Letture di venerdì 26 luglio 2019

LETTURE DI VENERDÌ

26 luglio 2019

SANTI GIOACCHINO ED ANNA

“… Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore:…”

madonnadizaroMADONNA DI ZARO

Ischia (Italia) 26 luglio 1993 – Paolo ed il fratello Luigi facevano parte di un gruppo di preghiera e Paolo aveva il riposo nello Spirito dagli inizi di giugno 1993. Il 26 luglio, alla fine del quinto mistero glorioso, Paolo cadde in riposo; mentre era ancora a terra si inginocchiò e dopo visioni di luce, vide la Madonna. …

Bl. Maria PierinaB. Madre Pierina De Micheli

religiosa (1890-1945) 26 luglio – 12 anni sentì una voce che diceva: “Nessuno mi dà un bacio d’amore in volto, per riparare il bacio di Giuda?”. Iniziò così la trasformazione di Pierina, l’apostola del Volto Santo di Gesù. Diario della Beata Pierina de Micheli.

“Innalziamo lodi a Gioacchino e Anna nella loro discendenza; il Signore ha dato loro la benedizione di tutti i popoli.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio dei nostri padri, che ai santi Gioacchino e Anna hai dato il privilegio di avere come figlia Maria, madre del Signore, per loro intercessione concedi ai tuoi fedeli di godere i beni della salvezza eterna. Per Cristo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen

PRIMA LETTURA

Es 20, 1-17

mosè e i 10 comandamentiIn quei giorni, Dio pronunciò tutte queste parole: «Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile:
Non avrai altri dèi di fronte a me.
Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra, né di quanto è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, tuo Dio, sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra la sua bontà fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascia impunito chi pronuncia il suo nome invano.
Ricòrdati del giorno del sabatoper santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro, né tu né tuo figlio né tua figlia, né il tuo schiavo né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il settimo giorno. Perciò il Signore ha benedetto il giorno del sabato e lo ha consacrato.
Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore, tuo Dio, ti dà.
Non ucciderai.Non commetterai adulterio.Non ruberai.
Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
Non desidererai la casa del tuo prossimo. Non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.18

RIT: Signore, tu hai parole di vita eterna.libro7 (2)

La legge del Signore è perfetta, rinfranca l’anima; la testimonianza del Signore è stabile, rende saggio il semplice. RIT

I precetti del Signore sono retti, fanno gioire il cuore; il comando del Signore è limpido, illumina gli occhi. RIT

Il timore del Signore è puro, rimane per sempre; i giudizi del Signore sono fedeli, sono tutti giusti. RIT

Più preziosi dell’oro, di molto oro fino, più dolci del miele e di un favo stillante. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza.

Alleluia.

VANGELO

Mt 13, 18-23 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Il cuore dell’uomo.

Cuore2 (2)Che senso ha spiegare una parabola di per sé così chiara? Certamente si tratta di un’aggiunta di Matteo per cui il dare delucidazioni su un tale insegnamento era divenuto indispensabile, come lo è per noi capire quanto il testo vuole comunicarci. Punto centrale sembra essere, come in tutta la tradizione biblica, il cuore. Sede delle decisioni, dei più profondi affetti ed emozioni, ma anche e soprattutto di ciò che noi oggi identifichiamo con l’intelligenza, con il pensiero, cioè con la mente. Il cuore in tale dinamica si presenta come il centro dell’attività dell’uomo, da cui scaturiscono bontà e cattiveria, comprensione e pregiudizio, umiltà ed orgoglio. Niente come questo organo nel linguaggio biblico influisce su tutto ciò che è attività e pensiero, creazione e distruzione. Ma nella Sacra Scrittura stessa è detto: “Un baratro è l’uomo e il suo cuore un abisso” (Sal.64), volendo intendere con ciò che a causa della scissione che l’uomo porta in sé, il suo cuore non è unificato, non è indiviso, non persegue sempre uno scopo. Questo potrebbe essere anche il senso del brano evangelico: nessun uomo è mai totalmente terra fertile come non è mai totalmente “strada”. E tale sembra essere tanto il significato della parabola quanto della spiegazione, che andrebbero letti di continuo, in quanto facenti parti di un unico insegnamento sull’uomo. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

cielo4

O Padre, come la Vergine Maria, rendici creature umili, obbedienti e dal limpido sguardo, per riconoscere Te, nostro unico bene. Ci hai dato Maria, madre di Gesù e madre nostra: dona a tutti la noi la certezza che Tu rispondi sempre alle nostre attese. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.