Letture di mercoledì 13 dicembre 2017

LETTURE DI MERCOLEDÌ

13 dicembre 2017

SANTA LUCIA

“…«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. …”

santa-maria-assunta-san-franciscoBASILICA DI SANTA MARIA ASSUNTA

San Francisco – California – 13 dicembre  –  La Cattedrale di S. Maria Assunta ha resistito al terribile terremoto di San Francisco nel 1906, ma venne bruciata da un incendio nel 1962. L’arcidiocesi cattolica assunse quindi un team di architetti per la progettazione di un nuovo edificio a due isolati di distanza sulla cosiddetta Collina della Cattedrale.

SANTA ODILIA.2pngSant’Odilia

badessa (t ca. 720) 13 dicembre – In Italia è molto conosciuta il 13 dicembre santa Lucia, ma viè un’altra santa festeggiata lo stesso giorno, invocata sempre per gli occhi. La storia inizia con una bambina nata cieca e per questo rifiutata, guarì miracolosamente e il suo monastero divenne tanto noto nel Medio Evo che venne visitato anche da Carlo Magno e Re Riccardo I d’Inghilterra.  La storia.

Questa santa lottò fino alla morte per la legge del Signore, non temette le minacce degli empi, sulla roccia era fondata la sua casa.

PREGHIERA DEL MATTINO

Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, Signore, per l’intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia, perché noi, che festeggiamo la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Is 40, 25-31

«A chi potreste paragonarmi, quasi che io gli sia pari?» dice il Santo. Levate in alto i vostri occhi e guardate: chi ha creato tali cose? Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito e le chiama tutte per nome; per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza non ne manca alcuna. Perché dici, Giacobbe, e tu, Israele, ripeti: «La mia via è nascosta al Signore e il mio diritto è trascurato dal mio Dio»? Non lo sai forse? Non l’hai udito? Dio eterno è il Signore, che ha creato i confini della terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua  intelligenza è inscrutabile. Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono; ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.102

RIT: Benedici il Signore, anima mia.

Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. RIT

Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. RIT

Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Non ci tratta secondo i nostri peccati e non ci ripaga secondo le nostre colpe. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.
Ecco, viene il Signore a salvare il suo popolo: beati coloro che sono preparati all’incontro.
Alleluia.

VANGELO

Mt 11, 28-30 – Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

OMELIA

Un carico leggero.

C’è un bell’invito oggi per tutti noi che stiamo, giorno dopo giorno, entrando nel clima natalizio, carichi dei nostri fardelli e spesso affaticati e oppressi dalle alterne vicende della nostra vita: «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero». La nostra vita è un libro sempre aperto per il Signore: egli sa delle nostre vicende personali, legge ad ogni istante la storia del mondo e si preoccupa  paternamente per tutti e per ognuno di noi. Cristo viene a redimere la nostra storia e ci sollecita ad andare con fiducia da lui per liberarci dalle nostre stanchezze e dalle nostre oppressioni. Egli sa che non siamo capaci a portare da soli certi pesi, né siamo capaci di liberarci dalle nostre stanchezze e dalle nostre infelicità. Abbiamo bisogno di un rifugio e di un ristoro sicuri, di una consolazione vera e di una gioia autentica e duratura. Il giogo che egli ci affida, la fatica del nostro ritorno a lui e l’impegno necessario per seguire i suoi precetti è “dolce” e “leggero”, perché quel peso e quella fatica se la uniamo alla grande fatica che egli ha sostenuto per noi, portando con la croce i pesi più grandi, i nostri peccati, concorre ancora ad essere motivo di salvezza e di redenzione. Gesù si definisce “mite ed umile di cuore”, proponendosi come nostro modello e indicandoci la via per andare da lui: occorrono mitezza ed umiltà, le virtù che frenano le nostre inquietudini e ci predispongono ad una vera comunione con Cristo e con i nostri fratelli. (Preparata dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

Veramente Tu o Signore sei un padre buono e misericordioso, speranza sicura e concreta per ogni uomo affaticato e oppresso. Pieni di confidenza Ti preghiamo di donarci la forza di credere in Te. In cambio Ti affidiamo, attraverso le mani della nostra cara mamma Maria SS,  le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Salga a Te, o Padre, la nostra preghiera e fa’ che in Cristo Tuo Figlio, mite ed umile di cuore, il nostro animo possa trovare vero ristoro. Egli è Dio e con Te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.