Letture di sabato 15 giugno 2019

LETTURE DI SABATO

15 giugno 2019

X Settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)

“… il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno». “

NOSTRA SIGNORA DELLE TRE SPIGHENOSTRA SIGNORA DELLE SPIGHE

Secondo un testo apocrifo lasciato da Maria SS dopo la Sua assunzione agli apostoli, Essa chiese l’istituzione di 3 feste che la vedono protettrice dei raccolti di grano e vino, elementi essenziali per la Celebrazione Eucaristica. In articoli vari la storia delle 3 feste mariane di lingua sira che si aggiungono alle nostre.

Beata Albertina Berkenbrock

Santa Germana di Pibrac, Vito, Modesto e Crescenzia

 s. germana(ca. 1579-1601) / martiri (? 300) 15 giugno – Tanto belle entrambe le storie di questi due giovani: Germana e Vito che ho pensato di pubblicarle entrambe. La prima ricorda molto la fiaba di Cenerentola, ma altrettanto famoso è il tanto temuto “ballo” di San Vito.Famoso si, ma sappiamo davvero per quale motivo si chiama così?  In briciole di luce la storia.

“Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore? Proprio coloro che mi fanno del male inciampano e cadono.”

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, sorgente di ogni bene, ispiraci propositi giusti e santi e donaci il tuo aiuto, perché possiamo attuarli nella nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Amen

PRIMA LETTURA

2 Cor 5, 14-21 – Dalla seconda lettera di San Paolo apostolo ai Corìnzi

letteraFratelli, l’amore del Cristo ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro. Cosicché non guardiamo più nessuno alla maniera umana; se anche abbiamo conosciuto Cristo alla maniera umana, ora non lo conosciamo più così. Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove. Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. Era Dio infatti che riconciliava a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. In nome di Cristo, dunque, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.

C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE

Sal.102

RIT: Misericordioso e pietoso è il Signore.

Benedici il Signore, anima mia, quanto è in me benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, anima mia, non dimenticare tutti i suoi benefici. RIT

Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità, salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia. RIT

Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Non è in lite per sempre, non rimane adirato in eterno. RIT

Perché quanto il cielo è alto sulla terra, così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono; quanto dista l’oriente dall’occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe. RIT

CANTO AL VANGELO

Alleluia, Alleluia.

Piega il mio cuore, o Dio, verso i tuoi insegnamenti; donami la grazia della tua legge.

Alleluia.

VANGELO

Mt 5, 33-37 – Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”; “No, no”; il di più viene dal Maligno».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

COMMENTO

La sincerità nel dire e nell’agire.

Chiamare Dio a testimone di quanto diciamo o facciamo è proprio di coloro che non sono ancora entrati nella vera prospettiva cristiana. La verità quando è proclamata e vissuta con onestà, quando prima di essere affermata si è confrontata preventivamente con ciò che Dio stesso ci ha rivelato, non ha bisogno di giuramenti per essere creduta. La doppiezza, l’inganno, la menzogna fanno ricorso a tutte le forzature nel tentativo di rendere credibile ciò che non lo è. “Il vostro parlare sia sì, sì; no, no: il di più viene dal maligno”. E’ la conclusione e il mònito con cui Gesù conclude il brano evangelico di oggi. La bugia viene dal maligno, da colui che è definito menzognero sin dal principio e che ha sedotto i nostri progenitori inducendoli all’errore e al peccato. Una canzonetta di qualche anno fa definiva il mondo “un paradiso di bugie”; speriamo che non sia vera quell’affermazione, che non sia vera soprattutto per noi cristiani, che abbiamo scelto di seguire Cristo e testimoniare la sua Verità.(Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)

PREGHIERA DELLA SERA

Signore Dio nostro, donaci lealtà e rettitudine di cuore, e aiutaci a misurare le parole e ad essere fedeli a ciò che ci ha insegnato Gesù Cristo, unica parola di verità, Ascolta, o Signore la nostra preghiera perchè riuniti dalla fede in Cristo Gesù, rifuggiamo dalla menzogna e sappiamo agire e parlare sempre con sincerità. Tutto questo Ti chiediamo per Cristo nostro Signore. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.