Letture di lunedì 18 novembre 2013

LETTURE DI LUNEDÌSANT’ODDONE DI CLUNY

18 novembre 2013

XXXIII Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

SANT’ODDONE DI CLUNY 

Abate (880-942) Preferì alla carriera militare quella religiosa. Amante della musica, chiamato da Dio a risolvere il problema della rilassatezza negli ambienti religiosi del tempo, e dagli uomini a risolvere le controversie. La storia e la video-storia  su http://biscobreak.altervista.org/2013/11/santoddone-di-cluny/

“Dice il Signore: «Io ho progetti di pace e non di sventura; voi mi invocherete e io vi esaudirò, e vi farò tornare da tutti i luoghi dove vi ho dispersi».”

PREGHIERA DEL MATTINO

Il Tuo aiuto, Signore, ci renda sempre lieti nel Tuo servizio, perché solo nella dedizione a Te, fonte di ogni bene, possiamo avere la felicità piena e duratura. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

1 Mac 1, 11-16.43-45.57-60.65-

Dal primo libro dei Maccabèi.

In quei giorni, uscì una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco, che era stato ostaggio a Roma, e cominciò a regnare nell’anno centotrentasette del regno dei Greci. In quei giorni uscirono da Israele uomini scellerati, che persuasero molti dicendo: «Andiamo e facciamo alleanza con le nazioni che ci stanno attorno, martirioperché, da quando ci siamo separati da loro, ci sono capitati molti mali». Parve buono ai loro occhi questo ragionamento. Quindi alcuni del popolo presero l’iniziativa e andarono dal re, che diede loro facoltà d’introdurre le istituzioni delle nazioni. Costruirono un ginnasio a Gerusalemme secondo le usanze delle nazioni, cancellarono i segni della circoncisione e si allontanarono dalla santa alleanza. Si unirono alle nazioni e si vendettero per fare il male. Poi il re prescrisse in tutto il suo regno che tutti formassero un solo popolo e ciascuno abbandonasse le proprie usanze. Tutti i popoli si adeguarono agli ordini del re. Anche molti Israeliti accettarono il suo culto, sacrificarono agli idoli e profanarono il sabato.
Nell’anno centoquarantacinque, il quindici di Chisleu, il re innalzò sull’altare un abominio di devastazione. Anche nelle vicine città di Giuda eressero altari e bruciarono incenso sulle porte delle case e nelle piazze. Stracciavano i libri della legge che riuscivano a trovare e li gettavano nel fuoco. Se presso qualcuno veniva trovato il libro dell’alleanza e se qualcuno obbediva alla legge, la sentenza del re lo condannava a morte. Tuttavia molti in Israele si fecero forza e animo a vicenda per non mangiare cibi impuri e preferirono morire pur di non contaminarsi con quei cibi e non disonorare la santa alleanza, e per questo appunto morirono. Grandissima fu l’ira sopra Israele.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.18

martiriosettefratelliRIT: Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola.

Mi ha invaso il furore contro i malvagi che abbandonano la tua legge. I lacci dei malvagi mi hanno avvolto: non ho dimenticato la tua legge. RIT

Riscattami dall’oppressione dell’uomo e osserverò i tuoi precetti. Si avvicinano quelli che seguono il male: sono lontani dalla tua legge. RIT

Lontana dai malvagi è la salvezza, perché essi non ricercano i tuoi decreti. Ho visto i traditori e ne ho provato ribrezzo, perché non osservano la tua promessa. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Io sono la luce del mondo, dice il Signore; chi segue me avrà la luce della vita.

Alleluia.

VANGELO

Lc 18, 35-43
Dal Vangelo secondo Luca

miracolo cieco2Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

«Passa Gesù, il Nazareno!».

Data la situazione di peccato, la nostra conseguente fragilità, è molto probabile ritrovarci come il povero di Gèrico: ciechi, immobili, sulla strada come mendicanti di luce, di pane e soprattutto di qualcuno che abbia pietà del nostro misero stato. Siamo già fortunati se qualcuno ci avverte che sta passando vicino a noi Gesù Nazzareno. È già una grande grazia se abbiamo anche la capacità di cieco2riconoscere la nostra miseria, la nostra indigenza, la nostra cecità. Vuol dire che la nostra fede è viva se poi dal profondo del nostro cuore si leva il grido accorato della preghiera verso Colui che può guarirci. «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». È importante notare come alcuni caritatevolmente ci informano che sta passando Gesù e altri ci rimproverano perché le nostre grida sarebbero di disturbo.«Lo sgridavano, perché tacesse». Il povero mendicante ci offre un bell’esempio di perseveranza nella preghiera e di fede viva nel Signore: «Ma lui continuava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù che dice di sé: «Io sono la luce del mondo, chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita», si fermò e ordinò che glielo conducessero. Esortandolo poi a ripetere la sua invocazione, Gesù vuole dare ulteriore slancio alla sua fede. Prima che torni la vista agli occhi della carne Egli vuole che risplenda la luce dell’anima. Infatti gli dice: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Gli astanti prima in atteggiamenti diversi alla vista del miracolo, anch’essi s’illuminano e danno lode a Dio. Sant’Agostino soleva ripetersi: «Ho timore del Signore che passa!». Lo stesso santo timore dovremmo nutrire anche noi: il Signore passa e bussa alla porta del nostro cuore, in tanti modi e momenti diversi della nostra vita. Sarebbe un grave peccato lasciarlo passare e non rispondere con la nostra vita alle sue divine ispirazioni. (Omelia dei Monaci Benedettini Silvestrini su lachiesa.it)

miracolo ciecoPREGHIERA DELLA SERA

Signore Gesù Cristo, nel Tuo nome i malati guariscono, i morti risorgano e la salvezza viene annunziata ai poveri. Consapevoli delle tenebre che ancora ci avvolgono, Ti invochiamo o Signore come il cieco di Gerico: abbi pietà di noi! In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Padre misericordioso, che ascolti il grido degli oppressi che con fiducia ed insistenza si rivolgono a Te, accogli la preghiera che Ti rivolgiamo ed esaudiscila nel nome di Gesù Cristo Tuo Figlio. Amen