Brani tratti dall’Evangelo Valtorta 30a parte

BRANI TRATTI DALL’EVANGELO

COME MI è STATO RIVELATO

di MARIA VALTORTA

DAL 6 LIBRO (30a parte)

da pag.346 a pag. 407

Ancora una volta bellissime catechesi di Gesù a M. Valtorta, come questa: “Anche Satana ha paura del più forte. E il più forte è l’amore!“, spiega come Satana ci inganna con necessità apparentemente giuste, per allontanarci da Dio. La parabola dello scultore e delle statue per chiudere con la frase: “L’amore è quello che salverà la Terra. “

Dio benedice i generosi. Dare è meglio che ricevere, perché obbliga il giusto Dio a dare più abbondante mercede a colui che fu pietoso.

L’uomo ha in se una luce d’intelligenza superiore, e più l’avrà per quanto più sarà nelle cose di Dio istruito, perciò sarà responsabile del suo operare.

Anche Satana ha paura del più forte. E il più forte è l’Amore.

giuda-il-traditore-di-cristo-cm-50x60-olio-su-telaFa quello che fa la buona volontà in voi. Distrugge le tiepidezze, i quietismi, le vane presunzioni. Vi obbliga a stare vigilanti.  Quale è la cosa che vi fa degni di premioLa lotta e la vittoria. Potete aver vittoria se non avete lotta? La presenza di Satana obbliga ad una vigilanza continua. L’amore, poi, che vi ama, rende la presenza non inesorabilmente nociva. Se state presso all’Amore, Satana tenta, ma viene reso incapace di nuocere veramente. … Sempre. Nelle grandi e piccole cose. Per esempio, una piccola cosa: a te inutilmente ti consiglia di aver cura della tua salute. Subdolo consiglio per cercare di levarti a Me. L’Amore ti tiene stretto, Simone, e i tuoi dolori perdono valore anche agli occhi tuoi. 

Ci vuole un tatto infinito nel curare i cuori. Io, Sapienza, anche conoscendo che nel caso di Giuda ciò era inutile, l’ho avuto per insegnare a tutti l’arte di redimere, di aiutare chi si redime. 

Tutto era bello ai progenitori finché non ebbero le cataratte del peccato… E tutto parlava loro di Dio finché sulle cose, meglio,nella loro pupilla non fu istillato l’umore che svisò la loro capacità di vedere Dio… Anche al momento attuale, Dio tanto più si disvela più lo spirito è re in una creatura…

La giovinezza è spesso irriflessiva, Bartolomai. Compatiscila…

Pietro e il suo Maestro Gesù(Pietro e Gesù) “E mi piacerebbe sapere tante cose…” “Ciò è difetto, Pietro mio.” “Lo so… Ma non credo che questo volta sia difetto. Volessi sapere delle cose brutte, delle birbonate per poter criticare chi le ha fatte, oh! Allora sarebbe difetto. Ma Tu vedi che io non ti ho chiesto se Giuda c’entrava nella chiamata a Bétèr e perché…” “Ma ne avevi una grande voglia…” “Si. E’ vero. Ma anzi ciò è merito più grande, no?” “E’ merito più grande. Come grande merito è dominare se stessi. Questo dimostra, in chi lo fa, una buona, seria evoluzione nello spirituale, un veramente attivo apprendere e assimilare le lezioni del Maestro.” “… Però ora vorrei che i miei sacrifici facessero mutare Giuda. Non sono invidioso. Vorrei tutti perfetti per farti perfettamente felice. Ci riuscirò?” “Confida, Simone, confida e persevera.” …. “E non mi dici altro? Non c’è altro di buono, qualche fiore fra le spine che trovi da per tutto?” “Sì. Un amico di Giuseppe che viene alla Luce.” “Davvero? Un Sinedrista?” “Sì. Ma non bisogna dirlo.Pregare si deve. Soffrire per questo. Non mi chiedi chi è? Non sei curioso?” “Molto! Ma non lo chiedo. Un sacrificio per questo sconosciuto.” “Te benedetto, Simone! Oggi mi fai proprio felice. Continua così e ti amerò sempre più e sempre più ti amerà Dio.”  

Il mio Regno, essendo spirituale, ha per sudditi gli spiriti. E gli spiriti non occorrono di regge, case, milizie, mura. Ma di conoscere la Parola di Dio e metterla in pratica. Ciò che sta avvenendo nei buoni.

Io do ciò che sono. Uno che ha vita può dare la vita. Uno che ha denaro può dare denaro. Io ho per mia eterna natura la Parola traducente il divino Pensiero e la Parola Io do, che a questo dono mi sprona l’Amore di far conoscere il Pensiero dell’Altissimo che mi è Padre.

Voi potete parlare, emettere suoni con le vostre labbra. Ma anche la voce più potente non giunge ai Cieli né scorre tutta la Terra. Dopo poco spazio è silenzio… E dopo poco tempo è oblio. Ma il giudizio di Dio è voce che resta e non è soggetto a dimenticanze. Secoli e secoli sono passati da quando Dio ha giudicato Lucifero e ha giudicato Adamo. Ma la voce di quel giudizio non si spegne. Ma le conseguenze di quel giudizio sono.

Anche alle separazioni occorre abituarsi. E utili sono a provare la forza degli affetti.Si capiscono meglio i cuori amati vedendoli con occhio spirituale, da lontano. Quando, non sedotti da piacere umano per la vicinanza fisica dell’amato, si può meditare sul suo spirito e certo che, pensando al Maestro vostro, lo comprenderete meglio ancora quando vedrete e contemplerete in pace le mie azioni e i miei affetti.

… l’odio divide non solo i nemici fra loro, ma insinua a separare gli amici.

