Letture di Mercoledì 15 febbraio 2017

LETTURE DI MERCOLEDÌ

15 Febbraio 2017

VI Settimana del Tempo Ordinario (Anno I)

“… gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa….”

MADONNA DEL CONFORTO

La Madonna del conforto15 Febbraio – Dall’aspetto apparentemente insignificante, questa Madonnina è stata copiata, abbandonata, maltrattata, dimenticata e poi finalmente riscoperta grazie ad una sincera preghiera che ha risvegliato un’antica tradizione concedendo grazie senza numero. La storia e lo svolgimento delle festività con videoracconto audio.

LA FIAMMA D’AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA

San Claudio de la Colombières claude_la_colombiere

(1641-1682) 15 febbraio – … e, mentre il sacerdote dirigeva alle religiose brevi parole di incentivo alla pratica della virtù eroica, una di loro, Suor Margherita Maria Alacoque, sentì una voce interiore che le diceva: “Ecco chi ti mando!”. S. Claudio de la Colombière istituì la festa del Sacro Cuore e ne inaugurò la devozione. La storia e la video-storia. 

Sii per me difesa, o Dio, rocca e fortezza che mi salva, perché tu sei mio baluardo e mio rifugio; guidami per amore del tuo nome.

PREGHIERA DL MATTINO

O Dio, che hai promesso di essere presente in coloro che ti amano e con cuore retto e sincero custodiscono la tua parola, rendici degni di diventare tua stabile dimora. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Gen 8,6-13.20-22 – Dal libro della Gènesi

Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatto nell’arca e fece uscire un corvo. Esso uscì andando e tornando, finché si prosciugarono le acque sulla terra. Noè poi fece uscire una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo; ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell’arca, perché c’era ancora l’acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di sé nell’arca. Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall’arca e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco una tenera foglia di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui. L’anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; Noè tolse la copertura dell’arca ed ecco, la superficie del suolo era asciutta. Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animali puri e di uccelli puri e offrì olocausti sull’altare. Il Signore ne odorò il profumo gradito e disse in cuor suo: «Non maledirò più il suolo a causa dell’uomo, perché ogni intento del cuore umano è incline al male fin dall’adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto. Finché durerà la terra, seme e mèsse, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno».

SALMO RESPONSORIALE

Sal.115

RIT: A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.

Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. RIT

Adempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo. Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. RIT

Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo, negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati.

Alleluia.

VANGELO

Mc 8, 22-26 – Dal Vangelo secondo Marco
miracolo cieco

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli giunsero a Betsàida, e gli condussero un cieco, pregandolo di toccarlo.
Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». Quello, alzando gli occhi, diceva: «Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano».
Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente, fu guarito e da lontano vedeva distintamente ogni cosa. E lo rimandò a casa sua dicendo: «Non entrare nemmeno nel villaggio».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

 COMMENTO

Una guarigione diversa dalle altre.Dovunque Gesù vada, gli si chiede una opera prodigiosa, subito si presenta qualcuno da guarire. Anche a Betsaida succede la stessa cosa: a Gesù è portato un cieco. Stavolta, però nel miracolo troviamo un diverso atteggiamento di Gesù. A Gesù è richiesta una dimostrazione pubblica. Gli è chiesto un miracolo perché, con la guarigione, possa dimostrare ancora una volta una presenza diversa. Il miracolo domandato in questo modo vuol chiedere a Gesù un significato, una miracolo cieco2indicazione preziosa per chi gli sta intorno. Gesù accoglie questo invito; stavolta però pensa soprattutto la richiesta della guarigione e la opera in un modo diverso da quanto sottinteso da tutti gli altri. Gesù guarda sempre e soprattutto alla persona e al suo bene spirituale e fisico; i suoi miracoli non si lasciano mai condurre ad una semplice manifestazione di grandiosità e prodigalità; hanno sempre in vista il bene ultimo dell’uomo. Stavolta, però Gesù vuol privilegiare il contatto personale e intimo con chi gli è portato davanti. La dinamica del miracolo significa un accompagnamento, una sensibilità, una premura ed una sollecitudine che mettono al primo posto proprio l’uomo. Gesù accompagna il cieco per mano; Gesù si dimostra interessato che la guarigione sia completa. Dalla descrizione del miracolo capiamo che il miracolato non è un cieco nato; cerca di distinguere le figure che all’inizio gli appaiono confuse ed indistinte; è diventato cieco, quindi ed ha bisogno dell’aiuto del Signore per vederci perfettamente. Gesù stesso non si accontenta che il cieco riveda con un barlume di vista; vuole che essa sia perfetta. Nel cieco ci rispecchiamo noi tutti quando chiediamo a Gesù che ci accompagni per le vie del mondo perché possiamo vedere tutto perfettamente alla luce della fede. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

preghiera bimboSignore dimentica i nostri peccati e riconciliaci con Te, perché viviamo sempre nel Tuo perdono. Salva il Tuo popolo, Signore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Signore misericordioso, che per i meriti di un uomo giusto hai preservato l’umanità dalla distruzione: guarda ora al Tuo cristo che viene tra noi. Per i suoi meriti, liberaci da ogni male e donaci la vita eterna. Lui è Dio e vive con Te per i secoli eterni. Amen.