Ascensione del Signore al Cielo

Ascensione del Signore al Cielo

ASCENSIONE DEL SIGNORE2Quaranta giorni dopo la morte e risurrezione di Cristo, la Chiesa festeggia la Sua Ascensione al Cielo. Ma perchè proprio quaranta giorni dopo? 

Quale il luogo in cui avvenne questo prodigio? 

Come veniva festeggiata dai primi cristiani?

E’ davvero l’orma di Gesù quella rimasta impressa nella roccia?

Secondo quanto riportato dall’Enciclopedia Cattolica si tratta dell’ultimo evento terreno di Gesù riportato dal Nuovo Testamento. Secondo il racconto biblico (vangeli e Atti degli Apostoli ) Gesù salì al cielo con il suo corpo, alla presenza dei suoi apostoli, per unirsi fisicamente al Padre, in attesa di una seconda venuta completamente diversa dalla precedente (Parusìa).

I vangeli non si dilungano molto su tale episodio. San Marco scrive: « Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio»   (Marco 16,19) San Luca, un po’ meno stringatamente: « Poi [Gesù] li condusse fuori [i discepoli] verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio. »   (Luca 24,50-53) San Giovanni tratta dell’evento in maniera indiretta, riportando una testimonianza di Maria Maddalena: « Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli, e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro” ». » (Giovanni 20,17)

ascensione 450Negli Atti degli Apostoli si trova altresì una cronaca più dettagliata dell’evento:

« Egli [Gesù] si mostrò ad essi [gli apostoli] vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio […] Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n’andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». »   (Atti 1,3-11)

Durante il Concilio di Elvira (ca. 300-313) fu discussa la data in cui celebrare l’Ascensione, e fu deciso che non andasse commemorata né nel giorno di Pasqua, né in quello di Pentecoste. Poiché infatti secondo il racconto degli Atti degli Apostoli, l’ascensione di Gesù è avvenuta 40 giorni dopo la Pasqua, ogni anno i cristiani celebrano la festività dell’Ascensione generalmente in tale data. Poiché la Pasqua è una festa mobile, nel senso che la sua data varia di anno in anno, di conseguenza anche la data della festività dell’Ascensione varia.

Nei tre giorni che precedono l’Ascensione veniva celebrato il triduo, noto anche come Rogazioni, ma soppresso poi da Papa Leone XIII in favore della novena di Pentecoste. La solennità è conosciuta anche con il nome di “Viri Galilaei“, le parole iniziali dell’Antifona d’Ingresso alla Messa della Festività. Nella Chiesa ortodossa l’Ascensione è celebrata con una vigilia di tutta la notte.

Diverse sono le tradizioni legate alla liturgia di questa festa, tra cui le processioni dell’Ascensione, con torce e stendardi raffiguranti Cristo risorto.Ascensione-1801-Benjamin-West-

Sebbene il luogo dell’Ascensione non sia citato direttamente nella Bibbia, dagli Atti sembrerebbe essere l’orto degli ulivi, poiché dopo l’ascensione i discepoli « ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato. » (Atti 1:12) La tradizione ha consacrato questo luogo come il Monte dell’Ascensione.

I primi cristiani ricordavano l’Ascensione riunendosi in una grotta che si trova nei pressi, probabilmente per paura delle persecuzioni. Dopo l’editto di Constantino, la prima chiesa fu costruita in quel luogo (ca. nel 390) da Poimenia, una devota romana. L’attribuzione di questa chiesa iniziale, è tuttavia non univoca. Secondo gli scritti di Eusebio, essa risalirebbe al 333, quando essa fu fatta costruire da Costantino I su desiderio della madre, Elena. La basilica, detta Eleona Basilica, deve il suo nome alla parola eleon che in greco significa olivo, ma ricorda anche il suono di eleison, pietà, misericordia. Tale basilica fu distrutta dai Sasanidi nel 614 guidati da Cosroe II, come il Santo Sepolcro, ma diversamente dalla Natività di Betlemme, risparmiata alla visione dei dipinti che ritraevano i Magi (persiani). Fu ricostruita nel VIII secolo, e distrutta nuovamente, per essere poi ricostruita dai Crociati. La basilica fu successivamente distrutta dai Musulmani, che lasciarono in piedi solo l’edicola ottagonale ancora presente.

Questo luogo fu comprato da due emissari del Saladino nel 1198 e da allora è rimasto di roccia dell'ascensioneproprietà del waqf islamico di Gerusalemme. Sulla roccia conservata nel santuario, la tradizione riconosce l’orma del piede destro di Gesù, lasciata nel momento in cui ascendeva al cielo. Essa è venerata dai cristiani. L’edificio costruito dai Crociati è stato convertito in una moschea, anche se non è usato per il culto a causa dei molti pellegrini cristiani. Come segno di buona volontà, nel 1200 il saladino ordinò la costruzione di una seconda moschea e di un mihrab nei pressi della basilica, in modo da consentire la visita dei pellegrini cristiani alla roccia dell’Ascensione. Gli scavi di p. Corbo ofm nel 1959 dimostrarono che il livello della memoria originale resta 8 metri più in basso Ancora oggi la basilica è controllata dai musulmani e visitabile dietro pagamento di una cifra simbolica (meno di 10 NIS).

Il convento ortodosso dell’Ascensione è presente sulla cima del monte degli ulivi.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Ascensione_di_Ges%C3%B9