Letture di mercoledì 7 giugno 2017

LETTURE DI MERCOLEDÌ

07 giugno 2017

IX settimana del Tempo Ordinario (Anno I)

“…Non è Dio dei morti, ma dei viventi! …”

MADONNA DELLA QUERCIAmadonna-conflenti

Conflenti – 7 giugno 1578 – Conflenti è un comune italiano di 1.430 abitanti della provincia di Catanzaro in Calabria. Il nome deriva probabilmente dalla sua posizione alla confluenza di due piccoli fiumi. Qui la Madonna apparve più volte ai suoi cittadini chiedendo che venisse eretta una chiesa. La storia delle apparizioni a Conflenti e un video del santuario.

B. ANNA DI SAN BARTOLOMEOB. Anna di S. Bartolomeo

carmelitana (1626) 7 giugno – Speciale compagna di santa Teresa D’Avila le fu vicina fino alla morte quando il 4 ottobre 1582, spirò tra le sue braccia. La storia e la preghiera.

“Volgiti a me, Signore, e abbi misericordia, perché sono triste e angosciato; vedi la mia miseria e la mia pena e perdona tutti i miei peccati.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che nella Tua provvidenza tutto disponi secondo il Tuo disegno di salvezza, allontana da noi ogni male e dona ciò che giova al nostro vero bene. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Tb 3, 1-11. 16-17 – Dal libro di Tobìa

3 tobiaIn quei giorni, con l’animo affranto dal dolore, sospirai e piansi. Poi iniziai questa preghiera di lamento: «Tu sei giusto, Signore, e giuste sono tutte le tue opere. Ogni tua via è misericordia e verità. Tu sei il giudice del mondo. Ora, Signore, ricòrdati di me e guardami. Non punirmi per i miei peccati e per gli errori miei e dei miei padri. Violando i tuoi comandamenti, abbiamo peccato davanti a te. Ci hai consegnato al saccheggio; ci hai abbandonato alla prigionia, alla morte e ad essere la favola, lo scherno, il disprezzo di tutte le genti, tra le quali ci hai dispersi. Ora, quando mi tratti secondo le colpe mie e dei miei padri, veri sono tutti i tuoi giudizi, perché non abbiamo osservato i tuoi comandamenti, camminando davanti a te nella verità. Agisci pure ora come meglio ti piace; da’ ordine che venga presa la mia vita, in modo che io sia tolto dalla terra e divenga terra, poiché per me è preferibile la morte alla vita. Gli insulti bugiardi che mi tocca sentire destano in me grande dolore. Signore, comanda che sia liberato da questa prova; fa’ che io parta verso la dimora eterna. Signore, non distogliere da me il tuo volto. Per me infatti è meglio morire che vedermi davanti questa grande angoscia, e così non sentirmi più insultare!».

3tobia_guarisce_tobiNello stesso giorno a Sara, figlia di Raguèle, abitante di Ecbàtana, nella Media, capitò di sentirsi insultare da parte di una serva di suo padre, poiché lei era stata data in moglie a sette uomini, ma Asmodèo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero unirsi con lei come si fa con le mogli. A lei appunto disse la serva: «Sei proprio tu che uccidi i tuoi mariti. Ecco, sei già stata data a sette mariti e neppure di uno hai potuto portare il nome. Perché vorresti colpire noi, se i tuoi mariti sono morti? Vattene con loro e che da te non dobbiamo mai vedere né figlio né figlia». In quel giorno dunque ella soffrì molto, pianse e salì nella stanza del padre con l’intenzione di impiccarsi. Ma, tornando a riflettere, pensava: «Che non insultino mio padre e non gli dicano: “La sola figlia che avevi, a te assai cara, si è impiccata per le sue sventure”. Così farei precipitare con angoscia la vecchiaia di mio padre negli inferi. Meglio per me che non mi impicchi, ma supplichi il Signore di farmi morire per non sentire più insulti nella mia vita». In quel momento stese le mani verso la finestra e pregò: «Benedetto sei tu, Dio misericordioso, e benedetto è il tuo nome nei secoli». In quel medesimo momento la preghiera di ambedue fu accolta davanti alla gloria di Dio e fu mandato Raffaele a guarire tutti e due: a togliere le macchie bianche dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio, e a dare Sara, figlia di Raguèle, in sposa a Tobìa, figlio di Tobi, e così scacciare da lei il cattivo demonio Asmodèo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE 

