Letture di giovedì 10 ottobre 2019

LETTURE DI GIOVEDÌ

10 ottobre 2019

XXVII Settimana  del Tempo Ordinario – Anno I

“…chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.

5_GallivaggioMADONNA DI GALLIVAGGIO

Italia – 10 ottobre 1492 –  Mentre Cristoforo Colombo sta per toccare le sponde del nuovo mondo, in un periodo di lotte fratricide ed estrema povertà la Madonna appare in un bosco di Castagni dicendo a due ragazzine:Io vado in ogni luogo dove vi sono peccatori da convertire…” In “articoli vari” la storia dell’apparizione e del santuario.

San Daniele Comboni

San Francesco Borgia

San Francesco Borgia

sacerdote (1510-1572) 10 ottobre – Grande esempio di uomo che, pur avendo enormi ricchezze e godendo di una posizione elevatissima, diventa santo rinunciando a tutto per amore di Cristo e il coinvolgimento nelle cose pubbliche, sia politiche che religiose, non gli impedirono di maturare una vita interiore di preghiera e mortificazione. 

Tutte le cose sono in tuo potere, Signore, e nessuno può resistere al tuo volere. Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse; tu sei il Signore di tutto l’universo.

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del Tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la Tua misericordia; perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per Cristo nostro Signore. Amen.

PRIMA LETTURA

Ml 3, 13-20 – Dal libro del profeta Malachìa

Duri sono i vostri discorsi contro di me – dice il Signore – e voi andate dicendo: «Che cosa abbiamo detto contro di te?». Avete affermato: «È inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dall’aver osservato i suoi comandamenti o dall’aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impuniti».
Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse l’orecchio e li ascoltò: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. Essi diverranno – dice il Signore degli eserciti – la mia proprietà particolare nel giorno che io preparo. Avrò cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve. Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve.
Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerà – dice il Signore degli eserciti – fino a non lasciar loro né radice né germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerà con raggi benefici il sole di giustizia.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.1

RIT: Beato l’uomo che confida nel Signore.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti, ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte. RIT

È come albero piantato lungo corsi d’acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene. RIT

Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde; poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo.

Alleluia.

VANGELO

Lc 11, 5-13 – Dal Vangelo secondo Luca

bussa e ti sarà aperto

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:
«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo

COMMENTO

L’insistenza della preghiera.

Il vangelo della liturgia odierna ha un tema particolare:  l’importanza dell’insistenza della preghiera. La parabola di Gesù ci mostra come la preghiera insistente sia importante. Per progredire nella nostra vita, anche nel campo della carità, non possiamo prescindere dalla preghiera. L’amico inopportuno rappresenta un po’ tutti noi. Chiediamo, allora, con fede e fiducia al Padre, rivolgiamo a Lui le nostre preghiere di lode e di intercessione. Mostriamo, nella preghiera la fede in un Padre che ci vuole bene e vuole il nostro bene; dimostriamo di avere fiducia proprio perché il Padre che ci vuole bene sa accogliere le nostre richieste. Ci dovremmo chiedere allora, specie quando sembra che il Signore non ci ascolti, con quanta fede proponiamo la nostra preghiera. L’atteggiamento di fede per rivolgerci al Signore è quello di considerare la preghiera come già ottenuta. La richiesta con fede dà per scontato che sia esaudita! Non possiamo, però, lasciarci confondere. Gesù nell’invitarci alla preghiera insistente non ci fa perdere di vista le vere priorità nella vita cristiana. La preghiera è anche aderire alla pedagogia di Dio e scoprire, nell’ascolto vero di Dio, la nostra vocazione autentica. Solo nell’ascolto vero della Parola e nella docilità allo Spirito, possiamo allora scoprire il vero valore della preghiera e di tutte le preghiere. L’invocazione allo Spirito, che Gesù ci raccomanda, è il fondamento della vera preghiera; preghiera che diventa trinitaria perché effettuata al Padre, nel nome del Figlio e per lo Spirito Santo. Scopriamo, allora in questo ascolto vero di Dio la forza della preghiera con la quale iniziamo tutte le preghiere: il segno della Croce. Non è un atto magico ma significa predisporsi, nella preghiera, all’ascolto vero, perché impariamo a riconoscere la volontà di Dio nella nostra vita. Scopriamo che nell’autenticità della preghiera cristiana non obblighiamo Dio ai nostri voleri ma siamo noi che cambiamo per aderire alla sua volontà. In questo senso la preghiera nella fede è sempre esaudita. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

O Signore Tu ci incoraggi ad essere fiduciosi. Ti Chiediamo dunque con insistenza ciò che ci serve, disponibili sempre a fare la Tua volontà. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. O Padre, che hai inviato nella Chiesa il Tuo Spirito per completare l’opera della redenzione, riempici di Te e rendici testimoni credibili e trasparenti dell’amore di Cristo, che è Dio e vive e regna con Te per tutti i secoli dei secoli. Amen.