LETTURE DI SABATO
6 maggio 2017
Sabato della III settimana di Pasqua
“… È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla…”
LA VERGINE DI LUJÁN
SANTA MARIA BELLA
Cantù (CO) Italia – primi di maggio del 1543 – Una giovane ragazza in pena per il mancato sostentamento della sua famiglia, riuscirà a Cantù, in Lombardia, a toccare con la sua fiduciosa e accorata preghiera, il cuore della Vergine, venerata sotto il nome di Santa Maria Bella, la quale commossa accorre in suo aiuto. La storia e la preghiera.
Beata Anna Rosa Gattorno
Santi Mariano e Giacomo
martiri (259) 6 maggio – Mariano e Giacomo, martiri della Numidia in Africa del Nord, sono di particolare interesse perché i documenti che descrivono la loro morte sono autentici, e perché non erano né preti né vescovi ma, rispettivamente, lettore e diacono.
Siete stati con Cristo sepolti nel Battesimo, e con lui siete risorti per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. Alleluia.
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che nell’acqua del Battesimo hai rigenerato coloro che credono in te, custodisci in noi la vita nuova, perché possiamo vincere ogni assalto del male e conversare fedelmente il dono del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
PRIMA LETTURA
At 9, 31-42 – Dagli Atti degli Apostoli.
E avvenne che Pietro, mentre andava a far visita a tutti, si recò anche dai fedeli che abitavano a Lidda. Qui trovò un uomo di nome Enèa, che da otto anni giaceva su una barella perché era paralitico. Pietro gli disse: «Enèa, Gesù Cristo ti guarisce; àlzati e rifatti il letto». E subito si alzò. Lo videro tutti gli abitanti di Lidda e del Saròn e si convertirono al Signore.
A Giaffa c’era una discepola chiamata Tabità – nome che significa Gazzella – la quale abbondava in opere buone e faceva molte elemosine. Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì. La lavarono e la posero in una stanza al piano superiore. E, poiché Lidda era vicina a Giaffa, i discepoli, udito che Pietro si trovava là, gli mandarono due uomini a invitarlo: «Non indugiare, vieni da noi!». Pietro allora si alzò e andò con loro.
Appena arrivato, lo condussero al piano superiore e gli si fecero incontro tutte le vedove in pianto, che gli mostravano le tuniche e i mantelli che Gazzella confezionava quando era fra loro. Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò a pregare; poi, rivolto alla salma, disse: «Tabità, àlzati!». Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro e si mise a sedere. Egli le diede la mano e la fece alzare, poi chiamò i fedeli e le vedove e la presentò loro viva.
La cosa fu risaputa in tutta Giaffa, e molti credettero nel Signore.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.115
RIT: Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto?
Oppure: Ti rendo grazie, Signore, perché mi hai salvato.
e invocherò il nome del Signore. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 60-69 – Dal Vangelo secondo Giovanni
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
La Chiesa cresceva, ricolma dello Spirito Santo.
Pietro va in “visita pastorale” alle comunità della costa palestinese. Il senso della sua presenza si manifesta attraverso il suo operare: portando liberazione nel nome del Signore, suscita la fede. La risurrezione è per eccellenza, la parola “scandalosa” di Dio. Solo l’intelligenza dello Spirito apre la comprensione e l’accettazione del mistero di Dio. L’offerta che Gesù fa di se stesso, come pane di vita, come carne da mangiare e sangue da bere, è giudicata “dura”, difficile da accettare, e viene rifiutata, perché non è capìta nel suo significato profondo. Restano però fedeli a Gesù gli Apostoli: la loro fede è espressa e interpretata da Pietro. In realtà anche un apostolo non crede che Gesù abbia parola di vita eterna, non lo riconosce come “il santo di Dio”. E’ Giuda che lo tradirà, anzi che ha già incominciato a tradirlo.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
Gesù Tu sei il Santo di Dio, che ci inviti ad un banchetto dove Tu stesso Ti fai nutrimento per noi. Donaci o Padre una fede salda e coraggiosa. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Padre santo, che ci doni di poter venire al Tuo Figlio nell’esperienza di una fede che non è frutto della logica della carne ma della potenza dello Spirito, rendici degni del mistero di vita che tanto spesso celebriamo e viviamo. Per Cristo nostro Signore. Amen.