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Ascoltate questo, popoli tutti, porgete l’orecchio, voi tutti abitanti del mondo, voi, gente del popolo e nobili, ricchi e poveri insieme. RIT
Perché dovrò temere nei giorni del male, quando mi circonda la malizia di quelli che mi fanno inciampare? Essi confidano nella loro forza, si vantano della loro grande ricchezza. RIT
Certo, l’uomo non può riscattare se stesso né pagare a Dio il proprio prezzo. Troppo caro sarebbe il riscatto di una vita: non sarà mai sufficiente per vivere senza fine e non vedere la fossa. RIT
Vedrai infatti morire i sapienti; periranno insieme lo stolto e l’insensato e lasceranno ad altri le loro ricchezze. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Alleluia.
VANGELO
Mc 9, 38-40
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Chi non è contro di noi è per noi.
Due estremismi pericolosi inficiano spesso la nostra religiosità: alcuni la concepiscono come un cerchio chiuso, quasi inaccessibile e riservato a pochi fortunati; altri al contrario, facendo di ogni erba un fascio, arrivano a pensare e dire che tutte le religioni sono uguali, purché conducano all’unico Dio, cadendo così in un vero e proprio sincretismo. Non avevano, all’inizio, idee chiare neanche gli apostoli: essi si mettono sulla difensiva vedendo alcuni che scacciavano i demoni, me non erano del loro gruppo. C’è sempre il rischio di credere che certi privilegi siano monopoli di pochi e che non possano appartenere ad altri. Gesù detta un sano criterio di discernimento affermando: “Chi non è contro di noi è per noi”. Vuole dirci che il bene vero può venire da chiunque con cuore retto e sincero lo cerca nell’unico Dio, che distribuisce i suoi doni con assoluta libertà e liberalità. Questo principio ci apre ad un sano ecumenismo, che senza indurci a nessun compromesso con le verità della nostra fede, senza proporci di rinunciare a nessuna delle verità rivelate, ci sollecita a saper scorgere tutte le diverse fonti di bene, sparse anche dove non c’è la pienezza della verità e la certezza della rivelazione. Questa stessa visione ci illumina anche nelle nostre quotidiane relazioni interpersonali; impariamo a guardare il mondo e il nostro prossimo con rispetto e con sereno e motivato ottimismo. Impariamo ancora a non canalizzare dentro rivoli angusti le vie misteriose di Dio, che per la sua infinita grandezza, spaziano nella infinita sua libertà. Sono le miopie spirituali a degenerare in estremismi che vorrebbero coinvolgere il nome di Dio dentro le violenze e le vendette degli uomini. Questo è sacrilego! Un Pontefice santo e saggio, Giovanni XXIII; invitava noi cristiani a cercare tutto ciò che ci unisce senza evidenziare più di tanto ciò che ci divide. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
La Tua grazia, Signore, porti a compimento il bene presente in ogni uomo, perché con il Cristo Tuo Figlio, principio e sintesi di ogni cosa, l’umanità tutta canti all’infinita Tua grandezza per i secoli eterni. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen