SANT’ ERIK di SVEZIA

SANT’ ERIK di SVEZIA

re e martire  (1160) 18 maggio

Erik IX, eletto re di Svezia nel 1150, ebbe una parte determinante nel SANT' ERIC di SVEZIAconsolidamento della fede cristiana nel suo paese e contribuì alla sua diffusione in Finlandia. In quest’ultima impresa fu sostenuto validamente dall’inglese S. Enrico di Finlandia (19 gen.).

Nella vecchia Uppsala portò a termine la costruzione della cattedrale, che pur non essendo un edificio particolarmente grande offre un bel colpo d’occhio ed è, come Jelling in Danimarca, circondata da tumuli che contengono i resti dei primi re pagani. La vecchia Uppsala era il centro politico e religioso del regno svedese; secondo alcuni la cattedrale costruita da Erik sorgeva sui resti di un tempio pagano. Durante il suo regno Erik si adoperò nel collezionare e codificare le antiche leggi.

Come i suoi predecessori fu coinvolto in numerose guerre e in una di queste – condotta contro una coalizione di danesi, finlandesi e svedesi ribelli – trovò una morte violenta a Uppsala, dove fu poi costruita una nuova cattedrale in sua memoriaSua guida spirituale era S. Enrico, consacrato vescovo di Uppsala da un legato pontificio inglese, Niccolò Breakspear, divenuto poi papa con il nome di Adriano IV (1154-1159), l’unico papa inglese della storia.

SANT' ERIC di SVEZIA2Conosciamo pochi particolari del regno di Erik e qualcosa di più della sua morte. Dal 1152 aveva intrapreso una guerra contro i finlandesi che facevano scorrerie in territorio svedese; durante le sue spedizioni punitive offriva ai nemici la pace se si fossero convertiti al cristianesimo (questa sua politica ricorda quella di Carlo Magno con i sassoni pagani): essi però rifiutarono e furono sconfitti definitivamente in battaglia. S. Enrico rimase per alcuni anni in Finlandia, e qui fu ucciso nel 1156. Pochi anni dopo Erik dovette affrontare le forze ostili danesi, guidate dal principe Magnus di Danimarca e appoggiate da ribelli svedesi forse scontenti del forte sostegno che il re dava alla politica della Chiesa nella costruzione di nuovi edifici (che comportava, tra l’altro, l’imposizione di una “decima“, come avveniva in altre parti d’Europa).

Nel giorno della festa dell’Ascensione del 1160 andò a Messa nella chiesa situata dove ora sorge l’attuale cattedrale di Uppsala. Mentre si trovava là uno dei suoi uomini gli disse che i nemici erano alle porte della città e bisognava mettere mano alle armi. Erik rispose che preferiva ascoltare in pace la Messa di quella grande festa. Dopo la Messa, indossata l’armatura, si recò con i suoi pochi seguaci ad affrontare la folta schiera assiepata fuori della città. Fu subito attaccato da soldati danesi che lo disarcionarono da cavallo e lo ferirono. Catturato fu torturato, irriso e poi decapitato. In un primo tempo fu sepolto nell’antica chiesa di Uppsala, che egli aveva aiutato a costruire. Subito dopo la sua morte gli vennero attribuiti molti miracoli, posti in connessione sia con il suo corpo, che con una sorgente scaturita nei S. ERIC di SVEZIA1pressi dell’attuale cattedrale. Il 24 gennaio 1273 le sue  reliquie,  conservate in un reliquiario a forma di piccola chiesa gotica, furono traslate dalla vecchia alla nuova cattedrale.

Il reliquiario fu fuso durante la Riforma ma i resti di S. Erik furono consacrati intatti e nel 1580 re Giovanni III li pose in una teca d’argento, successivamente dorata, del peso di trentaquattro chilogrammi, che può essere ancora ammirata nella cattedrale di UppsalaContiene gran parte delle ossa di Erik, la spada che lo uccise e la corona reale, fatta di rame dorato, decorata con pietre rosse, verdi e blu: è la più antica corona svedese giunta fino a noi. Un’altra testimonianza su Erik è costituita dalla serie di affreschi del XV secolo che si trovano nella cattedrale. Le celebrazioni per uno dei più importanti re medievali svedesi sono un notevole ricordo del culto e del pellegrinaggio a S. Erik che si svolgeva quando la Svezia era un paese cattolico. Benché non sia mai stato formalmente canonizzato dalla Santa Sede, il suo culto si diffuse e alla fine fu tacitamente approvato. Il vessillo di Erik veniva frequentemente portato in battaglia ed egli fu presto considerato il patrono principale della Svezia fino alla Riforma.

È INVOCATO: – come protettore degli agricoltori – come patrono della Svezia 

Fonte: Il primo grande dizionario dei santi di Alban Butler

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