Chi mi segue non deve avere preoccupazioni umane.

creato ogni cosa che nel creato porti un’impronta di bene e ogni persona che compiail bene, e perciò meriti di possederlo, si orna del segno della Gloria divina, dando così gloria alla Gloria stessa che ha gloriosamente creato le cose tutte. … testimoniando con le loro opere della Origine perfetta da cui vengono.

 non fare il male non basta che a evitare l’Inferno. Per godere subito del bel Paradiso occorre fare il bene. Assolutamente. Per quanto lo si riesce a fare. Lottando contro se stessi e contro gli altri. Perché Io ho detto che Io ero venuto a mettere guerra e non pace anche fra padre e figli, fra fratelli e sorelle, quando questa guerra venisse dal fatto di difendere la Volontà di Dio e la sua Legge contro le sopraffazioni delle volontà umane, volte in direzioni contrarie di quello che vuole Iddio.

Ecco il segreto del riuscire o meno. Si riesce quando si ama. Non si riesce che poco quando si ama stentatamente. Non si riesce affatto quando non si ama. In qualunque cosa.

Se vuoi essere perfetto va’, vendi quanto hai e vieni dietro a Me”, ho detto al giovane ricco ed egli non l’ha saputo fare. Ma Zaccheo, sebbene più indurito nell’avarizia e nella sensualità, sa farlo. Poiché attraverso alla poca Parola che gli era stata riportata aveva, come il mendico cieco e il lebbroso risanato da Me, visto Dio. 

miracolo lebbroso (2)(Gesù opera un miracolo su di un ammalato) “Guarito. Ho già fatto.”… “ oh! Allora mondaci anche noi, perché … per assistere Giuseppe non siamo stati al Tempio…” “La carità fa un tempio in ogni luogo. E nel Tempio della carità è Dio. Se tutti ci amassimo, la Terra sarebbe tutta un Tempio. State in pace. Verrà un giorno che Pentecoste vorrà dire “Amore”. Manifestazione dell’amore. Voi avete fatto, precorrendo i mesi, la Pentecoste futura, poiché avete amato il fratello vostro”

Il cibo deve servire al corpo e non essere scopo del corpo,… 

Prende lo spunto dalla domanda che fa un uomo: “la nostra Legge, Maestro, quasi indica come colpiti da Dio coloro che nascono infelici, tanto che vieta loro ogni servizio all’altare. Ma che colpa ne hanno costoro? Non sarebbe giusto riputare colpevoli i loro genitori che li danno alla luce infelici? Le madri in specie? E come dobbiamo comportarci con questi nati disgraziati?” “Udite. Uno scultore sommo e perfetto fece un giorno la forma di una statua, e ne fece un’opera tanto perfetta che se ne compiacque e disse: “Voglio che la Terra sia piena di tale meraviglia”. Ma da sé solo non poteva sopperire a tale lavoro. Chiamò allora in suo aiuto altre persone e disse loro:su questo modello fatemi mille e diecimila statue ugualmente perfette. Io poi darò loro l’ultimo tocco, infondendo espressione alle loro fisionomie”. Ma gli aiutanti non erano capaci di tanto, anche perché, oltre ad essere molto inferiori nella capacità del loro maestro, si erano resi un poco ebbri, avendo gustato un frutto il cui succo crea deliri e nebbie. Allora lo scultore dette loro come delle forme e disse: “In esse modellate la materia; sarà opera giusta ed io la farò completa avvivandola dell’ultimo colpo”. E gli aiutanti si misero all’opera. Ma lo scultore aveva un grande nemico. Nemico suo personale e nemico dei suoi aiutanti, il quale cercava con ogni mezzo di far sfigurare lo scultore e di mettere dissapori fra lui e i suoi aitanti. Perciò costui nelle opere di essi mise la sua astuzia, là alterando la materia da colare nella forma, qua indebolendo il fuoco, più oltre assonnando gli aiutanti. Onde avvenne che il reggitore del mondo, per cercare di impedire il più possibile che l’opera uscisse in copie imperfette, mise sanzioni gravi contro quei modelli usciti in modo imperfetto. Ed una fu che tali modelli non potessero esser esposti nella Casa di Dio. La tutto deve, o dovrebbe, esser perfetto. Dico: dovrebbe, perché non è così. Anche se l’apparenza è buona, buona non è la realtà. Ipresenti nella Casa di Dio paiono senza difetti, ma l’occhio di Dio scopre in essi i più gravi. Quelli che sono del cuore. […]

[…] doppia e tripla carità va data a chi, incolpevole, è nato infelice. L’infelicità è pena che dà merito a chi la porta e a chi, congiunto al colpito, la vede portare e ne soffre per amor di parente, e forse si batte il petto pensando: “Causa di questa pena io sono, con i miei vizi.” E non deve mai divenire causa di colpa spirituale in chi la vede. Colpa diviene se diviene anticarità. … Ma più ancora è il dolore di una che è madre di un mostro d’anima, la quale si accorge di aver partorito un demonio e un MARIA CONSOLATRICEpericolo per la Terra, per la patria, per la famiglia, per gli amici. … ovunque la Terra ha udito il pianto delle madri straziate da una morte crudele del proprio figlio. … Eppure Io vi dico che ancor la Terra non ha udito il grido e raccolto il pianto della più santa e della più infelice. Di quelle che saranno eterne nel ricordo dell’uomo. La Madre dell’ucciso Redentore e la madre di colui che sarà il suo traditore. Queste due, martiri in diverso modo, si udiranno, attraverso le miglia, si udiranno gemere, e sarà la Madre innocente e santa, la più innocente, l’innocente Madre dell’Innocente, quella che dirà alla sorella lontana, martire di un figlio crudele più che d’ogni altra cosa: “Sorella, io ti amo.”

… L’amore è quello che salverà la Terra.