RIT: A te, Signore, elevo l’anima mia.

lodeMio Dio, in te confido: che io non resti deluso! Non trionfino su di me i miei nemici! Chiunque in te spera non resti deluso. RIT

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. RIT

Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. RIT

Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore; chiunque crede in me non morirà in eterno.

Alleluia.

VANGELO

Mc 12, 18-27 – Dal Vangelo secondo Marco

sadducei-int_thumbSMOAUTO_366X0In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La forza della preghiera.

PREGHIERA (6)Tobi resta talmente mortificato dalla risposta alquanto indispettita della moglie Anna (vi ricordate la lettura di ieri), che, in un momento di sconforto, si rivolge al Signore chiedendo che lo faccia morire. La sua pena è al colmo: alla cecità già così pesante si aggiungono i rimproveri e le incomprensioni… “Per me infatti è meglio morire che vedermi avanti questa grande angoscia e così non sentirmi più insultare”. Nello stesso tempo un’altra preghiera si rivolge a Dio, con accenti altrettanto sconfortanti per le sue vicende coniugali, tragiche, e per gli insulti ricevuti perfino da una schiava… E’ la preghiera di Sara. E’ tentata di por fine alla propria vita in modo tragico,… ma per risparmiare questa vergogna al padre, chiede che essa abbia fine in modo naturale, “in modo da non sentire gli insulti nella mia vita”. La preghiera di entrambi viene esaudita dal Signore che manderà il giovane Azarìa (Raffaele) che accompagnerà Tobia nel suo viaggio per riprendere danaro depositato dal padre presso Gabaél, a Rage di Media, gli suggerirà di riporre il fiele del pesce che diventerà medicina per gli occhi del padre e mezzo per mettere in fuga lo spirito demonìaco che è causa della infelicità a Sara, figlia di Raguele. La relazione di parentela tra le due famiglie dà a Tobìa il diritto di diventare marito di Sara. La fiducia nel Signore non lascia mai nella delusione! Nel vangelo di Marco ancora una insidia tesa al Signore e questa volta in merito alla fede sulla risurrezione dei morti. Viene presentato il caso ipotetico di una donna che ha avuto sette mariti nella vita; muore senza aver avuto alcun figlio. La domanda rivolta a Gesù: “Alla risurrezione a quale dei mariti apparterrà?” Gesù richiama a due verità che contenute nelle Scritture: La risurrezione renderà gli uomini come gli angeli di Dio. La risurrezione è proclamata dalla Scrittura: Dio dei padri parlò a Mosé dal roveto: “Io sono il Dio di Abrama, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe: Non è un Dio dei morti, ma dei viventi. Voi siete dunque in grande errore”! E’ l’errore con il quale anche oggi la società materialista non cessa di proporre modelli di vita privi di ogni riferimento morale, propagandati dai mezzi di comunicazione come strabilianti conquiste dell’umanità, che rimane irretita da una cultura a-religiosa che toglie ogni aspirazione a conquiste eterne. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire

cuore di Gesù (3)

PREGHIERA DELLA SERA

O Dio dei viventi e Padre di ciascuno di noi, aiutaci a gustare e vivere pienamente i nostri giorni accanto a te, perché possiamo diventare uomini a immagine del Tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno.  O Padre, guidaci con il Tuo Spirito perché non solo con le parole, ma con le opere e la vita possiamo renderti testimonianza e così entrare nel regno dei cieli attraverso l’adorazione al Sacro Cuore di nostro Signore Gesù Cristo. Amen.