Letture di mercoledì 6 maggio 2020

LETTURE DI MERCOLEDÌ

6 maggio 2020

IV Settimana del tempo di Pasqua

“… Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

SANTA MARIA BELLA

Cantù (CO) Italia – primi di maggio del 1543 – Una giovane ragazza in pena per il mancato sostentamento della sua famiglia, riuscirà a Cantù, in Lombardia, a toccare con la sua fiduciosa e accorata preghiera, il cuore della Vergine, venerata sotto il nome di Santa Maria Bella, la quale commossa accorre in suo aiuto. La storia e la preghiera.

Beata Anna Rosa Gattorno

Santi Mariano e GiacomoMariano e Giacomo

martiri (259) 6 maggio – Mariano e Giacomo, martiri della Numidia in Africa del Nord, sono  di particolare interesse perché i documenti che descrivono la loro morte sono autentici, e perché non erano né preti né vescovi ma, rispettivamente, lettore e diacono.  

” Ti loderò, Signore, fra tutti i popoli, ai miei fratelli annunzierò il tuo nome. Alleluia.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, vita dei Tuoi fedeli, gloria degli umili, beatitudine dei giusti, ascolta la preghiera del Tuo popolo, e sazia con l’abbondanza dei Tuoi doni la sete di coloro che sperano nelle Tue promesse. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

At 12,24-13,5 – Dagli Atti degli Apostoli

26_Atti-degli-ApostoliIn quei giorni, la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Bàrnaba e Sàulo poi, compiuto il loro servizio a Gerusalemme, tornarono prendendo con sé Giovanni, detto Marco. C’erano nella Chiesa di Antiòchia profeti e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d’infanzia di Erode il tetràrca, e Sàulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Bàrnaba e Sàulo per l’opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono. Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, scesero a Selèucia e di qui salparono per Cipro. Giunti a Salamina, cominciarono ad annunciare la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.66

RIT: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

popoli tuttiDio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti. RIT

Gioiscano le nazioni e si rallegrino, perché tu giudichi i popoli con rettitudine, governi le nazioni sulla terra. RIT

Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti. Ci benedica Dio e lo temano tutti i confini della terra. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Io sono la luce del mondo, dice il Signore: chi segue me avrà la luce della vita.

Alleluia.

VANGELO

Gv 12, 44-50 – Dal Vangelo secondo Giovanni

insegna discepoliIn quel tempo, Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Io come luce sono venuto nel mondo.

Gesù allora gridò a gran voce: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato». Il grido sgorga dall’intensità dell’amore, dall’importanza del messaggio che si sta per annunciare, dal desiderio vivo di farsi ascoltare da tutti. È un grido che deve giungere, per la sua libro luceurgenza, fino a noi e che va accolto da tutti con la migliore disposizione. […] Il faro che illumina è la stessa persona del Cristo, che si proclama luce del mondo e motivo e fonte determinante della fede. Lo stesso evangelista Giovanni nell’annunciare l’incarnazione del Verbo nel Prologo al suo vangelo, dice: «In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta». Preferire le tenebre alla luce è il peccato del mondo, è il rifiuto di Cristo […]. Così ci appare evidente come possano convivere illusioni di felicità e profondo malessere interiore. […] La fede, dono di Dio, se non alimentata ogni giorno, si spegne lentamente come lampada senz’olio. Già nel giorno del nostro battesimo ci viene data una candela, simbolo della fede e la Chiesa raccomanda di farla ardere in continuità per tutta la vita e di non farla mai spegnere. Anche San Paolo raccomandava ai primi fedeli di non spegnere lo Spirito, ma di sondare con quella luce le profondità e la ricchezza dell’amore divino. Ravviviamo in noi questa fede, ravviviamo lo spirito. Incamminiamoci verso il bene, il bello, verso la verità tutta intera. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

Cristo, Signore, Tu ti presenti a noi come rivelatore del Padre, Ti libro4invochiamo con fiducia e Ti chiediamo di ascoltare le nostre suppliche. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, che continui a mandare nel mondo i Tuoi messaggeri di verità per annunciare la Parola di salvezza che Tu hai comunicato al Tuo Figlio, fà che nessuno per colpa nostra respinga questo messaggio di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.