Letture di venerdì 17 gennaio 2020

LETTURE DI VENERDÌ

17 gennaio 2020

SANT’ANTONIO ABATE

“… «Figlio, ti sono perdonati i peccati»….”

NOSTRA SIGNORA DELLA FORTUNA

Pontmain 2NOSTRA SIGNORA DELLA SPERANZA

Pontmain (Francia) – 17 gennaio 1871 – Pontmain è un villaggio bretone di trecento abitanti. Qui l’apparizione della Vergine avvenne durante la guerra Franco-Prussiana, nel momento in cui l’imperatore Napoleone III era stato fatto prigioniero. Durò circa tre ore e il suo messaggio lo scrisse direttamente in cielo. Ma la ritroviamo più mai operante oggi in un piccolo villaggio del Libano… La storia delle apparizioni a Pontmain e Beshwat.

san-jenaro-gennaro-sanchez-delgadillo1San Jenaro (Gennaro) Sanchez Delgadillo

Sacerdote (1876-1927) 17 gennaio – Nacque a Zapopan, Jalisco (Arcidiocesi di Guadalajara) il 19 settembre 1876. In diverse occasioni, disse: “In questa persecuzione moriranno tanti sacerdoti e forse io sarò uno dei primi”. E così fu.

Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano, piantato nella casa del Signore, negli atri del nostro Dio.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che hai ispirato a sant’Antonio abate di ritirarsi nel deserto, per servirti in un nuovo modello di vita cristiana, concedi anche a noi per sua intercessione di superare i nostri egoismi per amare te sopra ogni cosa.  Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

1 Sam 8, 4-7. 10-22 – Dal primo libro di Samuele.

profeta samuele

In quei giorni, si radunarono tutti gli anziani d’Israele e vennero da Samuèle a Rama. Gli dissero: «Tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non camminano sulle tue orme. Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro giudice, come avviene per tutti i popoli». Agli occhi di Samuèle la proposta dispiacque,  perché avevano detto: «Dacci un re che sia nostro giudice». Perciò Samuèle pregò il Signore. Il Signore disse a Samuèle: «Ascolta la voce del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perché io non regni più su di loro».  Samuèle riferì tutte le parole del Signore al popolo che gli aveva chiesto un re. Disse: «Questo sarà il diritto del re che regnerà su di voi: prenderà i vostri figli per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli, li farà correre davanti al suo cocchio, li farà capi di migliaia e capi di cinquantine, li costringerà ad arare i suoi campi, mietere le sue messi e apprestargli armi per le sue battaglie e attrezzature per i suoi carri. Prenderà anche le vostre figlie per farle sue profumiere e cuoche e fornaie. Prenderà pure i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti più belli e li darà ai suoi ministri. Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne prenderà le decime e le darà ai suoi cortigiani e ai suoi ministri. Vi prenderà i servi e le serve, i vostri armenti migliori e i vostri asini e li adopererà nei suoi lavori. Metterà la decima sulle vostre greggi e voi stessi diventerete suoi servi. Allora griderete a causa del re che avrete voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà». Il popolo rifiutò di ascoltare la voce di Samuèle e disse: «No! Ci sia un re su di noi. Saremo anche noi come tutti i popoli; il nostro re ci farà da giudice, uscirà alla nostra testa e combatterà le nostre battaglie». Samuèle ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all’orecchio del Signore. Il Signore disse a Samuèle: «Ascoltali: lascia regnare un re su di loro».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 88

RIT: Canterò in eterno l’amore del Signore.

Beato il popolo che ti sa acclamare: camminerà, Signore, alla luce del tuo volto; esulta tutto il giorno nel tuo nome, si esalta nella tua giustizia. RIT

Perché tu sei lo splendore della sua forza e con il tuo favore innalzi la nostra fronte. Perché del Signore è il nostro scudo, il nostro re, del Santo d’Israele. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Un grande profeta è sorto tra noi, e Dio ha visitato il suo popolo.

Alleluia.

VANGELO

Mc 2, 1-12 – Dal Vangelo secondo Marco

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo alcuni giorni. Si seppe che era in casa e si radunarono tante persone che non vi era più posto neanche davanti alla porta; ed egli annunciava loro la Parola. Si recarono da lui portando un paralitico, miracolo paralitico lettucciosorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». Erano seduti là alcuni scribi e pensavano in cuor loro: «Perché costui parla così? Bestemmia! Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?». E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché pensate queste cose nel vostro cuore? Che cosa è più facile: dire al paralitico “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati, prendi la tua barella e cammina”? Ora, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi la tua barella e va’ a casa tua». Quello si alzò e subito prese la sua barella, sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati.

Fa parte della missione della Chiesa e di ogni cristiano farsi portatore delle altrui infermità. Tale dovere deriva dalla esperienza che felicemente ci è toccata, quando Cristo, il figlio di Dio, si è caricato, Lui per primo dei nostri peccati, pagando il nostro debito a prezzo della vita. C’è sempre sulla nostra strada qualcuno malconcio che implora il nostro aiuto. Noi stessi potremmo aver bisogno di un buon samaritano che si prenda cura delle nostre ferite o ci conduca dove e da chi poter recuperare la salute. Questo dovere e questa missione sembrerebbe sia in crisi ai nostri giorni, visto il miracolo paralitico2comportamento di certi pirati della strada e non solo loro. Capita troppo spesso di fare del male agli altri e poi abbandonarli stremati a se stessi. La carità, quando è vera e disinteressata, costa sacrificio: i quattro del vangelo di oggi debbono superare non poche difficoltà per calare dal tetto il povero paralitico. La loro fede viene però abbondantemente premiata: “Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati». È quindi la fede dei portatori che ottiene prima il perdono dei peccati e poi la guarigione al paralitico dal suo male fisico. Gesù ribadisce così alcune importanti verità: la paralisi dello spirito è più grave di quello che immobilizza il corpo. Egli è il figlio di Dio e ha il potere non solo di guarire, ma anche di rimettere i peccati, checché ne dicano gli scribi. La finale dell’episodio risuona come un inno di lode e di ringraziamento: “tutti si meravigliarono e lodavano Dio, dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

MIRACOLO PARALITICO2 (2)Signore della bontà e della pace, Ti ringraziamo perché in Gesù ci hai perdonati e risanati. Dall’esperienza della Tua misericordia cresca in noi l’impegno ad amare tutti i fratelli salvati dal Tuo Figlio. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.