letture di martedì 29 ottobre 2013

LETTURE DI MARTEDÌ S. Colman

29 ottobre 2013 

XXX Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

SAN  COLMAN DA KILMACDUAGH

vescovo [ca. 550-632) Secondo la leggenda un gallo lo svegliava per l’Ufficio notturno, un topo si assicurava che non tornasse a dormire dopo averlo recitato e una mosca gli teneva il segno durante la lettura.

La storia su http://biscobreak.altervista.org/2013/10/san-colman-da-kilmacduagh/

“Gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo volto.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, accresci in noi la fede, la speranza e la carità, e perché possiamo ottenere ciò che prometti fa’ che amiamo ciò che comandi. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Rm 8, 18-25

Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla letteragloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se è visto, non è più oggetto di speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe sperarlo? Ma, se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.125

mani_dio1RIT
: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. RIT

Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. RIT

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. RIT

Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

Alleluia.

VANGELO

Lc 13, 18-21
Dal Vangelo secondo Luca

senapeIn quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Il granello è cresciuto ed è diventato un arbusto.

Il regno di Dio non è qui o là: è un dinamismo, una energia nuova che ha fatto irruzione all’interno di ogni realtà quotidiana, per sé di incerto fiori-gialli-delle-piante-di-senapesignificato. Tre misure di farina, le donne che ascoltavano Gesù dovettero uscire in un grido di esclamazione: è una quantità enorme che nessuna di loro si sarebbe mai sognata di impastare. Il linguaggio paradossale di Gesù è fatto apposta per imprimersi nella immaginazione di gente semplice: deve essere certamente una realtà singolare questo regno di Dio capace di panificare una quantità impensabile di uomini nell’unico grande corpo di Cristo. Ma la autenticità del Regno non si mostra credibile dalle proporzioni, dalla sua potenza mondana: nel perdersi del Cristo in mezzo alle masse la Chiesa trova la fonte e il segno caratteristico della sua più vera identità. Fin dall’inizio della sua storia la comunità di Dio, portatrice della sua promessa, è stata in condizioni di diàspora, di minoranza feconda a servizio della diffusione universale della vita.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)preghiera

PREGHIERA DELLA SERA

Il Tuo aiuto, o Dio, ci conforti nella partecipazione alla costruzione del Tuo regno e ogni nostra opera sia per la santificazione del Tuo nome. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.