LETTURE DI SABATO
21 marzo 2020
III Settimana di Quaresima
“… chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato». …”
NOSTRA SIGNORA DEL SEGNO
Kursk/New York – 21 marzo 1898 – Nella notte del 21 Marzo 1898 (8 marzo nel calendario liturgico russo), una bomba anarchica esplose sotto l’icona della Madre di Dio di Kursk distruggendo buona parte della chiesa della sua cupola, eppure la preziosa immagine e la sua copertura in vetro rimasero illese.
TRANSITO DI SAN BENEDETTO
S. Benedetta Frassinello
fondatrice (1791 -1858) 21 marzo – Vissuta ai tempi di Napoleone Bonaparte ha un carattere altrettanto forte e deciso che però la spinge a cercare Dio nella solitudine di una cavità rocciosa ma Dio le stava preparando un cammino di coppia molto speciale per aiutare i giovani e particolarmente le ragazze esposte al pericolo della prostituzione a causa della povertà. La storia della fondatrice delle benedettine.
“… Anima mia, benedici il Signore, non dimenticare tanti suoi benefici: egli perdona tutte le tue colpe.”
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, nostro Padre, che nella celebrazione della Quaresima ci fai pregustare la gioia della Pasqua, donaci di approfondire e vivere i misteri della redenzione per godere la pienezza dei suoi frutti. Per Cristo nostro Signore. Amen
PRIMA LETTURA
Os 6, 1-6 – Dal libro del profeta Osèa
«Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare, e noi vivremo alla sua presenza. Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l’aurora.Verrà a noi come la pioggia d’autunno,come la pioggia di primavera che feconda la terra». Che dovrò fare per te, Èfraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino,come la rugiada che all’alba svanisce.Per questo li ho abbattuti per mezzo dei profeti,li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocàusti.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.50
RIT: Voglio l’amore e non il sacrificio.
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. RIT
Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocàusti, tu non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. RIT
Nella tua bontà fa’ grazia a Sion, ricostruisci le mura di Gerusalemme. Allora gradirai i sacrifici legittimi, l’olocàusto e l’intera oblazione. RIT
CANTO AL VANGELO
Gloria e lode a te, o Cristo!
Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore.
Gloria e lode a te, o Cristo!
VANGELO
Lc 18, 9-14 – Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Se siamo onesti, dobbiamo riconoscere che noi tutti abbiamo la tendenza a compiacerci di noi stessi. Forse perché pratichiamo molto fedelmente la nostra religione, come quel zelante fariseo, pensiamo di dover essere considerati “per bene”. […] Durante questa Quaresima, supplichiamo Gesù di cambiare radicalmente il nostro spirito e il nostro cuore, e di darci l’umiltà del pubblicano che invece ha scoperto l’atteggiamento e la preghiera “giusti” di fronte a Dio. Non comprenderemo mai abbastanza che il nostro amore è in stretta relazione con la nostra umiltà. La cosa migliore che possiamo fare di fronte a Dio, in qualsiasi misura ci pretendiamo santi, è di umiliarci di fronte a Dio. Ci sono dei momenti in cui non riusciamo a rendere grazie in modo sincero; allora possiamo fare la preghiera del pubblicano, possiamo cioè approfittare della nostra miseria per avvicinarci a Gesù: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. […] (Fonte: LaChiesa.it)
PREGHIERA DELLA SERA
La giustificazione e la salvezza non sono opera nostra ma dono della Tua infinita misericordia, o Padre. Nella nostra povertà Ti invochiamo accogli tutti noi poveri peccatori. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questi giorni di penitenza e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno.O Signore, che pervadi il nostro cuore con la Tua potenza quando la nostra conversione è profonda e sincera, accetta la preghiera che Ti rivolgiamo: fa’ che il nostro cuore non aderisca mai a ciò che impedisce l’incontro vero con te. Per Cristo nostro Signore. Amen.