Letture di martedì 21 gennaio 2014

LETTURE DI MARTEDÌagnese

21 gennaio 2014

II Settimana del Tempo Ordinario – Anno II

 SANT’AGNESE

Martire (? 292-? 305) Una ragazza di tredici anni iniziò il suo martirio proprio il 21 gennaio intorno all’anno 300, a causa di una straordinaria bellezza che voleva donare a Dio insieme alla sua verginità. Che si chiamasse realmente Agnese non è certo, ma i suoi resti sono più che reali e tenuti in grande venerazione. Su di lei anche una leggenda aurea. La storia e la video-storia con riferimenti al De Virginibus su: http://biscobreak.altervista.org/2013/01/santagnese/

due_agnelli_in_un_prato_verde

BENEDIZIONE DEGLI AGNELLI 

Ogni anno, nei giorni intorno alla festa di Sant’Agnese, è in uso a Roma la benedizione degli agnelli… nessun sacrificio, ma la lana avrà un ruolo davvero importante. Questi agnellini credo proprio siano i più coccolati del mondo. C’è chi ha il compito di allevarli, di adornarli, di benedirli e di tosarli … L’articolo su http://biscobreak.altervista.org/2013/01/benedizione-degli-agnelli/

“Tutta la terra ti adori, o Dio, e inneggi a te: inneggi al tuo nome, o Altissimo.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, che scegli le creature miti e deboli per confondere le potenze del mondo, concedi a noi, che celebriamo la nascita al cielo di sant’Agnese vergine e martire, di imitare la sua eroica costanza nella fede. Amen

PRIMA LETTURA

1 Sam 16, 1-13

Dal primo libro di Samuele.

In quei giorni, il Signore disse a Samuèle: «Fino a quando piangerai su Saul, mentre io l’ho ripudiato perché non regni su Israele? Riempi d’olio il tuo corno e parti. Ti mando da Iesse il Betlemmita, perché mi sono scelto tra i suoi figli un re». Samuèle rispose: «Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà». Il UnzioneSuDavideSignore soggiunse: «Prenderai con te una giovenca e dirai: “Sono venuto per sacrificare al Signore”. Inviterai quindi Iesse al sacrificio. Allora io ti farò conoscere quello che dovrai fare e ungerai per me colui che io ti dirò». Samuèle fece quello che il Signore gli aveva comandato e venne a Betlemme; gli anziani della città gli vennero incontro trepidanti e gli chiesero: «È pacifica la tua venuta?». Rispose: «È pacifica. Sono venuto per sacrificare al Signore. Santificatevi, poi venite con me al sacrificio». Fece santificare anche Iesse e i suoi figli e li invitò al sacrificio. Quando furono entrati, egli vide Eliàb e disse: «Certo, davanti al Signore sta il suo consacrato!». Il Signore replicò a Samuèle: «Non guardare al suo aspetto né alla sua alta statura. Io l’ho scartato, perché non conta quel che vede l’uomo: infatti l’uomo vede l’apparenza, ma il Signore vede il cuore». Iesse chiamò Abinadàb e lo presentò a Samuèle, ma questi disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». Iesse fece passare Sammà e quegli disse: «Nemmeno costui il Signore ha scelto». Iesse fece passare davanti a Samuèle i suoi sette figli e Samuèle ripeté a Iesse: «Il Signore non ha scelto nessuno di questi». Samuèle chiese a Iesse: «Sono qui tutti i giovani?». Rispose Iesse: «Rimane ancora il più piccolo, che ora sta a pascolare il gregge». Samuèle disse a Iesse: «Manda a prenderlo, perché non ci metteremo a tavola prima che egli sia venuto qui». Lo mandò a chiamare e lo fece venire. Era fulvo, con begli occhi e bello di aspetto. Disse il Signore: «Àlzati e ungilo: è lui!». Samuèle prese il corno dell’olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli, e lo spirito del Signore irruppe su Davide da quel giorno in poi.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

davide canta al Signore

SALMO RESPONSORIALE

Sal 88

RIT: Ho trovato Davide, mio servo.

Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo: «Ho portato aiuto a un prode,
ho esaltato un eletto tra il mio popolo. RIT

Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l’ho consacrato; la mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza. RIT

Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza”. Io farò di lui il mio primogenito, il più alto fra i re della terra». RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.

Alleluia.

VANGELO

Mc 2, 23-28
granoDal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!». E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Il Shabbat è per l’uomo, e non l’uomo per il Shabbat!

Un episodio, quello che leggiamo nel brano del Vangelo di oggi che sorprende. I discepoli di Gesù, in giorno di sabato, strappano delle spighe di grano. Ciò raccolta del grano in giorno di sabatoprovoca lo scandalo di alcuni farisei che sollecitano l’intervento di Gesù, ritenuto il responsabile dell’accaduto. I farisei non sono interessati a quello che sembra essere un furto, ma piuttosto ad una presunta inosservanza della legge mosaica del sabato. Gesù risponde citando un episodio analogo raccontato nel primo Libro di Samuele dell’Antico Testamento nel quale protagonista era il re Davide. Nella sua affermazione finale però troviamo la luce che illumina l’episodio. Gesù si proclama Figlio dell’uomo, padrone del sabato e dimostra così la sua natura divina. Il riferimento alla sua persona evita una doppia lettura dell’episodio secondo due categorie morali contrapposte. Da un lato, Egli evita quell’atteggiamento con il quale ognuno pretende di poter autogiustificare qualsiasi violazione alle leggi stesse, viste come cappio per la libertà dell’uomo. Dall’altro, Gesù evita anche quel legalismo cieco, soffoca ogni esigenza dell’uomo. In Gesù scopriamo, infatti il vero unico Bene ed è proprio Lui, la via, la verità e la vita, che ci indica la strada per raggiungere questo Bene. La sua legge, legge di amore, è norma divina, scritta nel cuore dell’uomo perché è per il bene vero dell’uomo. Una lettura di questo episodio ci spinge, allora, a leggere nei nostri cuori perché brilli in essi questa legge di amore.

grano2(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

O Padre, che hai stabilito per noi un giorno di riposo perché non ci rendiamo schiavi dei nostri progetti e attività economiche, aiutaci a riconoscerti come il Dio che ci guida alla nostra autentica realizzazione. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.