Letture di domenica 1 settembre 2019

LETTURE DI DOMENICA

1 settembre 2019

XXII Domenica del Tempo Ordinario (Anno c)

“… non metterti al primo posto.[…]Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti» …”

MADONNA DELLA BOZZOLAmadonna della bozzola.2

Garlasco (Pavia – Italia) 1 settembre 1465 – Domenica 1° Settembre del 1465, la Vergine apparve ad una pastorella tredicenne muta, di nome Maria, che sorpresa da un temporale, aveva invocato l’aiuto della madonna.In “articoli vari” la storia dell’apparizione, video del santuario e del suo rettore, noto esorcista.

Sant’Egidio abateS. Egidio2

abate (ca. 710) 1 settembre – Santo Egidio (Giles, Gilles) è uno di quei santi la cui immensa popolarità si fondava su informazioni tutt’altro che certe riguardo gli eventi della sua vita. Fu uno dei santi più amati e conosciuti del Medio Evo… In “briciole di luce” la storia e la video-storia.

“Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca.” 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per Te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il Tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo, Tuo Figlio, che è Dio. Amen.

PRIMA LETTURA

Sir 3,19-21.30-31 – Dal libro del Siracide.

Figlio, compi le tue opere con mitezza, e sarai amato più di umiltaun uomo generoso. Quanto più sei grande, tanto più fatti umile, e troverai grazia davanti al Signore. Molti sono gli uomini orgogliosi e superbi, ma ai miti Dio rivela i suoi segreti. Perché grande è la potenza del Signore, e dagli umili egli è glorificato. Per la misera condizione del superbo non c’è rimedio, perché in lui è radicata la pianta del male. Il cuore sapiente medita le parabole, un orecchio attento è quanto desidera il saggio.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal 67

PoveroRIT: Hai preparato, o Dio, una casa per il povero.

I giusti si rallegrano, esultano davanti a Dio e cantano di gioia. Cantate a Dio, inneggiate al suo nome: Signore è il suo nome. RIT

Padre degli orfani e difensore delle vedove è Dio nella sua santa dimora. A chi è solo, Dio fa abitare una casa, fa uscire con gioia i prigionieri. RIT

Pioggia abbondante hai riversato, o Dio, la tua esausta eredità tu hai consolidato in essa ha abitato il tuo popolo, in quella che, nella tua bontà, hai reso sicura per il povero, o Dio. RIT

SECONDA LETTURA

Eb 12, 18-19.22-24 – Dalla lettera agli Ebrei.

Fratelli, non vi siete avvicinati a qualcosa di tangibile né a un fuoco ardente né a oscurità, angeli_1tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano Dio di non rivolgere più a loro la parola.
Voi invece vi siete accostati al monte Sion, alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a migliaia di angeli, all’adunanza festosa e all’assemblea dei primogeniti i cui nomi sono scritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti resi perfetti, a Gesù, mediatore dell’alleanza nuova.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Prendete il mio giogo sopra di voi, dice il Signore, e imparate da me, che sono mite e umile di cuore.

Alleluia.

VANGELO

Lc 14, 1. 7-14 – Dal Vangelo secondo Luca

Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei banchetto-primo-postoinvitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Lettura ed Omelia di Don Ferdinando Colombo

(DISPONIBILE DA DOMENICA)

COMMENTO

Chi si umilia sarà esaltato.

Come Gesù riesce ad entrare nei nostri atteggiamenti quotidiani! Il brano evangelico tratto dall’evangelista di San Luca mette in rilievo un nostro modo di agire. In quante occasioni vogliamo primeggiare, vogliamo porci in primo piano! Non soltanto nei momenti importanti della vita e nelle decisioni fondamentali, ma anche, in tanti piccoli Banchetto i primi postiepisodi quotidiani, vogliamo dimostrare una nostra superiorità. Sembra quasi un modo di comportamento naturale, per quanto è diffuso; eppure per Gesù, questo piccolo particolare della nostra vita, è lo spunto per un bellissimo insegnamento che dovremmo fare nostro, per valutare tutta la nostra vita. Gesù ci vuole vedere agli ultimi posti per portarci, con Lui, ai primi posti del banchetto celeste. L’umiliazione, alla quale siamo invitati, può essere letta in una duplice prospettiva. In direzione verticale, nel nostro rapporto con il Signore ed un’altra in senso temporale, perché è la promessa nella nostra ricompensa futura. L’unione di queste due prospettive allarga orizzontalmente la nostra vita nell’amore che dimostriamo verso i nostri fratelli. Gesù si è umiliato nella carne per diventare nostro fratello e renderci tutti fratelli nel suo nome e nel suo amore. Proprio l’esempio di Gesù è la nostra migliore indicazione di cosa significhi concretamente l’umiliazione, alla quale siamo invitati. Maria, la madre di Gesù, è ancora un esempio che possiamo fare nostro e che ci dimostra come da questo atteggiamento, rettamente compreso, nasce l’amore e la disponibilità per i fratelli; anzi è proprio sul terreno dell’amore e della vera carità che possiamo dimostrare cosa significhi essere umili di fronte al Signore, perché possiamo poi essere esaltati nella gioia del Signore, che ora è seduto alla destra del Padre.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

cielo (5)

o Padre nostro, che sei vicino a quanti Ti cercano con cuore sincero ascolta la nostra preghiera e animati da questa fiducia, In cambio Ti affidiamo tutta la nostra vita, in un’incondizionato atto di amore per la salvezza di tutte le anime, in particolar modo di quelle a noi più care. O Dio misericordioso, sempre attento alle situazioni della nostra vita, esaudisci le preghiere dei Tuoi figli e aiutaci a riconoscere nella fede i segni del Tuo premuroso intervento. Per Cristo nostro Signore. Amen.