Letture di sabato 2 febbraio 2013

LETTURE DI SABATOSebastien Bourdon, Presentazione di Gesù al Tempio, 1644 circa, Musèe du Luvre, Parigi

2 febbraio 2013

III Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

Presentazione del Signore nel tempio

CANDELORA E BENEDIZIONE DI SAN BIAGIO

http://biscobreak.altervista.org/2013/02/candelora-e-san-biagio/

 

Santa Caterina de’ Ricci 

(1522-1590) Una vita caratterizzata da rapimenti estatici in cui riviveva la passione di Cristo, stigmate che emanavano una luce fortissima,  le sue meditazioni sulla Passione di Cristo erano talmente profonde da cominciare a sanguinare, come frustata, miracoli ed episodi di bilocazione attestati e documentati. Come segno delle “nozze mistiche” un anello di corallo donatole da Cristo che le appariva al dito nei momenti di intensa preghiera. LA STORIA E LA VIDEO-STORIA SU http://biscobreak.altervista.org/2013/02/santa-caterina-de-ricci/

“Abbiamo accolto, o Dio, la tua misericordia in mezzo al tuo tempio. Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode si estende ai confini della terra: di giustizia è piena la tua destra.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, guarda i Tuoi fedeli riuniti nella festa della Presentazione al tempio del Tuo unico Figlio fatto uomo, e concedi anche a noi di essere presentati a Te pienamente rinnovati nello Spirito. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Ml 3, 1-4

Dal libro del profeta Malachìa
malachia profetaCosì dice il Signore Dio:
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti.
Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai.
Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia.
Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani».
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

le-tradizioni-della-candelora-L-2k4gXGSal 23

RIT: Vieni, Signore, nel tuo tempio santo.

Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria. RIT

Chi è questo re della gloria? Il Signore forte e valoroso, il Signore valoroso in battaglia. RIT

Alzate, o porte, la vostra fronte, alzatevi, soglie antiche, ed entri il re della gloria. RIT

Chi è mai questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria. RIT

SECONDA LETTURA

Eb 2, 14-18

Dalla lettera agli Ebrei.
chiamata4Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anche Cristo allo stesso modo ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo, e liberare così quelli che, per timore della morte, erano soggetti a schiavitù per tutta la vita.
Egli infatti non si prende cura degli angeli, ma della stirpe di Abramo si prende cura. Perciò doveva rendersi in tutto simile ai fratelli, per diventare un sommo sacerdote misericordioso e degno di fede nelle cose che riguardano Dio, allo scopo di espiare i peccati del popolo.
Infatti, proprio per essere stato messo alla prova e avere sofferto personalmente, egli è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
I miei occhi hanno visto la tua salvezza: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele.
Alleluia.

VANGELO

Lc 2, 22-40
Dal Vangelo secondo Luca

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.tempio prezentazione4
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.
Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima–, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

IN ALTERNATIVA:
Lc 2,22-32 (Forma breve)
Dal Vangelo secondo Luca

tempio simeone prezentazione6Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Il canto dei vegliardi.

I riti di presentazione e di purificazione che la liturgia ci propone oggi possiamo definirli un’anticipazione del sacramento del nostro battesimo e della penitenza. Maria e Giuseppe e con loro lo stesso Gesù, si assoggettano umilmente ad una legge antica. Quando però ad essere presentato al tempio è il bambino Gesù e a chiedere la purificazione è la vergine Madre, cambiano sostanzialmente i significati di quei riti. tempio prezentazione5Diventano una solenne celebrazione e un’occasione per ripetere a tutti gli uomini che la luce di Dio ha inondato il mondo con la nascita e nella presentazione del Signore nel Tempio del suo Figlio. Lo Spirito Santo pervade l’anima di due santi vegliardi, Simeone e Anna, i quali aspettavano la redenzione di Israele. Alla vista del bambino profetizzano e cantano. Diventano i primi testimoni della fede. Simeone prende fra le sue braccia il figlio di Dio e si sente totalmente appagato nelle sue più intime e profonde attese al punto di desiderare e chiedere solo il riposo eterno nella pace dei giusti poiché – egli dice – “i miei occhi hanno visto la salvezza”. Il bambino Gesù viene poi definito Luce delle genti e gloria del popolo d’Israele. Simeone però, illuminato dallo Spirito, deve scandire ancora una solenne profezia, che riguarda il Bambino e sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima». Poche parole per descrivere in modo essenziale l’opera della redenzione, attraverso una dura passione, che condurrà il Cristo alla morte e la sua madre ad essere trafitta dal dolore. Le nostre candele, prima benedette e poi accese, quest’oggi ci ricordano Cristo luce del mondo, il dono della fede e le nostre promesse battesimali. Deve essere incessante il nostro desiderio di crescere nell’impegno di testimoniare la nostra viva appartenenza a Cristo. Andiamogli incontro con le lampade accese e non consentiamo e niente e nessuno di spegnere la luce della nostra fede, avuta in dono sin dal giorno del nostro battesimo!

 (Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

gesù (9)La Tua presentazione al tempio o Signore, ci immette nel mistero dell’esistenza terrena e del Tuo destino o nostro Salvatore. Ti rivolgiamo con amore e con riverenza le nostre intenzioni di preghiera o Padre, attraverso le mani della nostra cara Mamma, la Vergine Maria, e Ti chiediamo di guidarci con la Tua parola. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Ascolta, o Padre, le intercessioni che, nella festa della Presentazione al tempio, la Tua famiglia Ti rivolge, e accoglile per amore della Madre nostra cara e del Tuo Cristo, che si rivela a noi come fratello e salvatore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.