Letture di mercoledì 3 giugno 2020

LETTURE DI MERCOLEDÌ

3 giugno 2020

S. Carlo Lwanga & c.

“… Non è Dio dei morti, ma dei viventi!…”

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MADONNA DELLA LETTERA

Patrona di Messina, di Palmi (RC) e di Finale (PA) 3  Giugno – Una leggenda che ci porta ad una lettera di ringraziamento di Maria Vergine al popolo di Messina e in dono addirittura alcuni dei suoi capelli. Questo è l’origine del culto della Madonna della Lettera. La storia e la video-storia.

Santa Clotilde

Regina dei Franchi (474-545) 3 giugno – Orfana, andrà in sposa a Clodoveo re dei Franchi pagano che riuscirà a convertire, anche se sembra più una mossa politica per avere l’appoggio della Chiesa. Per sanare la guerra fratricida scoppiata alla morte del marito, la regina si affiderà con la preghiera a san Martino di Tours.

Esultano in cielo i santi martiri, che hanno seguito le orme di Cristo; per suo amore hanno versato il sangue e si allietano per sempre nel Signore.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che nel sangue dei martiri hai posto il seme di nuovi cristiani, concedi che il mistico campo della Chiesa, fecondato dal sacrificio di san Carlo Lwanga e dei suoi compagni, produca una messe sempre più abbondante, a gloria del tuo nome. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

2Tm 1,1-8 – Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

san_tito_timoteoPaolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio e secondo la promessa della vita che è in Cristo Gesù, a Timòteo, figlio carissimo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù Signore nostro. Rendo grazie a Dio che io servo, come i miei antenati, con coscienza pura, ricordandomi di te nelle mie preghiere sempre, notte e giorno. Mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per essere pieno di gioia. Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna Lòide e tua madre Eunìce, e che ora, ne sono certo, è anche in te. Per questo motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te mediante l’imposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di carità e di prudenza. Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE 

Sal 122

occhi (4)RIT: A te, Signore, alzo i miei occhi.

A te alzo i miei occhi, a te che siedi nei cieli. Ecco, come gli occhi dei servi alla mano dei loro padroni. RIT

Come gli occhi di una schiava alla mano della sua padrona, così i nostri occhi al Signore nostro Dio, finché abbia pietà di noi. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Io sono la risurrezione e la vita, dice il Signore; chiunque crede in me non morirà in eterno.

Alleluia.

VANGELO

Mc 12, 18-27 – Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei – i quali dicono che non c’è risurrezione – e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che, se muore il sadducei-int_thumbSMOAUTO_366X0fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza. Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza. Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna. Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio? Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito, ma saranno come angeli nei cieli. Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: “Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe”? Non è Dio dei morti, ma dei viventi! Voi siete in grave errore».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La vita oltre la vita.

La nostra visione dell’aldilà, per quanto illuminata dalla fede e dalla rivelazione, è ancora incerta e parziale: «Vediamo come attraverso un velo», più o meno spesso e siamo sempre tentati di ridurre le categorie soprannaturali a quelle terrene e umane. I sadducèi, angeli2che negavano la risurrezione, facendo riferimento alla legge antica, che stabiliva per i fratelli di un eventuale defunto di sposare la vedeva senza figli per garantire una discendenza, prospettano a Gesù il caso di sette fratelli che avevano sposato successivamente la stessa vedova. Pongono poi la domanda finale: «Quando risorgeranno (i sette fratelli), a chi di loro apparterà la donna?» Gesù rifiuta questa visione gretta della vita futura e denuncia «l’ignoranza delle scritture» e l’incomprensione «della potenza di Dio» da parte dei suoi interlocutori. Nell’altra vita saremo come gli angeli di Dio e Dio stesso sarà la fonte inesauribile ed eterna della nostra felicità. Il desiderio d’immortalità è innato in noi, conseguire l’obiettivo finale è il nostro primo scopo di vita. E l’obiettivo finale è la santità, essere con Dio in eterno. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

angeli2PREGHIERA DELLA SERA

O Dio dei viventi e Padre di ciascuno di noi, aiutaci a gustare e vivere pienamente i nostri giorni accanto a Te, perché possiamo diventare uomini a immagine del Tuo Figlio e nostro Signore, In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen