Letture di sabato 21 dicembre 2019

LETTURE DI SABATO

21 dicembre 2019

III Settimana di Avvento

” … «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? …”

 

virgen-de-la-paz-trujilloVERGINE DELLA PACE

Virgen de la Paz, Trujillo, Venezuela – 21 dicembre – Intorno al 1570, alcuni uomini notarono una giovane donna che vagava per le montagne sopra la città di Trujillo.  Avvicinandosi a lei le fecero alcune domande alle quali molto semplicemente rispose che non era sola, ma che Dio era il suo protettore. La videro poi sparire in una fenditura nella roccia che emanava uno strano bagliore.

Servo di Dio Antonio da Rocha Marmo

1 SAN PIETRO CANISIO.1pngSan Pietro Canisio

dottore della Chiesa (1521-1597) 21 dicembre –  Pietro Canisio è stato descritto come secondo apostolo di Germania dopo S. Bonifacio ed è venerato anche per essere stato il primo ad usare il potenziale della stampa per divulgare l’insegnamento cattolico. Gran parte del successo della rinascita cattolica fu dovuta alla sua attività. La Storia e la video-storia.

“Ecco viene il Signore onnipotente sarà chiamato Emmanuele, Dio-con-noi.”

PREGHIERA DEL MATTINO

Ascolta, o Padre, le preghiere del Tuo popolo in attesa del Tuo Figlio che viene nell’umiltà della condizione umana: la nostra gioia si compia alla fine dei tempi quando egli verrà nella gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

Ct 2, 8-14 – Dal Cantico dei cantici.

colomba

Una voce! L’amato mio!  Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline.  L’amato mio somiglia a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra,  spia dalle inferriate. Ora l’amato mio prende a dirmi: «Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! Perché, ecco, l’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico sta maturando i primi frutti e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia, mia bella, e vieni, presto! O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è incantevole».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

IN ALTERNATIVA:

Sof 3,14-17 – Dal libro del profeta Sofonìa
alba di lodeRallégrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele, esulta e acclama con tutto il cuore,
figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente. Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te con grida di gioia».C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 32

RIT: Esultate, o giusti, nel Signore;  cantate a lui un canto nuovo.

Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. Cantate al Signore un canto nuovo, con arte suonate la cetra e acclamate. RIT

Il disegno del Signore sussiste per sempre, i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità. RIT

L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. È in lui che gioisce il nostro cuore, nel suo santo nome noi confidiamo. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

O Emmanuele, nostro re e legislatore: vieni a salvarci, Signore, nostro Dio.

Alleluia.

VANGELO

Lc 1, 39-45 – Dal Vangelo secondo Luca

In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta elisabetta4verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

“La madre del mio Signore”

elisabetta5

Entrati nel cuore dell’Avvento, la liturgia ci introduce sempre più nel cuore della Vergine. La consapevolezza del dono della maternità divina avrebbe potuto legittimamente indurre Maria a immergersi in una adorante e solitaria contemplazione del mistero che si stava compiendo in lei. Oggi invece la vediamo sollecita salire in fretta verso la montagna per prestare gli umili soccorsi di cui ha bisogno Elisabetta, prossima alla maternità. È bello costatare come i misteri di Dio si svelino quando sono irrorati dall’amore e dalla carità fraterna: “Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. E fu piena di Spirito Santo”. Amore genera amore e la luce di Dio illumina i suoi misteri: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?”. La luce dello Spirito Santo, che emana da Maria, pervade il cuore di Elisabetta. Le è così consentito, nella gioia, di scorgere le realtà profonde ed invisibili ad occhio umano: Maria non è più la giovane parente che conosceva da sempre, ma la Madre del Signore, la benedetta fra tutte le donne, che ha creduto alla parola del Signore e porta nel grembo verginale il Dio della vita. Ancora così Dio ci si fa conoscere, attraverso la vie dell’amore, amore verso di Lui e verso i nostri fratelli. Quando l’amore diventa un vissuto quotidiano e un abito che stabilmente ci adorna, Dio è con noi e noi siamo con Lui: è il massimo della gioia possibile a noi, esseri viandanti verso il cielo.

elisabetta(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

O Padre, che nella sollecitudine di Maria verso Elisabetta ci offri un esempio di attenzione premurosa verso i fratelli, in forza di questo pane eucaristico, donaci nuovo slancio interiore, per condividere con gli altri tutto ciò che siamo e abbiamo. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.