Letture di lunedì 23 settembre 2019

LETTURE DI LUNEDI’

23 settembre 2019

SAN PADRE PIO DA PIETRELCINA

frate cappuccino (1887-1968) 23 settembre – Il più famoso per aver portato le stigmate, dopo S. Francesco d’AssisiAmò tanto il “gregge di Dio, ma bisogna ammettere che anche il popolo lo tenne in grande considerazione, basti pensare che l’ordine impostogli di celebrare privatamente durò solo un giorno e quello di trasferimento non arrivò ad una settimana. Direi che i suoi sostenitori si sono davvero meritati un così grande santo! (Con i video-filmati e il film)

“… a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

Madonna dei Fondali di Lampedusa

MADONNA DEI FONDALI

Lampedusa – 23 settembre 1979 – Questa statua è l’omaggio di un fotografo subacqueo che sopravvisse ad un incidente in mare. L’immersione in questo luogo è considerata facile e di grande suggestione, poichè tutta la zona circostante è un vero laboratorio di biologia marina, da esplorare anche in un immersione notturna.

Santa Rebecca

Moglie d’Isacco – 23 settembre (24 dicembre) Rebecca è una delle più interessanti figure femminili della Bibbia; essa quasi come un filo d’unione, è presente nel racconto biblico, che narra di Abramo del quale era nipote, di Isacco suo cugino e poi sposo, di Giacobbe ed Esaù dei quali era la madre.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice; nelle tue mani è la mia vita. Per me la sorte è caduta su luoghi meravigliosi, magnifica è la mia eredità.

PREGHIERA DEL MATTINO

Dio onnipotente ed eterno, per grazia singolare hai concesso al sacerdote san Pio (da Pietrelcina) di partecipare alla croce del tuo Figlio, e per mezzo del suo ministero hai rinnovato le meraviglie della tua misericordia; per sua intercessione, concedi a noi, uniti costantemente alla passione di Cristo, di giungere felicemente alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA

Esd 1, 1-6 – Dal libro di Esdra

ciro re di persia

Nell’anno primo di Ciro, re di Persia, perché si adempisse la parola che il Signore aveva detto per bocca di Geremìa, il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di Persia, che fece proclamare per tutto il suo regno, anche per iscritto: «Così dice Ciro, re di Persia: “Il Signore, Dio del cielo, mi ha concesso tutti i regni della terra. Egli mi ha incaricato di costruirgli un tempio a Gerusalemme, che è in Giuda. Chiunque di voi appartiene al suo popolo, il suo Dio sia con lui e salga a Gerusalemme, che è in Giuda, e costruisca il tempio del Signore, Dio d’Israele: egli è il Dio che è a Gerusalemme. E a ogni superstite da tutti i luoghi dove aveva dimorato come straniero, gli abitanti del luogo forniranno argento e oro, beni e bestiame, con offerte spontanee per il tempio di Dio che è a Gerusalemme”». Allora si levarono i capi di casato di Giuda e di Beniamino e i sacerdoti e i leviti. A tutti Dio aveva destato lo spirito, affinché salissero a costruire il tempio del Signore che è a Gerusalemme. Tutti i loro vicini li sostennero con oggetti d’argento, oro, beni, bestiame e oggetti preziosi, oltre a quello che ciascuno offrì spontaneamente.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.125

Dio padre1RIT: Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare. Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. RIT

Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro». Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. RIT

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. RIT

Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con gioia, portando i suoi covoni. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro.

Alleluia.

VANGELO

lampadaLc 8, 16-18 – Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

A chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere…

candelabroCon la parabola della lampada e del lampadario Gesù si rivolge a tutte le folle che lo seguono. Il messaggio del Vangelo odierno non è destinato ad un piccolo gruppo di prescelti; non è esclusivo per gli eletti ai quali sono state affidate delle precise responsabilità. Nel rivolgersi alle folle, Gesù indica che questo messaggio è destinato a tutto il popolo credente. Siamo, allora, tutti coinvolti in questa doppia parabola della luce e del lampadario; tutti in maniera indiscriminata, ognuno nel proprio ruolo. Proprio per l’universalità di questo messaggio siamo invitati a scoprirne il suo vero significato. Questa parabola può essere letta guardando soprattutto alla luce, che è CristoNoi siamo raffigurati come i lampadari, coloro che devono portare, trasmettere questa luce. Il messaggio di Gesù diventa allora l’invito alla testimonianza, nella nostra vita, di una fede genuina, vera, concreta e coerentemente vissuta. La domanda, però è: come possiamo diventare lampadari? Come realizzare questa testimonianza? La fede nella vera luce, come dono di grazia gratuito, indipendente dai nostri meriti, è assolutamente indispensabile. L’invito di Gesù è nel saper accogliere questo dono nell’ascolto vero della Parola. Dall’ascolto vero deriva, poi la possibilità di realizzare, il piano di amore che Dio ha prescelto per noi. Dall’ascolto deriva la purificazione del cuore per una vera conversione. Dall’ascolto noi diventiamo testimoni del Signore, nella vita e con la proclamazione della Parola. L’annuncio della Parola di Dio spetta, in forme diverse, a tutti noi. La nostra realtà di figli di Dio si fa essere annunciatori della Parola e del messaggio di salvezza. Con la vita, innanzitutto, possiamo proclamarci figli nel Figlio. La vita cristiana e dei cristiani dovrebbe essere sempre testimonianza viva e coerente del messaggio di Gesù. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

cuore che brilla8ktc24snp1e

O Padre, largo nei Tuoi benefici e fedele nell’amore, che conosci ognuno per nome e hai su tutti un progetto di salvezza, concedici un cuore riconciliato, che sappia irradiare la Tua pace nel mondo e donaci di vedere sempre i nostri errori e di averne orrore per meglio tendere alla perfezione. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen