Miei cari amici, siano lodati Gesù e Maria!
Il 25 giugno 2020, la veggente Marija Pavlovic ha ricevuto il seguente messaggio mensile :
“Cari figli! Ascolto le vostre suppliche e preghiere ed intercedo per voi presso mio Figlio Gesù che è via, verità e vita. Figlioli, ritornate alla preghiera e aprite i vostri cuori in questo tempo di grazia ed incamminatevi sulla via della conversione. La vostra vita è passeggera e non ha senso senza Dio. Perciò sono con voi per guidarvi verso la santità della vita affinchè ciascuno di voi scopra la gioia di vivere. Figlioli, vi amo tutti e vi benedico con la mia benedizione materna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”
La veggente Vicka è stata ricoverata all’ospedale di Zagabria
il 13 luglio per la 6° operazione alla schiena che è durata 5.40′.
Il chirurgo si è detto soddisfatto del lavoro fatto, quindi speriamo che
Vicka riprenderà presto le sue forze. Le ultime notizie sono abbastanza buone, anche se lei è ridotta a pelle e ossa e
pesa meno di 40 kg! Preghiamo con fervore per questa veggente che rimarrà nascosta, ma attivissima nel dono della sua vita per ciascuno di noi! Per la gioia soprannaturale che emana da lei in tutte le circostanze, anche in mezzo a dolorose malattie, per il suo amore per tutti, senza distinzione di persone,
Vicka è diventata un bellissimo esempio di ciò che diventa un’anima che vive intensamente in comunione con Gesù e Maria. Che potessimo vedere questa gioia strabordante del cuore che desideriamo tanto, come un segno del cielo, e metterci fedelmente alla scuola di Maria anche noi!
La morte di giovani non credenti.
Oggigiorno, moltissimi giovani muoiono brutalmente, sia per un incidente stradale, sia per overdose, sia per suicidio… La testimonianza di Filippo Coutel è interessante, poiché 3 membri della sua famiglia sono morti affogati durante una tempesta. Poiché nessuno di loro praticava la propria fede ma viveva in maniera piuttosto ‘disordinata’,
Filippo era abbastanza inquieto per loro ed
andò a trovare la venerabile Marthe Robin, una mistica francese, sperando di ricevere da lei una parola circa la loro sorte finale.
Marthe aveva in effetti
il dono di vedere le anime. Giunto però presso di lei, non osò domandarle nulla.
Marthe però comprese la sua inquietudine, poiché suggerì le seguenti parole al predicatore del ritiro:
“Marthe mi ha fatto sapere che, quando muoiono dei giovani non praticanti che non conoscono Gesù, trascorreranno diverse ore e talvolta molti giorni prima del giudizio finale, durante i quali il Signore si mostrerà loro in tutto il suo splendore e chiederà loro: vuoi conoscere il mio amore? Ed in generale, i giovani rispondono di sì“.
A Padre Maurizio de Lesseps, inquieto per la sorte del nipote di un suo amico, morto in maniera strana, uscendo da un night club,
Marthe disse: “
Sapete Padre, ogni anima, al momento della morte, è immersa in una grande luce, e poche di esse, soprattutto fra i giovani, dicono di no a Dio.“
Durante i pochi ritiri spirituali ai quali ho partecipato, da giovane, al Focolare di Carità di Chateauneuf de Galaure, ho spesso sentito citare le parole di
Marthe concernenti i moribondi e i morti. Diceva che
“Il Signore prepara l’anima anche inconsciamente“. Ho udito una testimonianza che raccontava di una bilocazione di
Marthe che si era recata ad assistere una persona consacrata e moribonda che era sola. Sembra che ciò sia successo diverse volte.
La bilocazione è avvenuta anche in Cina;
Marthe era molto attratta da quel paese, per gli innumerevoli martiri che vi soffrivano e vi morivano. Solo in
Paradiso conosceremo i viaggi ed i salvataggi compiuti da questa grande santa che
non ha mai lasciato il suo letto di dolore per più di 50 anni.
Marthe diceva: “
C’è un tempo, dopo la morte clinica, nel quale viene donato all’anima di fare la scelta definitiva circa la sua eternità. Questo tempo è più o meno lungo. E’ più corto se la persona è stata malata a lungo, più lungo quando la morte è avvenuta all’improvviso.” In ogni caso,
Marthe si occupava molto dei moribondi ed insisteva sulla necessità di
pregare molto al loro capezzale,
ma anche dopo la loro morte clinica.
Effettivamente, per ognuno di noi, in quel momento di verità quando la menzogna, l’illusione e la confusione sono scomparse,
l’anima si trova a nudo nella verità della sua vita e del suo cuore, ed ella incontra la vera Luce che è anche
Misericordia. E’allora che può gettarsi nelle braccia di quel Dio che forse non ha mai conosciuto sulla terra, o rifiutarlo. Le nostre preghiere hanno una importanza capitale. In quel momento, l’anima sceglie veramente fra il
Paradiso con Dio e
l’inferno senza Dio, le uniche 2 possibili ed eterne destinazioni, visto che il
purgatorio è l’anticamera provvisoria del Cielo.
Se dobbiamo urgentemente prendere delle decisioni circa un funerale o dettagli pratici che lo riguardano,
cerchiamo di rimanere il più a lungo possibile vicino al defunto per creare una muraglia di protezione con le nostre preghiere. La
coroncina della Divina Misericordia è molto potente in questi casi, Gesù stesso ne ha raccomandata la recita a
santa Faustina, perche è addirittura capace di addolcire i cuori ribelli più induriti. seguila su
https://www.youtube.com/watch?v=d51QTBgemIA
La parola del piccolo Van
Questo giovane vietnamita sempre più venerato (1828-1959), adesso Servo di Dio, ha avuto
sin dalla sua infanzia la grazia di udire la voce di Gesù, e poi anche quella di
Teresina la quale lo ha formato alla scuola della
sua piccola via. I suoi famosi
colloqui sono una miniera di dettagli meravigliosi sulla persona di Gesù, espressi con una freschezza infantile molto toccante.
Eccone un estratto:
Gesù: “Il peccato non offende mai il mio amore; non esiste assolutamente nulla che offende il mio amore, eccetto la mancanza di fiducia nel mio amore… Anche il demonio deve disperare per un’anima nella quale si trova la parola “fiducia”. (…) Più tardi, in Cielo, saremo certamente sorpresi di vedere in mezzo ai santi un grande numero di anime che erano credute dannate… E’ forse molto facile per gli uomini salire in Cielo, mentre può essere loro molto difficile cadere nell’inferno; poiché l’Amore non può sopportare che un’anima si perda così facilmente.” (…)”Ciò nonostante, fratellino, queste parole non devono essere manifestate indistintamente a tutte le anime, lo si deve fare con prudenza, onde evitare che certe anime, sapendo questo, si induriscano nel male… Per poi perdere fiducia in me e non aver più alcuna fiducia.” (I colloqui, §646-650)