Letture di venerdì 3 luglio 2020

LETTURE DI VENERDÌ

3 luglio 2020

SAN TOMMASO APOSTOLO

“…beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». …”

Madonna di Kuyavia1MADONNA DI KUYAVIA 

Polonia – 1a domenica di luglio – Nel centro-nord della Polonia vi è il Santuario della Regina dell’Amore e della Pace, la Madonna di Kuyavia. Il Santuario è noto per una statua della Vergine con il Bambino, la cui storia si è nei secoli intrecciata con le vicende umane del popolo polacco.

07.-Nennolina-sedutaVenerabile Antonietta Meo

(1930-1937) 3 luglio – Nennolina per amici e familiari, una bimba di 7 anni  che potrebbe diventare la più giovane santa non martire della Chiesa. Ma il suo martirio lo subì con estremo amore comunque a causa di un male che la consumava pur senza toglierle mai l’amore per Gesù e la sua dolcissima Mamma. Nel tuo spazio la Storia, la   video-storia con  testimonianze e la preghiera.

“Tu sei il mio Dio, a te innalzo la lode; tu sei il mio Dio, elevo inni al tuo nome; do gloria a te che mi hai salvato.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Esulti la Tua Chiesa, o Dio, nostro Padre, nella festa dell’apostolo Tommaso; per la sua intercessione si accresca la nostra fede, perché credendo abbiamo vita nel nome del Cristo, che fu da lui riconosciuto suo Signore e suo Dio. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Ef 2, 19-22 – Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

invito di GesùFratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù. In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 116

CAMMINORIT: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode. RIT

Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.

VANGELO

Gv 20, 24-29 – Dal Vangelo secondo Giovanni

san tommaso

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Metti qua il tuo dito…

TOMMASO APOSTOLOL’incredulità di Tommaso è diventata proverbiale. Egli non crede alla testimonianza degli apostoli che, in sua assenza, hanno visto il Signore risorto. Tommaso non crede agli apostoli, ma pone delle condizioni perché la sua fede nel Cristo sia piena e senza ombra di dubbio: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò». Cosa vuole vedere Tommaso per convincersi? Il segno dei chiodi e il costato trafitto: sono i segni indelebili non solo di una passione e di una crocifissione, ma soprattutto dell’amore infinito del Cristo che ha dato la vita. Il percorso dell’incredulo non conduce soltanto alla fede, ma all’amore; quell’amore che solo dopo otto giorni gli farà esclamare: «Mio Signore e mio Dio!». Quel «mio» reiterato» esprime insieme fede e gratitudine, adesione totale e amore grande. È importante per noi toccare come Tommaso le piaghe di Cristo; ci occorre per comprendere il valore della sofferenza di Cristo, ma anche per finalizzare a Lui le nostre sofferenze. Il Cristo risorto e glorioso ci affascina perché ci indica l’approdo a cui tutta la nostra esistenza tende, ma le sue piaghe ci servono per illuminare di luce divina il buio del dolore dell’innocente, della sofferenza inattesa e immeritata, di tutte le forme di ingiustizia e di sopraffazione. Aiuta a sublimare tutto ciò che ìnfimo nella nostra esistenza: mettere il dito al posto dei chiodi e poi esclamare con Tommaso “mio Signore e mio Dio”, significa aver capito ed abbracciato il dolore, non considerato più come inevitabile condanna, ma come via alla pienezza della vita. È il culmine della teologia, è l’essenza stessa della redenzione, è la scoperta che fa Tommaso e che noi vogliamo fare nostra.

PREGHIERA DELLA SERA

risurrezione incredulita_santommasoAccogli, o Signore, queste invocazioni e illumina il cammino che porta a Te. L’eucaristia che celebriamo ci inserisca sempre più nella vita del Redentore e Signore Gesù Cristo, che vive e regna nei secoli dei secoli. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.