LETTURE DI LUNEDÌ
2 dicembre 2019
I Settimana di Avvento
“… «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito.…”
MADONNA DI LOIGNY
Loigny (Francia) – 2 dicembre 1870 – Il generale Louis-Gaston de Sonis, comandante degli zuavi pontifici, era un fervente devoto al culto di Maria SS. Venne ferito gravemente nella battaglia del 2 dicembre, nello stesso luogo in cui, nel 1429, Giovanna d’Arco mise gli Inglesi in fuga. Mentre il generale languiva tra le forti sofferenze gli apparve la Santa Vergine Maria per consolarlo. La storia della battaglia e dell’apparizione della Vergine Maria.
B. Giovanni di Ruysbroeck
monaco(1293-1381) 2 dicembre – Un semplice monaco definito da alcuni addirittura illetterato, poiché al latino preferiva il dialetto locale. Lasciava le sue opere senza titolo e amava meditare solo nel bosco scrivendo appunti su tavolette di cera. Parlava dell’operare della Trinità attraverso “ondate di amore eterno”. La storia e un video con brani tratti dalle sue opere.
PRIMA LETTURA
Is 2, 1-5
Dal libro del profeta Isaìa
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.121
RIT: Andiamo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero: «Andremo alla casa del Signore!». Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme! RIT
Gerusalemme è costruita come città unita e compatta. È là che salgono le tribù, le tribù del Signore. RIT
Chiedete pace per Gerusalemme: vivano sicuri quelli che ti amano; sia pace nelle tue mura, sicurezza nei tuoi palazzi. RIT
Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!». Per la casa del Signore nostro Dio, chiederò per te il bene. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Signore, nostro Dio, vieni a liberarci: fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Alleluia.
VANGELO
Mt 8, 5-11 – Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Colui che sta per venire non deluderà la nostra attesa? La storia del centurione romano ci assicura in proposito. Colui che viene è un “salvatore”: questo significa il suo nome “Gesù”; questa è la ragione della sua venuta fra noi, della sua Incarnazione. Il centurione non ha chiesto esplicitamente la guarigione del suo servo. Si è limitato ad un appello disperato e, insieme, confidente. Gesù non può restare insensibile. Subito gli comunica la sua decisione: “Io verrò e lo curerò”. Allora il centurione mostra un bel senso di rispetto, cosciente della sua indegnità: “Signore, io non son degno…”. Come avrebbe reagito all’annuncio del mistero eucaristico in cui il Salvatore viene in noi e non soltanto a casa nostra? L’atteggiamento di rispetto e di umiltà di questo pagano sono così belli che la Chiesa ci fa ripetere il grido del suo cuore nel momento della comunione. (Tratto da LaChiesa.it)
PREGHIERA DELLA SERA
O Signore, Tu conosci il cuore di ogni uomo ed operi per la salvezza di tutti. Certi della Tua misericordia e del Tuo amore, Ti chiediamo con fede di vegliare sui nostri passi. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Padre, accogli benigno le suppliche che Ti presentiamo. La prossima venuta del Tuo Figlio ci trovi vigilanti e pronti, rinnovati giorno dopo giorno dalla speranza di sedere con Te alla mensa del regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore. Amen.