Letture di venerdì 13 marzo 2020

LETTURE DI VENERDÌ

13 marzo 2020

II Settimana di Quaresima

“… io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti». …”

Devpeteruv Madre di Dio

Batyushkovo, Mosca – 13 marzo – Si dice sia apparsa miracolosamente la tenera icona Devpeteruv, per essere poi rubata, imbrattata, tagliata, bruciata, rubata… eppure ella comunque sempre torna per elargire grazie a chi la invoca con amore.

3San_Leandro1San Leandro di Siviglia

vescovo (ca. 600) 13 marzo – Leandro, vescovo di Siviglia, con la forza della fede e della  saggezza, fu in grado di risolvere alcuni dei conflitti interni e di portare alla Spagna un periodo di pace durante il quale il cattolicesimo potè radicarsi più in profondità e fiorire. La storia e la video-storia del santo e delle famose “yemas de San Leandro”.

In te mi rifugio, Signore, che io non resti confuso in eterno; mi salverai dalla rete che mi hanno teso i nemici, perché tu sei la mia difesa.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente e misericordioso, concedi ai tuoi fedeli di essere intimamente purificati dall’impegno penitenziale della Quaresima, per giungere con spirito nuovo alle prossime feste di Pasqua. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Gen 37, 3-4. 12-13. 17-28 – Dal libro della Gènesi.

Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica con maniche lunghe. I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non riuscivano a parlargli amichevolmente.
giuseppe e i fratelliI suoi fratelli erano andati a pascolare il gregge del loro padre a Sichem. Israele disse a Giuseppe: «Sai che i tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieni, ti voglio mandare da loro». Allora Giuseppe ripartì in cerca dei suoi fratelli e li trovò a Dotan.
Essi lo videro da lontano e, prima che giungesse vicino a loro, complottarono contro di lui per farlo morire. Si dissero l’un l’altro: «Eccolo! È arrivato il signore dei sogni! Orsù, uccidiamolo e gettiamolo in una cisterna! Poi diremo: “Una bestia feroce l’ha divorato!”. Così vedremo che ne sarà dei suoi sogni!».
Ma Ruben sentì e, volendo salvarlo dalle loro mani, disse: «Non togliamogli la vita». Poi disse loro: «Non spargete il sangue, gettatelo in questa cisterna che è nel deserto, ma non colpitelo con la vostra mano»: egli intendeva salvarlo dalle loro mani e ricondurlo a suo padre.

Quando Giuseppe fu arrivato presso i suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua tunica, quella tunica con le maniche lunghe che egli indossava, lo afferrarono e lo gettarono nella cisterna: era una cisterna vuota, senz’acqua.Giuseppe venduto dai fratelli
Poi sedettero per prendere cibo. Quand’ecco, alzando gli occhi, videro arrivare una carovana di Ismaeliti provenienti da Gàlaad, con i cammelli carichi di rèsina, balsamo e làudano, che andavano a portare in Egitto. Allora Giuda disse ai fratelli: «Che guadagno c’è a uccidere il nostro fratello e a coprire il suo sangue? Su, vendiamolo agli Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perché è nostro fratello e nostra carne». I suoi fratelli gli diedero ascolto.
Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d’argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.104

RITRicordiamo, Signore, le tue meraviglie.

giuseppe-venduto-dai-fratelliIl Signore chiamò la carestia su quella terra, togliendo il sostegno del pane.  Davanti a loro mandò un uomo,  Giuseppe, venduto come schiavo. RIT

Gli strinsero i piedi con ceppi, il ferro gli serrò la gola, finché non si avverò la sua parola e l’oracolo del Signore ne provò l’innocenza. RIT

Il re mandò a scioglierlo, il capo dei popoli lo fece liberare; lo costituì signore del suo palazzo, capo di tutti i suoi averi. RIT

CANTO AL VANGELO

Lode e onore a te, Signore Gesù

Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito; chiunque crede in lui ha la vita eterna.

Lode e onore a te, Signore Gesù

VANGELO

Mt 21, 33-43.45 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
«Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.parabola contadini omicidi
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto. Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono. Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per mio figlio!”. Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”. Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La risposta ai doni di Dio.

parabola vignaiuoli omicidi

«Voi avete devastato la vigna; le cose tolte ai poveri sono nelle vostre case. Qual diritto avete di opprimere il mio popolo, di pestare la faccia ai poveri?». Già il profeta Isaia, ai suoi giorni, aveva da muovere rimproveri alle autorità d’Israele. Gesù, con un linguaggio sottile, facendo ricorso ad una parabola, traccia nelle grandi linee, la storia d’Israele evidenziando in particolare le infedeltà dei capi al mandato divino. […] Quando Dio, che ci ha colmato di doni, riponendo in noi la sua fiducia, ci trova poi sterili ed infruttuosi, se non matura il pentimento, esplode in noi soltanto la rabbia e la vendetta contro chiunque viene a scuotere la nostra coscienza. […] I privilegi divini, i suoi doni, i suoi talenti, sono sempre segni di predilezione, ìmplicano però una responsabilità ed una risposta: debbono produrre frutti e non sono da consumare nell’egoismo o stravolgere per manie di grandezza o per ammantarsi di potere. Di tutto ciò che abbiamo ricevuto ne dovremo dare conto… (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

la vera caritàLa Tua compassione, o Signore per chi soffre senza colpa ci incoraggia ad abbandonarci al Tuo amore. Per questo Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, padre buono, che metti a fondamento della Tua Chiesa la pietra scartata dagli uomini, Cristo Tuo Figlio, fa’ che noi, accogliendo gli ultimi e condividendo la loro sofferenza, testimoniamo la Tua predilezione per i deboli e i poveri. Per Cristo nostro Signore. Amen.