Letture di giovedì 28 novembre 2019

LETTURE DI GIOVEDÍ

28 novembre 2019

XXXIV Settimana del Tempo Ordinario (Anno I)

“… Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo …”

MADONNA DI KIBEHO (RWANDA)

28 novembre – Il vescovo locale diede l’approvazione alla devozione alla Madonna di Kibeho dedicando il santuario a Nostra Signora dei Dolori. Si tratta delle più importanti apparizioni di Gesù e Maria nel continente africano. La Madonna ha chiesto ancora una voltaconversione, preghiera e digiuno. La storia e la video-storia delle apparizioni e dei veggenti.

SANTA CATERINA LABOURÉ

Religiosa (1806-1876) 28 novembre – I superiori la definirono «piuttosto insignificante, prosaica e non irritabilefredda, quasi apatica». Ma grazie alle sue apparizioni il mondo potè ottenere quel grande tesoro di grazie che è la “Medaglia miracolosa”, quella che una voce dal cielo le aveva chiesto di far coniare proprio per questo scopo. La storia e la video-storia.

Il Signore parla di pace al suo popolo, e ai suoi fedeli e a quanti ritornano a lui con tutto il cuore. 

PREGHIERA DEL MATTINO

Ridesta, Signore, la volontà dei tuoi fedeli perché, collaborando con impegno alla tua opera di salvezza, ottengano in misura sempre più abbondante i doni della tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Dn 6, 11-27 – Dal libro del profeta Daniele

In quei giorni, alcuni uomini accorsero e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio. Subito si recarono dal re e gli
dissero riguardo al suo decreto: «Non hai approvato un decreto che chiunque, per la durata di trenta giorni, rivolga supplica a qualsiasi dio o uomo all’infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni?». Il re rispose: «Sì. Il decreto è irrevocabile come lo sono le leggi dei Medi e dei Persiani». «Ebbene – replicarono al re –,Daniele, quel deportato dalla Giudea, non ha alcun rispetto né di te, o re, né del tuo decreto: tre volte al giorno fa le sue preghiere». Il re, all’udire queste parole, ne fu molto addolorato e si mise in animo di salvare Daniele e fino al tramonto del sole fece ogni sforzo per liberarlo. Ma quegli uomini si riunirono di nuovo presso il re e gli dissero: «Sappi, o re, che i Medi e i Persiani hanno per legge che qualunque decreto emanato dal re non può essere mutato».
Allora il re ordinò che si prendesse Daniele e lo si gettasse nella fossa dei leoni.

Il re, rivolto a Daniele, gli disse: «Quel Dio, che tu servi con perseveranza, ti possa salvare!». Poi fu portata una pietra e fu posta sopra la bocca della fossa: il re la sigillò con il suo anello e con l’anello dei suoi dignitari, perché niente fosse mutato riguardo a Daniele. Quindi il re ritornò al suo palazzo, passò la notte digiuno, non gli fu introdotta nessuna concubina e anche il sonno lo abbandonò. La mattina dopo il re si alzò di buon’ora e allo spuntare del giorno andò in fretta alla fossa dei leoni. Quando fu vicino, il re chiamò Daniele con voce mesta: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio che tu servi con perseveranza ti ha potuto salvare dai leoni?». Daniele rispose: «O re, vivi in eterno! Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le fauci dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché sono stato trovato innocente davanti a lui; ma neppure contro di te, o re, ho commesso alcun male».
Il re fu pieno di gioia e comandò che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Appena uscito, non si riscontrò in lui lesione alcuna, poiché egli aveva confidato nel suo Dio. Quindi, per ordine del re, fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele, furono gettati nella fossa dei leoni insieme con i figli e le mogli. Non erano ancora giunti al fondo della fossa, che i leoni si avventarono contro di loro e ne stritolarono tutte le ossa.
Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue, che abitano tutta la terra: «Abbondi la vostra pace. Per mio comando viene promulgato questo decreto: In tutto l’impero a me soggetto si tremi e si tema davanti al Dio di Daniele, perché egli è il Dio vivente, che rimane in eterno; il suo regno non sarà mai distrutto e il suo potere non avrà mai fine. Egli salva e libera, fa prodigi e miracoli in cielo e in terra: egli ha liberato Daniele dalle fauci dei leoni».

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal da Dn 3

lodeRIT: A lui la lode e la gloria nei secoli.

Benedite, rugiada e brina, il Signore. Benedite, gelo e freddo, il Signore. RIT

Benedite, ghiacci e nevi, il Signore. Benedite, notti e giorni, il Signore. RIT

Benedite, luce e tenebre, il Signore. Benedite, folgori e nubi, il Signore. RIT

Benedica la terra il Signore, lo lodi e lo esalti nei secoli. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.

Alleluia.

VANGELO

Lc 21, 20-28 – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea gerusalemme guerra2fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

Sulla distruzione di Gerusalemme.

La profezia di Gesù, riportata da San Luca si riferisce ad eventi storici distruzione-del-tempio-di-gerusalemmeprecisi: la distruzione del Tempio avvenuta nel 70 d.C. da parte dell’imperatore  romano Tito. La concordia degli evangelisti, seppur con diverse sfumature, nel riportare queste parole di Gesù è chiaro indice che Gesù stesso aveva senz’altro previsto quest’episodio e lo aveva, però, inserito nel grande Mistero della sua morte e passione. La storia di Israele è letta, quindi, alla luce dell’evento e degli insegnamenti di Gesù. Noi, oggi dovremmo chiedere al Signore perché ci doni questa stessa sapienza per poter leggere la nostra storia nel Mistero di Cristo. Il riferimento a basi certe e sicure della nostra vita comporterà sicuramente, quindi, una conversione piena perché la nostra vita sia pegno della Pasqua Eterna, che è la nostra unica meta sicura. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

cristo apparirà una seconda volta

O Dio, principio e fine di ogni cosa, aiutaci a comprendere il Tuo piano salvifico , perché l’umanità vada incontro al Tuo Figlio Cristo benedetto. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen