Letture di giovedì 24 gennaio 2013

LA PAROLA DI GIOVEDì

84-0008a

24 gennaio 2013

II Settimana del Tempo Ordinario – Anno I

S. FRANCESCO di SALES

vescovo e dottore della Chiesa (1567-1622)Uomo di grande cultura che donò se stesso per la diffusione del cattolicesimo utilizzando ogni metodo a disposizione dei suoi tempi, dalla carta stampata per raggiungere i cuori, ai cavalli per raggiungere più in fretta le numerose diocesi a lui assegnate. Incontrò personaggi di grande spiritualità che seppe far fruttificare al meglio nella vigna del Signore.

La storia, la video storia e la possibilità di ascoltare la lettura di alcuni suoi scritti su http://biscobreak.altervista.org/2013/01/san-francesco-di-sales/

“Darò a voi dei pastori secondo il mio cuore, essi vi guideranno con sapienza e dottrina.” 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, Tu ha voluto che il santo vescovo Francesco di Sales si facesse tutto a tutti nella carità apostolica: concedi anche a noi di testimoniare sempre, nel servizio dei fratelli, la dolcezza del Tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Eb 7,25 – 8,6

Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, Cristo può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio: egli infatti è sempre vivo per intercedere a loro favore.
croce (10)Questo era il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli. Egli non ha bisogno, come i sommi sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno, prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo: lo ha fatto una volta per tutte, offrendo se stesso. La Legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza; ma la parola del giuramento, posteriore alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio, reso perfetto per sempre.
Il punto capitale delle cose che stiamo dicendo è questo: noi abbiamo un sommo sacerdote così grande che si è assiso alla destra del trono della Maestà nei cieli, ministro del santuario e della vera tenda, che il Signore, e non un uomo, ha costruito.
Ogni sommo sacerdote, infatti, viene costituito per offrire doni e sacrifici: di qui la necessità che anche Gesù abbia qualcosa da offrire. Se egli fosse sulla terra, non sarebbe neppure sacerdote, poiché vi sono quelli che offrono i doni secondo la Legge. Questi offrono un culto che è immagine e ombra delle realtà celesti, secondo quanto fu dichiarato da Dio a Mosè, quando stava per costruire la tenda: «Guarda – disse – di fare ogni cosa secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte». Ora invece egli ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l’alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.39

RIT: Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.gioire

Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: «Ecco, io vengo». RIT

«Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo». RIT

Ho annunciato la tua giustizia nella grande assemblea; vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai. RIT

Esultino e gioiscano in te quelli che ti cercano; dicano sempre: «Il Signore è grande!»
quelli che amano la tua salvezza. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
Alleluia.

VANGELO

Mc 3, 7-12
Dal Vangelo secondo Marco
ACERIn quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Toccare Gesù.

Usando un linguaggio moderno, verrebbe da dire che Gesù, durante la sua esperienza terrena, è stato un trascinatore di folle, soprattutto di quella massa di gente delusa dai comportamenti e dagli insegnamenti di quei falsi maestri, i quali imponevano agli altri pesanti fardelli che loro non osavano toccare neanche con un dito. Gesù invece attrae per la limpidezza del suo messaggio, per la coerenza della vita, per il potere divino di sanare ABBRACCIO4
corpi e anime. Egli parla con autorità umana e divina e vuole innanzi tutto calarsi nella realtà più viva della storia dell’uomo. Stando tra la gente ne percepisce e sperimenta tutta la profondità e la drammaticità dei mali che li affligge. Si accostano a lui famelici e assetati di verità; gente di ogni ceto. Molti sono malati nel corpo e nello spirito. Gesù teme di essere schiacciato da tanta miseria per cui “egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero”. Noi sappiamo che il peso dell’umanità si tramuterà in passione, croce, calvario e morte per Cristo. Intanto come preannuncio e in vista di quella risoluzione finale, molti vengono prodigiosamente guariti. Per Cristo però i miracoli sono soltanto segni tangibili del suo amore, della sua origine divina e della sua missione e non vogliono essere espressione di potere o, ancor meno, motivo di trionfo. Ecco perché fa tacere gli spiriti immondi, che gli prostrano dinanzi e lo proclamano figlio di Dio. I destinatari del vangelo di Marco erano provenienti dal mondo pagano, quel mondo dove la spettacolarità e le grandezze erano misurate dalle acclamazioni e dai trionfi negli stadi e nella vita; egli vuole distoglierli dal valutare allo stesso modo gli interventi di Dio nella loro vita. Dio agisce di preferenza nel silenzio e opera nelle profondità dell’anima: vuole non dar spettacolo agli uomini, ma garantire loro la salvezza.

 (Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

perdonoLa Tua bontà o Padre, ci ha dato in san Francesco di Sales un grande maestro di vita spirituale. Ci rivolgiamo con fede a te o Padre, datore dello Spirito, perché ci aiuti a vivere il suo amore e donaci, o Signore, la dolcezza del Tuo amore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, che nel santo vescovo Francesco di Sales hai dato a tutti un luminoso esempio di vita evangelica, esaudisci queste nostre suppliche e donaci un cuore pacificato e ricco di amore. Per Cristo nostro Signore. Amen.