Letture di venerdì 4 gennaio 2013

LA PAROLA DI VENERDI’

ann seton

04 gennaio 2013

I SETTIMANA DEL TEMPO DI NATALE

S. Elisabetta Ann Seton

fondatrice (1774-1821) Nata in una famiglia non cattolica, viene abbandonata da tutti, compresi marito e figli nel momento in cui arriva per lei la conversione. Elisabeth e il suo ordine sono considerati i fondatori del sistema scolastico parrocchiale negli Stati UnitiLa storia http://biscobreak.altervista.org/2013/01/s-elisabetta-ann-seton/

“Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce: su coloro che abitavono una terra tenebrosa sfolgorò il sole della vita.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente, il Salvatore che tu hai mandato, luce nuova all’orizzonte del mondo, sorga ancora e risplenda su tutta la nostra vita. Confermaci nella fede della Tua divinità, della Tua presenza nell’Eucaristia, nella Tua Chiesa, nella Tua parola, nel fratello che incontro anche per la prima volta nella vita… Tu àbiti in tutte queste realtà: che io possa riconoscerti, servirti e adorarti in esse! Amen.

PRIMA LETTURA

1 Gv 3, 7-10

giovanni7Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com’egli [Gesù] è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.
Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 97

RIT: Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie. Gli ha dato vittoria la sua destra e il suo braccio santo. RIT

Risuoni il mare e quanto racchiude, il mondo e i suoi abitanti. I fiumi battano le mani, esultino insieme le montagne. RIT

Davanti al Signore che viene a giudicare la terra: giudicherà il mondo con giustizia e i popoli con rettitudine. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.

VANGELO

Gv 1, 35-42
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.INSEGNA7
Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Rabbì, dove abiti?

La domanda che fanno i due discepoli di Giovanni a Gesù ha un significato molto più profondo che la soddisfazione di una semplice curiosità. Essa vuole scendere nelle profondità del Signore per scoprire chi realmente egli fosse, dal momento che Giovanni il Battista lo ha indicato come “Agnello di Dio”. Gesù li invita a rimanere con loro. Una permanenza rivelatrice. Che cosa ABBRACCIO4si saranno detti o che cosa hanno potuto vedere in Gesù? Il cambiamento dei due ci fa intuire che qualche cosa di straordinario deve essere successo. Da questo incontro essi sono pienamente cambiati. Ora comprendono anche le parole del loro maestro Giovanni: Lui deve crescere e io diminuire… Tanto è vero che si fanno subito annunciatori della verità che hanno scoperto: Abbiamo trovato il Messia! Andrea conduce a Gesù il fratello Pietro: E Gesù: «Tu sei Simone, figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)». Un brano dai numerosi spunti di riflessione. Non si può conoscere pienamente il Signore senza “abitare con lui”. Ma una volta conosciuto davvero, profondamente, si diventa apostoli come Andrea. Non solo, ma si rompe con il peccato, come ci suggerisce la prima lettura, per appartenere completamente a Lui, rifiutando ogni compromesso con il male e si vive quindi da figli di Dio, camminando nella giustizia e nella fedeltà al Signore. Diciamo anche noi a Gesù: Signore, dove àbiti? Chi sei veramente? Confermaci nella fede della tua divinità, della tua presenza nell’Eucaristia, nella tua Chiesa, nella tua parola, nel fratello che incontro anche per la prima volta nella vita… Tu àbiti in tutte queste realtà: che io possa riconoscerti, servirti e adorarti in esse! (Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA gesù bambino (3)

Con il Natale, Gesù hai posto la Tua dimora in mezzo a noi. Ti chiediamo o Padre di aiutarci a scoprire dove abita e per quale strada lo possiamo raggiungere. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Signore onnipotente, che nel Tuo grande amore per noi hai voluto donarci il Tuo Figlio, fa’ che la nostra vita sia la migliore testimonianza che il Cristo vive e abita in mezzo a noi. Egli è Dio e vive e regna con te per tutti i secoli dei secoli. Amen.